Le Commissioni congiunte Bilancio di Camera e Senato hanno ascoltato il 5 novembre, nell’ambito dell’attività conoscitiva preliminare all’esame del disegno di legge recante bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027, ai sensi dell’articolo 119, comma 3, del Regolamento della Camera e dell’articolo 48 del Regolamento del Senato: Antonio Caroccia, presidente Associazione nazionale docenti AFAM.
ANTONIO CAROCCIA - Presidente Associazione nazionale docenti AFAM
DISPARITÀ DI STATUS GIURIDICO ED ECONOMICO
Ha segnalato Nonostante le istituzioni AFAM offrano una formazione di alta qualità comparabile a quella universitaria, i docenti AFAM non godono ancora dello stesso status giuridico dei colleghi universitari. Questa situazione crea una significativa disparità retributiva e ostacola le possibilità di carriera, poiché i salari dei docenti AFAM sono notevolmente inferiori rispetto a quelli del personale universitario, pur svolgendo mansioni analoghe. Caroccia ha proposto di affrontare gradualmente questa disparità mediante un aumento dell’indennità di specializzazione e l'introduzione di nuove misure per la qualifica professionale dei docenti di alta formazione. In questo modo, l’equiparazione giuridica ed economica tra docenti AFAM e universitari potrebbe essere raggiunta progressivamente. La piena valorizzazione del ruolo dei docenti AFAM, secondo Caroccia, rappresenterebbe non solo una questione di equità, ma anche un investimento strategico per migliorare l’attrattività del settore e trattenere i migliori talenti, contribuendo così all'eccellenza della didattica e della ricerca artistica in Italia.
PIANO DI RECLUTAMENTO E STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE
Un’altra questione cruciale riguarda il personale docente e tecnico-amministrativo, le cui condizioni di precarietà compromettono il buon funzionamento delle istituzioni AFAM. Per risolvere queste problematiche, Caroccia ha chiesto un piano assunzionale che preveda un incremento delle risorse destinate alle nuove assunzioni, superiore rispetto al mero turnover legato alle cessazioni. Tale piano permetterebbe di colmarsi le attuali carenze di organico sia per i docenti sia per il personale tecnico, migliorando le condizioni di stabilità lavorativa.
VALORIZZAZIONE DELLA RICERCA ARTISTICA E MUSICALE
Caroccia ha evidenziato l’importanza di sostenere e finanziare adeguatamente la ricerca in ambito artistico e musicale. È necessario, secondo lui, incrementare i fondi per i dottorati di ricerca nelle discipline artistiche, garantendo la continuità delle borse di studio oltre ai cicli finanziati dal PNRR. Inoltre, ha proposto di ripristinare l’anno sabbatico e di stanziare risorse specifiche per i docenti, in particolare per l'attivazione della figura del ricercatore nelle discipline AFAM, evitando che tale figura venga creata senza il supporto finanziario adeguato. La ricerca artistica è vista come un pilastro per l'innovazione culturale e sociale, che richiede un impegno serio da parte delle politiche pubbliche.
CHIAREZZA E UNIVOCITÀ DEI TITOLI RILASCIATI
Un’altra criticità evidenziata riguarda la denominazione dei titoli di studio. Al momento, le denominazioni sono spesso ambigue, generando confusione e interpretazioni contrastanti. Caroccia ha sottolineato l’importanza di unificare i titoli per garantire maggiore chiarezza, in modo che i diplomi accademici siano equiparabili alle lauree o lauree magistrali, riconoscendo così pienamente il valore dei percorsi formativi AFAM.
NECESSITÀ DI UN PIANO DI INVESTIMENTI STRUTTURALI
In conclusione, Caroccia ha avanzato richieste specifiche alle Commissioni Bilancio affinché vengano previsti stanziamenti adeguati nella legge di bilancio per il settore AFAM. Tra le proposte, figura l’equiparazione dello status giuridico ed economico con il settore universitario, l’avvio di un piano pluriennale di investimenti e il sostegno allo sviluppo e all’innovazione del sistema AFAM. Secondo Caroccia, un investimento significativo nelle risorse finanziare e strutturali del sistema AFAM non solo migliorerebbe l’offerta formativa, ma avrebbe anche un impatto positivo sull’intero ecosistema culturale e creativo italiano.
DOMANDE
- Daniela Torto (M5S) ha espresso gratitudine per l’audizione, evidenziando come il settore dell’alta formazione musicale e coreutica sia spesso trascurato sia dal governo sia dall'impegno parlamentare. Ha sottolineato l'importanza di accogliere l’invito di una voce rappresentativa di questo settore per aprire un dialogo proficuo, non solo con il ministero competente, ma anche con tutte le forze politiche. Ha invitato i colleghi parlamentari a un impegno collettivo e unitario per riconoscere il valore della categoria, composta da professionisti e da eccellenze che arricchiscono il patrimonio culturale del Paese. Inoltre, Torto ha espresso l’auspicio di un riconoscimento dell’istruzione artistica e culturale di alto livello, che dovrebbe essere equiparata a quella universitaria sia in termini di titoli che di trattamento economico e giuridico. Infine, ha lanciato un appello affinché il governo e il Parlamento forniscano strumenti concreti per consentire all'Italia di competere nel panorama musicale internazionale. Ha concluso chiedendo a Caroccia quali siano, se presenti, le principali carenze nelle infrastrutture didattiche e nelle sedi delle istituzioni AFAM.
Replica - ha risposto che le istituzioni AFAM soffrono di una cronica carenza di fondi, che rende difficile garantire una didattica di qualità e gestire le strutture e i servizi necessari. Molti degli istituti sono storici e operano in sedi inadeguate, con strumentazioni obsolete che penalizzano la qualità dell’apprendimento e delle attività artistiche. Ha quindi sottolineato la necessità di un piano di investimento strutturale per dotare le istituzioni AFAM delle risorse necessarie a competere a livello europeo e internazionale. Ha suggerito stanziamenti dedicati per l’adeguamento e la messa in sicurezza delle strutture, la realizzazione di nuovi spazi didattici e performativi, e la tutela dei patrimoni culturali custoditi dalle istituzioni AFAM, come biblioteche, archivi, fototeche e collezioni di strumenti e opere d’arte. Ha infine ribadito l’importanza di fondi per il personale specializzato nella salvaguardia e valorizzazione di questi beni culturali.