Le Commissioni congiunte Bilancio di Camera e Senato hanno ascoltato il 4 novembre, nell’ambito dell’attività conoscitiva preliminare all’esame del disegno di legge recante bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027, ai sensi dell’articolo 119, comma 3, del Regolamento della Camera e dell’articolo 48 del Regolamento del Senato, le seguenti associazioni di categoria:
- Alleanza delle Cooperative italiane
- Confapi
- Confprofessioni
MARCO VENTURELLI - Segretario generale Confocooperatiave
PREVIDENZA INTEGRATIVA E INCLUSIONE PREVIDENZIALE
Venturelli ha sottolineato l’importanza di favorire l’accesso alla previdenza integrativa, in particolare per coloro che non sono attualmente inclusi nel mercato del lavoro. Ha raccomandato misure che incentivino il passaggio verso fondi di previdenza integrativa per prevenire la formazione di una fascia di popolazione non adeguatamente coperta pensionisticamente nel lungo termine.
CUNEO FISCALE E BENEFICI PER I REDDITI MEDI E BASSI
Venturelli ha accolto con favore le misure per ridurre il cuneo fiscale a favore dei lavoratori, auspicando che nelle future manovre vengano introdotti incentivi anche lato imprese per rafforzare l’occupazione.
CRITICITÀ NEL SETTORE SANITARIO E SOCIALE
Venturelli ha lamentato l’insufficienza dei fondi stanziati per assistenza domiciliare e servizi sociali, evidenziando come gli incrementi previsti siano concentrati su settori ospedalieri e ambulatoriali. Ha apprezzato, tuttavia, l’aumento dei fondi dedicati al servizio civile universale e alle dipendenze comportamentali tra i giovani.
CAPITALIZZAZIONE DELLE IMPRESE E FISCALITÀ
Venturelli ha espresso perplessità per la soppressione dell’ACE, che penalizza le cooperative, calcolando un costo di circa 100 milioni di euro. Ha inoltre indicato che gli Indici Sintetici di Affidabilità non tengono adeguatamente conto delle caratteristiche specifiche delle cooperative, portando a distorsioni nei giudizi di affidabilità.
TRANSIZIONE AMBIENTALE E INCENTIVI ENERGETICI
Infine, Venturelli ha suggerito che la chiusura dei bonus energetici sia accompagnata da una politica di incentivi per la riqualificazione energetica e la transizione ambientale. Ha richiesto il rinvio o la cancellazione della sugar tax, proponendo un approccio graduale per evitare impatti negativi su imprese e consumatori.
FRANCESCO NAPOLI - Vicepresidente nazionale Confapi
SCENARIO ECONOMICO E CRISI DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA
Napoli ha illustrato l’attuale situazione di rallentamento del PIL, sottolineando che l’economia italiana cresce a ritmi inferiori rispetto alla media dell’Unione Europea, con pesanti conseguenze per il settore delle PMI industriali. Particolare attenzione è stata dedicata alla crisi del settore automotive, penalizzato da un drastico taglio di risorse (oltre 4,5 miliardi di euro), che ha portato a una contrazione della produzione nazionale del 35,9% rispetto all’anno precedente. Napoli ha sottolineato come questa riduzione delle risorse abbia avuto effetti devastanti sulle piccole imprese della filiera, richiedendo un piano strutturale di salvaguardia per accompagnare le PMI dell’automotive nella transizione ecologica.
COSTI ENERGETICI E PIANO PLURIENNALE PER L'ENERGIA
Sul tema dell’energia, Napoli ha ribadito la necessità di un piano energetico pluriennale per rendere il sistema produttivo italiano più competitivo. Ha evidenziato l’urgenza di una politica industriale che punti all’autosufficienza energetica, visti i costi elevati dell’energia che incidono fortemente sulle PMI italiane rispetto a quelle europee ed extra-europee.
RIFORMA FISCALE E CUNEO FISCALE PER LE PMI
Napoli ha accolto positivamente la riduzione della pressione fiscale sui redditi da lavoro dipendente, ma ha sottolineato che è urgente una riduzione del cuneo fiscale anche lato impresa. Ha poi esaminato l’estensione della web tax al 3% su tutti i soggetti che realizzano ricavi da servizi digitali in Italia, ritenendo la misura eccessivamente penalizzante per le PMI del settore digitale. Ha quindi proposto di riservare l’aliquota più alta ai soli colossi del web, ripristinando i parametri precedenti per le piccole e medie imprese digitali italiane.
INCENTIVI ALLA PRODUTTIVITÀ E SOSTEGNO ALLA NATALITÀ
Per incentivare la produttività, Napoli ha proposto di rendere strutturale la riduzione dell’aliquota al 5% sui premi di produttività fino a 3.000 euro e di ampliare il massimo del premio detassabile da 800 a 1.500 euro per dipendente. Inoltre, ha suggerito di introdurre incentivi per le imprese che investono nel welfare aziendale collegato alla natalità, per promuovere la genitorialità e supportare i dipendenti con figli.
MISURE DI SOSTEGNO ALL’EDILIZIA E FONDO PER LA PREVENZIONE DELL’USURA
Napoli ha criticato le continue modifiche retroattive alle detrazioni per l’edilizia, che, secondo lui, compromettono la certezza giuridica per gli operatori. Ha proposto di estendere il termine per accedere al superbonus 65% agli interventi con CILA presentata fino al 15 ottobre 2024. In chiusura, ha espresso l’importanza del Fondo per la prevenzione del fenomeno dell’usura e suggerito di rafforzarne la competitività tramite una garanzia di Stato con ponderazione zero, simile a quella del fondo di garanzia per le PMI.
FRANCESCO MONTICELLI - Direttore Speciale Confprofessioni
SUPPORTO ALLA CRESCITA E AGGREGAZIONE DELLE IMPRESE
Monticelli ha rimarcato l'importanza delle aggregazioni tra imprese per stimolare la crescita e la competitività, in quanto la frammentazione del tessuto imprenditoriale ostacola la realizzazione di obiettivi di transizione digitale ed ecologica. Ha quindi evidenziato la necessità di riforme strutturali che includano strumenti di supporto anche per il settore dei servizi professionali, per favorire l'innovazione e migliorare le competenze del personale.
RIFORMA FISCALE E INCENTIVI ALLA PRODUTTIVITÀ
Monticelli ha apprezzato gli interventi per la riduzione strutturale del cuneo fiscale e gli incentivi per i premi di produttività, esprimendo soddisfazione per l’applicazione dell’aliquota ridotta al 5% sui premi di risultato e per l’aumento della soglia dei fringe benefit. Ha suggerito, tuttavia, un aggiornamento della soglia attuale di 258 euro per i fringe benefit, considerata ormai anacronistica e poco efficace. Ha inoltre valutato positivamente la riduzione fiscale per i redditi medio-bassi, sottolineando che la stabilità delle aliquote è fondamentale per la certezza del sistema fiscale.
SANITÀ E MEDICINA TERRITORIALE
Confprofessioni ha espresso preoccupazione per la mancanza di risorse per la medicina convenzionata e la medicina generale. Monticelli ha evidenziato che il PNRR si propone di riformare il sistema sanitario con un potenziamento della medicina territoriale, ma ha indicato come inadeguata la borsa di studio destinata ai medici in formazione generale rispetto agli specializzandi. Ha richiesto un intervento per ridurre tale divario, ritenendo che un incentivo adeguato potrebbe incentivare più neolaureati a scegliere la medicina generale, ambito sempre più trascurato.
MISURE PER AUTONOMI E PROFESSIONISTI
Monticelli ha accolto positivamente le misure di sostegno per i lavoratori autonomi e le lavoratrici madri, pur segnalando l’esistenza di problematiche ancora irrisolte per i professionisti iscritti alla gestione separata INPS, che necessitano di un sistema di welfare più strutturato. In conclusione, ha auspicato che le future misure di supporto tengano conto delle specifiche esigenze dei professionisti e delle sfide che questi affrontano nel mercato del lavoro.
DOMANDE
Cecilia Guerra (PD) – ha chiesto chiarimenti sugli effetti della soppressione dell’Aiuto alla Crescita Economica (ACE) e sui rischi derivanti dalla riduzione degli incentivi per l’autofinanziamento, in un contesto di difficoltà nell’accesso al credito.
ha suggerito di condizionare i sostegni pubblici al rispetto di criteri di local content, simili a quelli adottati in Francia, richiedendo una percentuale di produzione locale, idealmente europea, per poter accedere agli incentivi.
Replica Granero – ha ribadito che l’eliminazione dell’ACE aumenta il clima di incertezza per le piccole e medie imprese. L’ACE, che promuoveva la patrimonializzazione aziendale, aveva favorito il reinvestimento dei profitti, mentre la sua soppressione può scoraggiare gli investimenti, limitando le risorse disponibili per la crescita delle imprese.
Replica Napoli – ha espresso preoccupazione per il definanziamento del settore automotive, che potrebbe ammontare a circa 4,5 miliardi di euro, in un momento in cui il comparto sta attraversando una crisi profonda. La transizione verso nuove tecnologie e veicoli elettrici è complessa, e il taglio dei fondi pubblici potrebbe portare molte aziende a rischio di chiusura. La proposta di Guerra è stata accolta con interesse, in quanto potrebbe favorire la filiera europea e garantire maggiori benefici per l’economia nazionale.
Gianmauro Dell’Olio (M5S) – ha chiesto all’Alleanza delle Cooperative se l’articolo 112 della legge, che prevede la presenza obbligatoria di un revisore del Ministero dell’Economia per le aziende con fatturato sopra i 100.000 euro, non sia eccessivo e complesso da gestire operativamente, considerando anche l’alto numero di imprese coinvolte.
Replica Venturelli - ha stimato che la norma potrebbe coinvolgere 80.000-100.000 imprese, creando difficoltà operative e aggiungendo costi inutili. Ha sostenuto che il controllo sulle imprese è già garantito da obblighi di trasparenza e tracciabilità dei fondi pubblici, inclusi gli open data del MEF e la pubblicazione annuale dei contributi ricevuti. Ha proposto quindi l’abrogazione dell’articolo 112, ritenendolo superfluo e in contrasto con l'autonomia gestionale delle aziende.