Le Commissioni congiunte Bilancio di Camera e Senato hanno ascoltato il 4 novembre, nell’ambito dell’attività conoscitiva preliminare all’esame del disegno di legge recante bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027, ai sensi dell’articolo 119, comma 3, del Regolamento della Camera e dell’articolo 48 del Regolamento del Senato Antonio Tanza, presidente dell'Associazione per la difesa degli utenti dei servizi bancari e finanziari (ADUSBEF) 

ANTONIO TANZA - Presidente della presidente dell'Associazione per la difesa degli utenti dei servizi bancari e finanziari (ADUSBEF)

Il dottor Tanza ha presentato le osservazioni dell’Adusbef riguardo l’articolo 17 del disegno di legge di bilancio, focalizzandosi principalmente sui mutui per la prima casa e sulle difficoltà delle famiglie nel sostenerne il costo in seguito all’aumento dei tassi d’interesse legato alla politica monetaria europea.

BLOCCO TEMPORANEO DEI PIGNORAMENTI
Tanza ha suggerito di introdurre un blocco temporaneo dei pignoramenti delle abitazioni principali per i mutuatari in difficoltà economica (ad esempio con ISEE basso o con familiari disabili). Questo blocco temporaneo permetterebbe alle famiglie di ristrutturare i propri debiti o accedere a fondi di sostegno senza temere la perdita della casa. 

RINEGOZIAZIONE DEI MUTUI E PASSAGGIO A TASSI FISSI
Un’altra proposta è l’estensione delle opzioni di rinegoziazione dei mutui a tasso variabile, per consentire il passaggio a tassi fissi senza penalità. Tanza ha suggerito che questa misura sia riservata alle famiglie con ISEE basso o situazioni di particolare vulnerabilità.

EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DELLE ABITAZIONI
Tanza ha proposto di incentivare le banche a offrire mutui agevolati per l’efficientamento energetico, utilizzando i recenti extraprofitti per finanziare progetti di ristrutturazione energetica. Questo favorirebbe investimenti che ridurrebbero i costi di gestione delle abitazioni, migliorando la qualità della vita delle famiglie. 

SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE MONOREDDITO E CON DISABILITÀ
Per rendere la legge più inclusiva, Tanza ha proposto di introdurre contributi maggiorati per le famiglie monoreddito o con componenti disoccupati, nonché un sostegno supplementare per le famiglie con persone disabili o non autosufficienti, alzando la percentuale di copertura fino al 50% o oltre. 

INDICIZZAZIONE DEI TASSI E LIMITI SUI TASSI VARIABILI
Per evitare aumenti insostenibili nelle rate dei mutui, Tanza ha suggerito di prevedere un meccanismo di indicizzazione del tasso variabile, legato a parametri stabili, o di fissare un tetto massimo ai tassi variabili per le famiglie a basso reddito, per mitigare gli impatti dei tassi di interesse sulle rate dei mutui. 

ACCESSO AL CREDITO AGEVOLATO
Tanza ha proposto l’introduzione di garanzie pubbliche per aiutare le famiglie con redditi bassi a ottenere mutui o finanziamenti agevolati per affrontare spese impreviste o per la ristrutturazione delle abitazioni.

REVISIONE DELLA “LEGGE SALVASUICIDI”
Tanza ha suggerito di rendere più accessibile la Legge Salvasuicidi (legge n. 3 del 2012), che permette di ristrutturare i debiti per i soggetti sovraindebitati. Ha evidenziato che i costi procedurali e le spese professionali rappresentano un ostacolo per le famiglie in difficoltà. Ha proposto la creazione di un fondo nazionale per coprire questi costi nei casi più gravi, rendendo questa procedura accessibile anche a chi non dispone delle risorse economiche necessarie.

PAGAMENTI ELETTRONICI E COSTI ASSOCIATI
Tanza ha criticato l’estensione dell’obbligo di accettare pagamenti elettronici a categorie finora esentate, come i taxi, sostenendo che questa misura, pur promuovendo la tracciabilità, comporta costi aggiuntivi per commercianti e privati, arricchendo le banche. Ha proposto misure che rendano gratuiti i pagamenti elettronici, per incentivare un uso più diffuso delle carte senza oneri per i consumatori. 

RISORSE PER IL TERZO SETTORE E AZIONI COLLETTIVE
Infine, Tanza ha espresso preoccupazione per la nuova normativa europea sulle azioni di classe, che prevede che le penali siano devolute ai ministeri invece che ai ricorrenti. Secondo lui, ciò potrebbe ridurre la motivazione delle associazioni ad avviare azioni legali a tutela dei consumatori. Ha auspicato una modifica della normativa, per incentivare le azioni collettive tramite una forma di compenso economico per i ricorrenti, facilitando il coinvolgimento delle associazioni a difesa dei consumatori.

DOMANDE

  • Leonardo Donno (M5S) ha sollevato il tema dell'aumento delle rate dei mutui a tasso variabile nel 2023, osservando incrementi tra il 40% e il 67%. Ha ricordato che il Movimento 5 Stelle aveva denunciato questo problema già a inizio anno, interrogando il presidente del Consiglio su un eventuale intervento. In risposta, il governo aveva attribuito l'aumento dei mutui agli effetti del Superbonus. Successivamente, ad agosto, il governo ha annunciato una tassa sugli extraprofitti delle banche per contrastare l'impatto dei tassi di interesse elevati, stima che i principali istituti bancari abbiano realizzato circa 40 miliardi di euro in profitti straordinari.

Donno ha criticato il fatto che la tassa sia stata modificata da obbligatoria a facoltativa, vincolando i proventi all'incremento dei fondi patrimoniali delle banche con l’obiettivo di ampliare il credito a famiglie e imprese. Tuttavia, secondo Donno, né un aumento del credito né gli incassi previsti per lo Stato si sono materializzati. Ha quindi chiesto all’avvocato Danza un’opinione sulla proposta del Movimento 5 Stelle di tassare gli extraprofitti delle banche derivanti dalla politica monetaria della BCE, sottolineando che tali profitti non provengono da operazioni bancarie innovative ma da condizioni favorevoli del mercato finanziario. Ha inoltre chiesto il parere del relatore sull'efficacia del provvedimento governativo, definendolo una “presa in giro” poiché sembra non penalizzare affatto le banche, ma anzi favorirle. Infine, Donno ha citato alcune promesse non mantenute del governo, come l’abolizione delle commissioni bancarie, e ha sollecitato azioni concrete per sostenere le famiglie in difficoltà.

Replica Tanza - ha spiegato che la lotta all’inflazione condotta dalla BCE ha creato disparità, favorendo le banche che hanno beneficiato di rate di mutuo raddoppiate a scapito di famiglie e PMI, aumentando così il divario sociale. Ha evidenziato che molte famiglie, specialmente quelle monoreddito o con difficoltà economiche, sono esposte al rischio di pignoramenti e di perdita dell’abitazione principale. Ha suggerito che il governo dovrebbe intervenire per tutelare queste famiglie, differenziando tra coloro che, pur subendo un aumento delle rate, riescono a sostenerle e coloro che invece sono a rischio di insolvenza.

Ha ribadito che una tassazione obbligatoria sugli extraprofitti bancari avrebbe potuto contribuire concretamente al supporto delle famiglie in difficoltà, criticando la misura adottata che consente alle banche di accantonare i profitti piuttosto che tassarli direttamente. Per aiutare le famiglie più esposte, ha proposto un blocco dei pignoramenti e della vendita delle abitazioni, oltre a una rinegoziazione assistita dei mutui garantita dallo Stato, così che le famiglie possano mantenere la loro casa. Ha definito questa proposta come un intervento “salvavita”, cruciale per sostenere le famiglie italiane che stanno affrontando enormi difficoltà economiche.



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