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Legge di Bilancio 2026

La legge di bilancio è uno degli atti normativi più rilevanti dello Stato. Definisce le previsioni di entrata e spesa per l’anno successivo e stabilisce l’allocazione delle risorse per raggiungere gli obiettivi economici e di bilancio concordati con l’Unione Europea.

La manovra deve essere approvata dal Consiglio dei ministri e trasmessa al Parlamento entro il 20 ottobre. Per il 2026, la copertura della manovra è pari a 16 miliardi (lo 0,7% del PIL), di cui circa 10 miliardi saranno di tagli alla spesa.

Quest’anno l’esame inizierà dal Senato.

IL PUNTO DI NOMOS SULLE LEGGE DI BILANCIO 2026

In questa pagina sono disponibili, in forma aperta o riservata, tutte le informazioni per seguire il processo di approvazione del disegno di legge di bilancio 2026 e i principali dossier politici, grazie all’analisi del Punto di NOMOS.

La pagina include una timeline aggiornata, una sezione dedicata all’esame in prima lettura al Senato e una per la seconda lettura alla Camera.

In ciascuna sezione saranno disponibili, con l’avanzare dei lavori parlamentari, il testo della manovra, la sintesi del provvedimento, il testo aggiornato, gli emendamenti presentati, le sintesi delle audizioni, gli schede dei relatori e i principali passaggi dell’esame in Commissione Bilancio e in Aula.

Timeline

  1. 13 – 24 aprile 2025

    Esame e approvazione del Documento di finanza pubblica 2025

    Il 13 aprile il Consiglio dei Ministri (link) ha approvato il Documento di finanza pubblica 2025 (DFP), che è stato successivamente esaminato dalle Commissioni e dalle Aule di Camera e Senato (Doc. CCXL n. 1).

    Il DFP è un documento con cui il Governo definisce annualmente lo stato dell’economia, gli obiettivi di finanza pubblica e le strategie economiche per i 3 anni successivi. Quello approvato a inizio anno, in particolare, arriva dopo la recente riforma della governance economica europea, e contiene una rendicontazione dei progressi compiuti da ottobre 2024 (data di pubblicazione del Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025- 2029) ad aprile, rivedendo le stime di crescita del PIL 2025 - 2028 contenute nel PSB con un lieve ribasso, causato dall’incertezza del contesto globale.

    Il Documento è prodromico dell’Annual Progress Report che deve essere inviato alla Commissione Europea entro il 30 aprile di ogni anno.

    Il 24 aprile 2025, le Aule di Camera e Senato hanno approvato le risoluzioni sul DFP (link), che impegnano il Governo a:

    - perseguire l'implementazione delle riforme e degli investimenti indicati nel Piano, e in particolare gli investimenti degli enti locali in progetti di rigenerazione urbana;

    - valutare di adottare misure di sostegno per la prevenzione sanitaria per migliorare lo stato di salute della popolazione ed in particolare l'immunizzazione e lo screening;

    - valutare di implementare le misure a sostegno delle politiche giovanili e le misure a sostegno della famiglia, con particolare attenzione alle misure dirette a contrastare la crisi demografica, a sostenere la maternità e la paternità e a promuovere ed incentivare la conciliazione famiglia lavoro.

    Link alla pagina del MEF sul DFP

    Esame e approvazione del Documento di finanza pubblica 2025

    Il 13 aprile il Consiglio dei Ministri (link) ha approvato il Documento di finanza pubblica 2025 (DFP), che è stato successivamente esaminato dalle Commissioni e dalle Aule di Camera e Senato (Doc. CCXL n. 1).

    Il DFP è un documento con cui il Governo definisce annualmente lo stato dell’economia, gli obiettivi di finanza pubblica e le strategie economiche per i 3 anni successivi. Quello approvato a inizio anno, in particolare, arriva dopo la recente riforma della governance economica europea, e contiene una rendicontazione dei progressi compiuti da ottobre 2024 (data di pubblicazione del Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025- 2029) ad aprile, rivedendo le stime di crescita del PIL 2025 - 2028 contenute nel PSB con un lieve ribasso, causato dall’incertezza del contesto globale.

    Il Documento è prodromico dell’Annual Progress Report che deve essere inviato alla Commissione Europea entro il 30 aprile di ogni anno.

    Il 24 aprile 2025, le Aule di Camera e Senato hanno approvato le risoluzioni sul DFP (link), che impegnano il Governo a:

    - perseguire l'implementazione delle riforme e degli investimenti indicati nel Piano, e in particolare gli investimenti degli enti locali in progetti di rigenerazione urbana;

    - valutare di adottare misure di sostegno per la prevenzione sanitaria per migliorare lo stato di salute della popolazione ed in particolare l'immunizzazione e lo screening;

    - valutare di implementare le misure a sostegno delle politiche giovanili e le misure a sostegno della famiglia, con particolare attenzione alle misure dirette a contrastare la crisi demografica, a sostenere la maternità e la paternità e a promuovere ed incentivare la conciliazione famiglia lavoro.

    Link alla pagina del MEF sul DFP

  2. 30 aprile

    Invio alla Commissione Europea di un Annual Progress Report

     Entro il 30 aprile di ciascun anno, il Governo deve inviare alla Commissione europea una Relazione annuale sui progressi compiuti (Annual Progress Report). 

    Il documento inviato alla Commissione Europea coincide con la prima sezione del Documento di finanza pubblica.

    Link al testo

    Invio alla Commissione Europea di un Annual Progress Report

     Entro il 30 aprile di ciascun anno, il Governo deve inviare alla Commissione europea una Relazione annuale sui progressi compiuti (Annual Progress Report). 

    Il documento inviato alla Commissione Europea coincide con la prima sezione del Documento di finanza pubblica.

    Link al testo

  3. 17-18 settembre

    Approvazione delle Risoluzioni sul Documento programmatico di finanza pubblica 2025 (DPFP 2025)

    A metà settembre 2025, le Commissioni Bilancio del Senato e della Camera hanno approvato due risoluzioni, nello stesso testo, in vista della predisposizione del DPFP e della manovra. 

    Le risoluzioni (rispettivamente n. 7-00028 e n. 7-00329) sono frutto di un’istruttoria del gruppo di lavoro istituito dai parlamentari di tutti i gruppi delle Commissioni Bilancio del Senato e della Camera, che ha l’obiettivo di adeguare i principali documenti di finanza pubblica italiani alle innovazioni introdotte dalla riforma della governance economica europea.

    I gruppi stanno lavorando alla definizione dei contenuti dei progetti di legge che andranno a modificare il ciclo di bilancio, in particolare le disposizioni della legge n. 243 del 2012 (Disposizioni per l’attuazione del principio del pareggio di bilancio) e della legge n. 196 del 2009 (Legge di contabilità e finanza pubblica).

    Le risoluzioni impegnano il Governo a:

    - trasmettere alle Camere, entro il 2 ottobre, in luogo della NADEF, il Documento programmatico di finanza pubblica (DPFP) recante, per il successivo triennio.

    - dare conto, nel DPB, per l’anno in corso e quello successivo, delle componenti dell’aggregato della spesa netta;

    - dare evidenza del conto economico programmatico delle Amministrazioni pubbliche;

    - aggiornare, se necessario, l’elenco dei provvedimenti collegati alla manovra di bilancio indicati nel DFP 2025;

    - corredare il DPFP di una relazione sugli indicatori di benessere equo e sostenibile;

    - presentare i rapporti sull’evasione fiscale e sui progressi economici compiuti.

    Approvazione delle Risoluzioni sul Documento programmatico di finanza pubblica 2025 (DPFP 2025)

    A metà settembre 2025, le Commissioni Bilancio del Senato e della Camera hanno approvato due risoluzioni, nello stesso testo, in vista della predisposizione del DPFP e della manovra. 

    Le risoluzioni (rispettivamente n. 7-00028 e n. 7-00329) sono frutto di un’istruttoria del gruppo di lavoro istituito dai parlamentari di tutti i gruppi delle Commissioni Bilancio del Senato e della Camera, che ha l’obiettivo di adeguare i principali documenti di finanza pubblica italiani alle innovazioni introdotte dalla riforma della governance economica europea.

    I gruppi stanno lavorando alla definizione dei contenuti dei progetti di legge che andranno a modificare il ciclo di bilancio, in particolare le disposizioni della legge n. 243 del 2012 (Disposizioni per l’attuazione del principio del pareggio di bilancio) e della legge n. 196 del 2009 (Legge di contabilità e finanza pubblica).

    Le risoluzioni impegnano il Governo a:

    - trasmettere alle Camere, entro il 2 ottobre, in luogo della NADEF, il Documento programmatico di finanza pubblica (DPFP) recante, per il successivo triennio.

    - dare conto, nel DPB, per l’anno in corso e quello successivo, delle componenti dell’aggregato della spesa netta;

    - dare evidenza del conto economico programmatico delle Amministrazioni pubbliche;

    - aggiornare, se necessario, l’elenco dei provvedimenti collegati alla manovra di bilancio indicati nel DFP 2025;

    - corredare il DPFP di una relazione sugli indicatori di benessere equo e sostenibile;

    - presentare i rapporti sull’evasione fiscale e sui progressi economici compiuti.

  4. 2 ottobre

    Approvazione in Cdm del Documento programmatico di finanza pubblica 2025 (DPFP 2025)

    Il Documento programmatico di finanza pubblica 2025 (DPFP 2025) è stato approvato dal Consiglio dei Ministri del 2 ottobre 2025 (link). 

    Il Documento ha sostituito il contenuto della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (NADEF). Esso costituisce l’atto propedeutico alla presentazione della manovra valida per il successivo triennio (2026-2028) e fornisce un aggiornamento del quadro di riferimento internazionale e provvedendo, allo stesso tempo, a una rielaborazione delle previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica. Il documento include:

    - l’aggiornamento delle previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica a legislazione vigente (già contenute nel DFP 2025);

    - il conto economico delle amministrazioni pubbliche per sottosettore;

    - l’aggregato della spesa netta;

    - le misure previste nella manovra e i relativi effetti finanziari;

    - l’aggiornamento sugli impegni di riforma e investimento del Piano strutturale di bilancio a medio termine.

    Approvazione in Cdm del Documento programmatico di finanza pubblica 2025 (DPFP 2025)

    Il Documento programmatico di finanza pubblica 2025 (DPFP 2025) è stato approvato dal Consiglio dei Ministri del 2 ottobre 2025 (link). 

    Il Documento ha sostituito il contenuto della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (NADEF). Esso costituisce l’atto propedeutico alla presentazione della manovra valida per il successivo triennio (2026-2028) e fornisce un aggiornamento del quadro di riferimento internazionale e provvedendo, allo stesso tempo, a una rielaborazione delle previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica. Il documento include:

    - l’aggiornamento delle previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica a legislazione vigente (già contenute nel DFP 2025);

    - il conto economico delle amministrazioni pubbliche per sottosettore;

    - l’aggregato della spesa netta;

    - le misure previste nella manovra e i relativi effetti finanziari;

    - l’aggiornamento sugli impegni di riforma e investimento del Piano strutturale di bilancio a medio termine.

  5. 7-9 ottobre

    Esame in Parlamento del DPFP

    Durante la settimana dal 7 al 9 ottobre, la Camera e il Senato hanno esaminato il Documento Programmatico di Finanza Pubblica (DPFP).

    Le Commissioni Bilancio di Camera e Senato hanno svolto un ciclo di audizioni in merito, che sono terminate con l’audizione, l’8 ottobre, del ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti. 

    Giorgetti ha illustrato un quadro macroeconomico improntato alla prudenza e alla sostenibilità dei conti pubblici, evidenziando che è prevista una crescita del PIL dello 0,7% nel 2026, in lieve aumento fino allo 0,9% nel 2028, con un progressivo rafforzamento dell’avanzo primario e un deficit in riduzione al 2,3%. La manovra lorda è stimata intorno allo 0,7% del PIL. La dinamica della spesa netta rimarrà entro i limiti fissati dal Piano europeo, con un tasso medio di crescita dell’1,5% nel triennio 2026-2028.  

    Il documento è stato esaminato in sede consultiva dalle Commissioni competenti per le diverse materie e infine, giovedì 9 settembre, l’Aula della Camera e l’Aula del Senato hanno approvato, in un unico testo, due risoluzioni che impegnano il Governo a:

    1.  conseguire la traiettoria di spesa netta programmatica nel periodo di riferimento del Documento;

    2. individuare nel disegno di legge del bilancio di previsione i livelli massimi del saldo netto da finanziare e del ricorso al mercato finanziario;

    3. proseguire nell'attuazione delle riforme e degli investimenti pubblici negli ambiti indicati nel PNRR e nel PSBMT;

    4. prevedere, con la manovra di bilancio:

       a) misure fiscali a sostegno dei redditi da lavoro;

       b) iniziative a supporto delle famiglie, in particolare quelle numerose, e della genitorialità anche con misure che favoriscano l'equilibrio tra le esigenze lavorative e quelle personali e familiari;

       c) iniziative in materia di adeguamento dei requisiti di accesso al pensionamento sulla base della variazione della speranza di vita, con tutele per lavoratori usuranti e gravosi;

       d) un finanziamento ulteriore della spesa sanitaria, tale da consentire interventi a beneficio dei lavoratori del settore e delle relative imprese;

       e) provvedimenti per le imprese volte a favorire gli investimenti, il consolidamento della base occupazionale e della produttività;

       f) specifiche iniziative di pacificazione fiscale rivolte ai contribuenti e tese allo smaltimento del magazzino fiscale; 

    5. incrementare il livello della spesa per la difesa e la sicurezza nazionale, in linea con gli impegni assunti a livello internazionale così come indicato nel presente Documento;

    6. a considerare collegato alla manovra di finanza pubblica il disegno di legge recante delega al Governo per la riforma della disciplina degli ordinamenti professionali (AS. 1663).

    Esame in Parlamento del DPFP

    Durante la settimana dal 7 al 9 ottobre, la Camera e il Senato hanno esaminato il Documento Programmatico di Finanza Pubblica (DPFP).

    Le Commissioni Bilancio di Camera e Senato hanno svolto un ciclo di audizioni in merito, che sono terminate con l’audizione, l’8 ottobre, del ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti. 

    Giorgetti ha illustrato un quadro macroeconomico improntato alla prudenza e alla sostenibilità dei conti pubblici, evidenziando che è prevista una crescita del PIL dello 0,7% nel 2026, in lieve aumento fino allo 0,9% nel 2028, con un progressivo rafforzamento dell’avanzo primario e un deficit in riduzione al 2,3%. La manovra lorda è stimata intorno allo 0,7% del PIL. La dinamica della spesa netta rimarrà entro i limiti fissati dal Piano europeo, con un tasso medio di crescita dell’1,5% nel triennio 2026-2028.  

    Il documento è stato esaminato in sede consultiva dalle Commissioni competenti per le diverse materie e infine, giovedì 9 settembre, l’Aula della Camera e l’Aula del Senato hanno approvato, in un unico testo, due risoluzioni che impegnano il Governo a:

    1.  conseguire la traiettoria di spesa netta programmatica nel periodo di riferimento del Documento;

    2. individuare nel disegno di legge del bilancio di previsione i livelli massimi del saldo netto da finanziare e del ricorso al mercato finanziario;

    3. proseguire nell'attuazione delle riforme e degli investimenti pubblici negli ambiti indicati nel PNRR e nel PSBMT;

    4. prevedere, con la manovra di bilancio:

       a) misure fiscali a sostegno dei redditi da lavoro;

       b) iniziative a supporto delle famiglie, in particolare quelle numerose, e della genitorialità anche con misure che favoriscano l'equilibrio tra le esigenze lavorative e quelle personali e familiari;

       c) iniziative in materia di adeguamento dei requisiti di accesso al pensionamento sulla base della variazione della speranza di vita, con tutele per lavoratori usuranti e gravosi;

       d) un finanziamento ulteriore della spesa sanitaria, tale da consentire interventi a beneficio dei lavoratori del settore e delle relative imprese;

       e) provvedimenti per le imprese volte a favorire gli investimenti, il consolidamento della base occupazionale e della produttività;

       f) specifiche iniziative di pacificazione fiscale rivolte ai contribuenti e tese allo smaltimento del magazzino fiscale; 

    5. incrementare il livello della spesa per la difesa e la sicurezza nazionale, in linea con gli impegni assunti a livello internazionale così come indicato nel presente Documento;

    6. a considerare collegato alla manovra di finanza pubblica il disegno di legge recante delega al Governo per la riforma della disciplina degli ordinamenti professionali (AS. 1663).

  6. 14 ottobre

    Approvazione del Documento programmatico di bilancio

    Il Consiglio dei ministri convocato per martedì 14 ottobre esaminerà il Documento programmatico di bilancio (DPB)  e la bozza della manovra 2026.

    Approvazione del Documento programmatico di bilancio

    Il Consiglio dei ministri convocato per martedì 14 ottobre esaminerà il Documento programmatico di bilancio (DPB)  e la bozza della manovra 2026.

  7. 15 ottobre

    Trasmissione del DPB alla Commissione EU

    Entro il 15 ottobre, il Governo deve trasmettere alla Commissione europea il Documento programmatico di bilancio (DPB).

    Trasmissione del DPB alla Commissione EU

    Entro il 15 ottobre, il Governo deve trasmettere alla Commissione europea il Documento programmatico di bilancio (DPB).

  8. 16 ottobre

    Esame della manovra in CDM

    Il Consiglio dei ministri convocato per giovedì 16 ottobre dovrebbe approvare il testo della manovra.

    Esame della manovra in CDM

    Il Consiglio dei ministri convocato per giovedì 16 ottobre dovrebbe approvare il testo della manovra.

  9. 20 ottobre

    Trasmissione della Legge di Bilancio in Parlamento

    Entro il 20 ottobre, il Governo dovrà approvare il Disegno di legge di bilancio in Consiglio dei ministri e presentarlo in Parlamento. Quest’anno l’esame inizierà dal Senato.

    Trasmissione della Legge di Bilancio in Parlamento

    Entro il 20 ottobre, il Governo dovrà approvare il Disegno di legge di bilancio in Consiglio dei ministri e presentarlo in Parlamento. Quest’anno l’esame inizierà dal Senato.

  10. ottobre/dicembre

    Esame in Commissione 

    Tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, la Commissione Bilancio del Senato inizierà l’esame e svolgerà il consueto ciclo di audizioni. Concluse le audizioni, verrà fissato un termine per la presentazione di emendamenti. Le votazioni dovrebbero svolgersi tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre, ma le tempistiche variano molto, a seconda degli accordi tra le forze politiche. È probabile che, come gli altri anni, a causa della mole degli emendamenti presentati, si proceda con la segnalazione degli emendamenti prioritari, ossia quelli che verranno esaminati.

    Esame in Commissione 

    Tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, la Commissione Bilancio del Senato inizierà l’esame e svolgerà il consueto ciclo di audizioni. Concluse le audizioni, verrà fissato un termine per la presentazione di emendamenti. Le votazioni dovrebbero svolgersi tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre, ma le tempistiche variano molto, a seconda degli accordi tra le forze politiche. È probabile che, come gli altri anni, a causa della mole degli emendamenti presentati, si proceda con la segnalazione degli emendamenti prioritari, ossia quelli che verranno esaminati.

  11. novembre

    Parere della Commissione EU

    Nel mese di novembre la Commissione europea esprimerà il proprio parere sui progetti di bilancio degli Stati membri, verificandone la coerenza con le regole UE e con le raccomandazioni per ogni Paese, adottate dal Consiglio dell’Unione europea durante l’estate. Entro fine novembre è atteso il primo parere di Bruxelles sulla manovra italiana.

    Parere della Commissione EU

    Nel mese di novembre la Commissione europea esprimerà il proprio parere sui progetti di bilancio degli Stati membri, verificandone la coerenza con le regole UE e con le raccomandazioni per ogni Paese, adottate dal Consiglio dell’Unione europea durante l’estate. Entro fine novembre è atteso il primo parere di Bruxelles sulla manovra italiana.

  12. dicembre

    Approvazione definitiva

    Entro il 31 dicembre, la Legge di Bilancio deve essere approvata definitivamente anche dalla Camera, per entrare in vigore il 1° gennaio 2026. Di norma, la seconda lettura è un passaggio meramente formale e non vengono apportate modifiche, per via delle tempistiche di approvazione.

    Approvazione definitiva

    Entro il 31 dicembre, la Legge di Bilancio deve essere approvata definitivamente anche dalla Camera, per entrare in vigore il 1° gennaio 2026. Di norma, la seconda lettura è un passaggio meramente formale e non vengono apportate modifiche, per via delle tempistiche di approvazione.

PRIMA LETTURA - SENATO

TESTO

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SINTESI

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EMENDAMENTI

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TESTO RICOSTRUITO

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AUDIZIONI E MEMORIE

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RELATORI

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