Le Commissioni congiunte Bilancio di Camera e Senato hanno ascoltato il 4 novembre, nell’ambito dell’attività conoscitiva preliminare all’esame del disegno di legge recante bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027, ai sensi dell’articolo 119, comma 3, del Regolamento della Camera e dell’articolo 48 del Regolamento del Senato, le seguenti associazioni di categoria: 

  • Assopetroli-Assoenergia
  • Unione energie per la mobilità (UNEM) 

GIANNI MURANO - Presidente UNEM

REGIME FISCALE CARBURANTI

Il Dott. Murano ha aperto la discussione illustrando il nuovo assetto dell’Unione Energie per la Mobilità, precedentemente nota come Unione Petrolifera, che rappresenta l’intera filiera dei carburanti, includendo la raffinazione e le stazioni di servizio. Ha posto come tema centrale la questione dell’accisa sui carburanti in Italia, segnalando come il paese abbia una delle accise più elevate d’Europa, in particolare per il gasolio e la benzina.

Analizzando i dati, Murano ha evidenziato che l’accisa sui carburanti in Italia risulta elevata in confronto alla media europea, benché sia in linea con essa per quanto riguarda la differenza tra benzina e gasolio. La presentazione ha incluso un confronto sull’accisa per diversi carburanti, indicando come biocarburanti e elettrico siano meno tassati rispetto a benzina e gasolio. Tuttavia, ha sottolineato come la tassazione risulti paradossale nei confronti dei biocarburanti, poiché, pur essendo meno impattanti in termini di emissioni di CO2, sono penalizzati dall’attuale configurazione fiscale.

Murano ha concluso proponendo interventi per ridurre il carico fiscale sui biocarburanti, suggerendo incentivi come crediti d’imposta o defiscalizzazioni analoghe a quelle precedentemente applicate per la benzina senza piombo. Ha poi avanzato l'idea di estendere incentivi o obblighi per l'uso dei biocarburanti nel trasporto pubblico locale, sottolineando la necessità di premiare i carburanti a minor impatto ambientale.

PROPOSTE PER CONTRASTARE LE FRODI NEL MERCATO DEI CARBURANTI

In tema di digitalizzazione e contrasto all’illegalità, ha espresso supporto per l’estensione dell’IDAS (Imposta Digitale Automatizzata sul Settore Carburanti), in quanto considerata un’importante misura contro le frodi. Tale digitalizzazione, secondo Murano, può contribuire significativamente alla trasparenza del mercato dei carburanti.

SEBASTIANO GALLITELLI - Segretario generale di Assopetroli e Assoenergia

DIGITALIZZAZIONE E CONTRASTO ALLE FRODI

 Il Dott. Gallitelli ha espresso un’opinione complessivamente positiva riguardo alla legge di bilancio, lodando le misure previste per il rafforzamento del controllo antifrode nel settore. Ha osservato con favore che il governo abbia mantenuto un approccio prudente verso i sussidi ambientalmente dannosi (SAD), specialmente nei settori dell’autotrasporto, agricoltura e pesca. Tale decisione, ha sostenuto, contribuisce a evitare effetti inflattivi e preserva la competitività delle imprese italiane.

Gallitelli ha poi sottolineato una richiesta di modifica alla tassazione delle auto a uso promiscuo. Ha proposto di estendere le agevolazioni previste per i veicoli elettrici anche ai veicoli a biometano, considerando che questi ultimi offrono un impatto ambientale neutro o persino negativo nel loro ciclo di vita.

In materia di antifrode, ha apprezzato l’ampliamento dell’uso del DAS elettronico anche per i trasferimenti di prodotti inferiori a 1.000 kg e l’accesso ai dati della fatturazione elettronica da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Tali misure, ha affermato, rappresentano un passo importante verso la digitalizzazione e l’efficacia del sistema di controllo, permettendo di individuare e ridurre le sacche di illegalità.

DETRAZIONI FISCALI ENERGETICHE

In chiusura, ha affrontato il tema delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica. Pur apprezzando le proroghe delle agevolazioni per il triennio 2025-2027, ha sottolineato l’importanza di una riforma strutturale che assicuri stabilità a cittadini e imprese e favorisca l’efficientamento energetico. Inoltre, ha proposto di legare le detrazioni ai risultati effettivi ottenuti in termini di risparmio energetico, e ha suggerito che solo imprese esperte e qualificate, come le ESCO, debbano realizzare tali interventi per garantire una maggiore affidabilità.

DOMANDE 

Cecilia Guerra (PD) - ha chiesto chiarimenti riguardo al potenziale di sviluppo del settore dei biocarburanti in Italia. Ha osservato che vi è un certo favore verso i biocarburanti, ma ha chiesto quale spazio reale possa avere questa industria nel paese e quali possibilità di innovazione e sviluppo siano previste. Ha inoltre richiesto una stima sui tempi necessari per tali sviluppi, facendo riferimento alla necessità di un prelievo fiscale più equilibrato e al concetto di neutralità tecnologica.


Gianmauro Dell’Olio (M5S) ha indirizzato la sua domanda sulle accise sui carburanti, riferendosi a specifiche tabelle presentate dall’audito. In particolare, ha chiesto chiarimenti riguardo al delta delle accise tra benzina e gasolio, osservando che l'Italia, nel confronto con la media europea, risulta già con una tassazione più alta. Ha chiesto se l’audito avesse svolto studi sull’impatto di un eventuale allineamento delle accise sul consumo totale di carburanti, ipotizzando che un incremento delle accise potrebbe generare uno spostamento dei consumi verso alternative meno onerose.

Replica Murano - ha risposto delineando il contesto del settore dei biocarburanti in Italia, evidenziando il potenziale di crescita legato sia alle innovazioni tecnologiche emergenti sia al miglioramento delle infrastrutture. Ha sottolineato l'importanza di un sistema fiscale che incentivi lo sviluppo dei biocarburanti rispetto ad altri carburanti fossili e ha riconosciuto che la neutralità tecnologica è un principio chiave per stimolare investimenti. Sul fronte temporale, ha stimato che per un'espansione significativa potrebbero volerci dai 5 ai 10 anni, in base all'evoluzione del quadro normativo e degli investimenti sia pubblici che privati. 

Replica Gallitelli  - ha risposto evidenziando che, pur avendo svolto alcune proiezioni, l’impatto di un aumento delle accise sui consumi risulta complesso da stimare con precisione. Ha osservato che un incremento delle accise potrebbe effettivamente spostare i consumi verso fonti di energia alternative o verso altri settori energetici. Ha inoltre evidenziato che il confronto con altri paesi europei non sempre rispecchia l’effettiva elasticità della domanda italiana e che sarebbe necessaria una valutazione più approfondita per prevedere l'effetto complessivo su consumi e ricavi fiscali in Italia.



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