Le Commissioni congiunte Bilancio di Camera e Senato hanno ascoltato il 4 novembre, nell’ambito dell’attività conoscitiva preliminare all’esame del disegno di legge recante bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027, ai sensi dell’articolo 119, comma 3, del Regolamento della Camera e dell’articolo 48 del Regolamento del Senato Fabio Sordini, segretario nazionale dell'associazione unitaria psicologi italiani.
FABIO SORDINI - Segretario nazionale dell'associazione unitaria psicologi italiani
DISPARITÀ ECONOMICA TRA MEDICI E DIRIGENTI SANITARI NON MEDICI
Attualmente, l’indennità di specificità per i dirigenti sanitari non medici è inferiore di circa 600 euro al mese rispetto a quella dei medici. Con il nuovo incremento dell’indennità previsto per il 2026, questa differenza potrebbe aumentare fino a 800 euro mensili. Sordini ha evidenziato come questa disparità economica sia particolarmente ingiusta, considerando che psicologi e psichiatri, biologi e medici lavorano spesso fianco a fianco nelle stesse équipe, ad esempio nell’ambito della salute mentale o nei laboratori di analisi.
PROPOSTA DI EMENDAMENTO PER RIDURRE IL DIVARIO RETRIBUTIVO
Per colmare questa disparità, Sordini ha proposto di utilizzare una parte dei fondi accantonati all’articolo 47, pari a circa 20 milioni di euro (0,4%), destinati ai futuri rinnovi contrattuali previsti per il 2026. L'idea è di impiegare queste risorse per aumentare l’indennità dei dirigenti sanitari non medici, in modo da ridurre la forbice rispetto a quella dei medici e promuovere una maggiore equità retributiva all’interno delle équipe sanitarie.
DOMANDE
- Cecilia Guerra (PD) ha espresso l'esigenza di comprendere l'orientamento dell'audito riguardo alla norma sul trattenimento in servizio. Ha chiesto conferma se tale norma sia vista negativamente per la pubblica amministrazione, in considerazione della necessità di rinnovamento e della difficoltà nel passaggio di competenze da una dirigenza ormai obsoleta. Inoltre, Guerra ha domandato se, dal punto di vista del lavoratore, esistano problematiche specifiche associate alla scelta di prolungare il servizio, evidenziando una propria posizione contraria a tale misura.
Replica Tiziana Cignarelli - ha risposto che, pur riconoscendo l’utilità del trattenimento per favorire il trasferimento di competenze ai nuovi assunti, critica l'attuale applicazione della norma. Ha osservato che, combinata al blocco del turnover previsto dalla manovra finanziaria, la norma si traduce in una redistribuzione delle risorse che avvantaggia i lavoratori trattenuti a scapito dei nuovi ingressi. Ha sottolineato che tale approccio non garantisce necessariamente un risparmio e rischia di ostacolare la rigenerazione necessaria del sistema pubblico, che avrebbe invece dovuto rafforzare l’assunzione di nuove leve.
Sul profilo del lavoratore ha indicato che, pur esistendo la facoltà di scelta, senza una chiara regolamentazione si rischia di lasciare senza indirizzo il processo di trattenimento, soprattutto riguardo al criterio con cui trattenere il 10% del personale. In particolare, per il personale legato al PNRR, il settore della pubblica amministrazione è già carente di competenze specifiche. La sua raccomandazione è di privilegiare, in fase di trattenimento, le professionalità maggiormente necessarie e, contestualmente, incentivare l’ingresso di giovani competenti in queste aree. Secondo l’audito, basarsi esclusivamente su criteri quantitativi (entrate e uscite) è inadeguato, soprattutto perché il piano assunzionale del 2025 verrà bloccato, generando un ulteriore freno all’introduzione di nuove risorse.