Le Commissioni congiunte Bilancio di Camera e Senato hanno ascoltato il 5 novembre, nell’ambito dell’attività conoscitiva preliminare all’esame del disegno di legge recante bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027, ai sensi dell’articolo 119, comma 3, del Regolamento della Camera e dell’articolo 48 del Regolamento del Senato, Lilia Cavallari, Presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio.
LILIA CAVALLARI - Presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio
CONTESTO ECONOMICO E PREVISIONI DI CRESCITA
Ha spiegato che la manovra di bilancio per il triennio 2025-2027 si colloca in un contesto economico ancora fragile e incerto. I dati recenti mostrano un rallentamento della crescita in Italia, con il prodotto interno lordo che si è stabilizzato nel terzo trimestre del 2024. Le prospettive di crescita per il 2024 sono inferiori all’1%, con una previsione difficoltosa per l’obiettivo dell’1,2% nel 2025. La crescita dipenderà fortemente dalla domanda interna e dalla riuscita dell’implementazione dei progetti del PNRR. È quindi essenziale accelerare l’esecuzione dei progetti, in particolare quelli di piccole e medie dimensioni, che hanno mostrato progressi significativi.
MISURE PRINCIPALI DELLA MANOVRA E DESTINAZIONE DELLE RISORSE
La manovra è in linea con gli obiettivi di consolidamento fiscale stabiliti dal piano strutturale di bilancio, avviando una riduzione progressiva del deficit e promuovendo una riduzione del debito a partire dal 2027. Le risorse sono destinate principalmente alla riduzione dell’IRPEF, alla rimodulazione del cuneo fiscale, e ai rinnovi contrattuali nel pubblico impiego (circa 5 miliardi). È previsto un rifinanziamento del Servizio Sanitario Nazionale (10 miliardi nel triennio), e fondi per le aree svantaggiate. La manovra è coperta in parte da anticipazioni d’imposte, dalla sospensione di alcune deduzioni per le imprese finanziarie e dall’introduzione di un bollo annuale per i contratti assicurativi.
ANALISI DELLE IMPLICAZIONI DELLA MANOVRA
Ha evidenziato che la manovra beneficia principalmente le famiglie, con un vantaggio netto stimato in 55 miliardi nel triennio, grazie alla riduzione delle imposte e al finanziamento dei servizi pubblici. Tuttavia, ha sottolineato la necessità di ulteriori miglioramenti nella programmazione pluriennale, in particolare per quanto riguarda le coperture, che sono ancora in larga parte temporanee. Ha inoltre sottolineato l’importanza di razionalizzare la spesa e rendere strutturali le coperture, ponendo un focus sull’efficienza delle risorse e sull’equità orizzontale per evitare che diverse categorie di contribuenti siano trattate in modo disomogeneo.