Le Commissioni congiunte Bilancio di Camera e Senato hanno ascoltato il 4 novembre, nell’ambito dell’attività conoscitiva preliminare all’esame del disegno di legge recante bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027, ai sensi dell’articolo 119, comma 3, del Regolamento della Camera e dell’articolo 48 del Regolamento del Senato Tiziana Cignarelli, segretario generale di CODIRP.

TIZIANA CIGNARELLI - Segretario generale di CODIP

CONTRIBUTO FISCALE E DISPARITÀ DI TRATTAMENTO
Cignarelli ha ricordato che solo una piccola percentuale degli italiani, il 15%, sostiene il peso del sistema fiscale, in particolare attraverso l’IRPEF sui redditi superiori ai 40.000 euro, che copre il 42% del gettito fiscale. Questo quadro, a suo avviso, dovrebbe orientare gli interventi a una maggiore equità fiscale, mentre nella manovra in esame persistono interventi settoriali che accentuano le differenze tra lavoratori autonomi e dipendenti e tra dipendenti pubblici e privati. In particolare, ha criticato la riduzione delle detrazioni per i lavoratori dipendenti con redditi superiori a una certa soglia, prevista all’articolo 2 della manovra, chiedendo che tali riduzioni riguardino solo le spese future, come già specificato per altri interventi (ad esempio, le spese di ristrutturazione all’articolo 8).

DISPARITÀ DI TRATTAMENTO NELLE POLITICHE RETRIBUTIVE E FISCALI
Cignarelli ha evidenziato come la flat tax prevista per i lavoratori autonomi costituisca un ulteriore elemento di disuguaglianza rispetto ai lavoratori dipendenti. Anche tra i dipendenti pubblici, infatti, esistono differenze, con alcune categorie che devono sostenere integralmente gli oneri riflessi. Ha sottolineato la necessità di applicare criteri uniformi e chiari, esemplificando con l'articolo 12, che persegue l’equità nel trattamento tributario nel settore del gioco pubblico, auspicando un approccio analogo anche nelle politiche retributive.

RICAMBIO GENERAZIONALE E BLOCCO DEL TURNOVER
Riguardo alle norme sul lavoro pubblico, Cignarelli ha commentato l’articolo 23, che aumenta l’età di pensionamento a 67 anni, e l’articolo 110, che introduce il blocco del turnover e consente il trattenimento in servizio fino a 70 anni. Pur comprendendo la logica del provvedimento, ha espresso dubbi sulla reale efficacia di trattenere in servizio i lavoratori più anziani senza prevedere nuove assunzioni. Questa scelta, secondo Cignarelli, indebolisce il ricambio generazionale e rischia di compromettere l’efficacia dei programmi di affiancamento e mentoring, lasciando le future generazioni di dipendenti pubblici prive di figure senior con cui formarsi.

CRITICITÀ NEL SISTEMA PENSIONISTICO
In merito al tema pensionistico, Cignarelli ha criticato l’articolo 103 della manovra, che aumenta i requisiti di età per il pensionamento riducendo il tetto massimo della pensione, configurandosi come un peggioramento rispetto alle normative attuali. Ha evidenziato come un approccio efficace alle pensioni debba considerare anche la sostenibilità intergenerazionale e non solo i vincoli di bilancio, un principio che nella manovra, a suo avviso, non è adeguatamente riconosciuto.

TETTI RETRIBUTIVI E TRATTAMENTI DI FINE SERVIZIO
Cignarelli ha commentato anche l’articolo 111, che introduce tetti retributivi per i vertici di alcuni enti. Tuttavia, ha sottolineato che la norma appare poco chiara, suggerendo come soluzione alternativa di mantenere il tetto di 240.000 euro annui, già in vigore come limite massimo per le retribuzioni. Al contempo, ha proposto una revisione dei trattamenti di fine servizio e di fine rapporto, che spesso superano i 600.000 euro. Questo intervento permetterebbe di ottimizzare i costi relativi alle retribuzioni, riducendo i pagamenti e anticipandone i tempi, in linea con le raccomandazioni della Corte Costituzionale.

PROPOSTE DI PEREQUAZIONE RETRIBUTIVA
In chiusura, Cignarelli ha illustrato la necessità di una perequazione retributiva per categorie come i medici INPS e i dirigenti scolastici, che ancora subiscono trattamenti differenziati. Ha quindi rimandato alla documentazione presentata da CODIP, che include ulteriori proposte e ha lasciato la parola a una collega per affrontare alcuni emendamenti relativi alla sanità.



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