Le Commissioni congiunte Bilancio di Camera e Senato hanno ascoltato il 4 novembre, nell’ambito dell’attività conoscitiva preliminare all’esame del disegno di legge recante bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027, ai sensi dell’articolo 119, comma 3, del Regolamento della Camera e dell’articolo 48 del Regolamento del Senato, le seguenti associazioni di categoria: 

  • Christian Ferrari, segretario confederale della CGIL 
  • Ignazio Ganga, segretario confederale della CISL
  • Vera Buonomo, segretaria confederale della UIL
  • Luigi Ulgiati, vicesegretario generale dell'UGL
  • Massimo Blasi, segretario confederale della CISAL
  • Elvira Serafini, vicesegretario generale della CONFSAL

CHRISTIAN FERRARI - Segretario confederale della CGIL

INTRODUZIONE E CONTESTO ECONOMICO
Ha descritto la situazione economica e sociale dell’Italia, definendola critica e bisognosa di essere affrontata senza infingimenti. Il PIL cresce a ritmi minimi, la produzione industriale è in calo da 19 mesi, la domanda interna è stagnante, e l’export ha registrato una riduzione del 6,7% in valore e del 10,7% in volume rispetto all’anno precedente. A ciò si aggiungono precarietà lavorativa, lavoro nero ed evasione fiscale, quest'ultima pari a 82,4 miliardi di euro, con un’inflazione cumulativa del 17,3% nel triennio 2021-2023.

CRITICA ALLA MANOVRA FINANZIARIA DEL GOVERNO
Ferrari ha poi criticato la manovra finanziaria, che, a suo dire, non interviene in modo efficace in questo contesto. Ha accusato il governo di celebrare risultati "immaginari" e ha sottolineato come le stime dell'esecutivo stesso prevedano per la legge di bilancio un impatto minimo sul PIL, tra lo 0,3% e lo 0,0%. Ha quindi affermato che i provvedimenti rischiano di peggiorare ulteriormente la situazione, soprattutto a causa dei tagli a investimenti e servizi pubblici decisi per rispettare il nuovo patto di stabilità europeo, scelta che Ferrari ritiene condannerà l’Italia a sette anni di austerità, con conseguenze gravose per lavoratori, pensionati e ceti popolari.

ALTERNATIVE AI TAGLI E PROPOSTE FISCALI
Ferrari ha proposto un’alternativa ai tagli, suggerendo di recuperare risorse attraverso una tassazione più incisiva su profitti, extraprofitti, rendite e grandi patrimoni, oltre a una maggiore lotta all’evasione fiscale. Ha criticato la conferma della flat tax e l’uso di strumenti come condoni e concordati, che a suo avviso favoriscono gli evasori. Secondo Ferrari, questa politica fiscale comporterà un aumento dell’IRPEF per i lavoratori dipendenti e pensionati, con un incremento di oltre 17 miliardi di euro nel 2024 a causa del drenaggio fiscale. 

POLITICHE SALARIALI E PERDITA DI POTERE D’ACQUISTO
Affrontando il tema delle politiche salariali, Ferrari ha sottolineato che il governo, per il terzo anno consecutivo, presenta come nuovo sostegno ai lavoratori la fiscalizzazione della decontribuzione già esistente. Ha espresso preoccupazione per il mancato aumento del potere d’acquisto e ha criticato l’intenzione di rinnovare i contratti del pubblico impiego coprendo solo un terzo dell’inflazione, evidenziando così una perdita di potere d’acquisto per i lavoratori.

PREVIDENZA E LIMITI DELLA LEGGE MONTI-FORNERO
Sul fronte previdenziale, Ferrari ha denunciato il mancato superamento della legge Monti-Fornero, come promesso in campagna elettorale. Ha evidenziato che le misure di flessibilità in uscita attualmente previste interesseranno solo una minima parte dei lavoratori, mentre l’età pensionabile viene spinta verso i 70 anni, opzione che Ferrari considera insostenibile.

TAGLI AGLI INVESTIMENTI PUBBLICI E SFIDE DELLA TRANSIZIONE
Ferrari ha criticato i tagli agli investimenti pubblici, in particolare quelli destinati al settore dell’automotive, che rischiano di compromettere le politiche industriali necessarie per affrontare le transizioni digitale e ambientale. Ha inoltre richiamato l’attenzione sui ritardi nell'attuazione del PNRR e sull’assenza di una strategia per il Mezzogiorno, individuando in questi elementi le cause della debole crescita economica attuale, che, a suo avviso, potrebbe peggiorare nei prossimi anni.

SPESA MILITARE E CRITICA ALL’AUMENTO DEL RIARMO
Uno dei punti più critici per Ferrari riguarda l’incremento delle risorse destinate alla spesa militare, che prevede 35 miliardi di euro in più fino al 2039 per il Ministero della Difesa e il MIMIT. Ha espresso una forte opposizione a questa scelta, considerandola una pericolosa spinta verso un’economia di guerra. Ferrari ha giudicato inaccettabile che si investa nel riarmo mentre si riducono i fondi per salari, sanità pubblica e welfare, minacciando la sostenibilità dei servizi pubblici.

CONCLUSIONE E MOBILITAZIONE PER LO SCIOPERO GENERALE
In chiusura, Ferrari ha annunciato la mobilitazione della CGIL e lo sciopero generale indetto per il 29 novembre, a meno che non arrivino risposte concrete alle richieste sindacali. Tali rivendicazioni mirano ad aumentare salari e pensioni, rafforzare sanità, istruzione e servizi pubblici, e promuovere politiche industriali più sostenibili, ritenute essenziali per un modello di sviluppo che sia socialmente ed ecologicamente sostenibile.

IGNAZIO GANGA - Segretario confederale CISL

SOSTEGNO AI REDDITI E MISURE FISCALI
Ganga ha evidenziato positivamente alcune misure a sostegno del reddito dei lavoratori dipendenti, tra cui il taglio strutturale del cuneo fiscale contributivo. Ha inoltre apprezzato la conferma della defiscalizzazione al 5% per i salari legati alla produttività, il welfare contrattato e la detassazione sui fringe benefit. È favorevole anche alla detassazione fino a 5.000 euro per i nuovi assunti che cambiano residenza per motivi di lavoro e al mantenimento della decontribuzione per le lavoratrici madri e degli incentivi all’occupazione.

MISURE PER LA FAMIGLIA E INCENTIVI FISCALI
Sul fronte delle famiglie, Ganga ha accolto favorevolmente l’introduzione dell’assegno per i nuovi nati e il rafforzamento dei congedi parentali, pur auspicando un miglioramento di alcune misure, come il bonus asili nido. Ha giudicato positiva la conferma degli incentivi per le ristrutturazioni edilizie.

WELFARE E PUBBLICO IMPIEGO
Ganga ha apprezzato l’incremento del Fondo Sanitario Nazionale, pur richiedendo ulteriori risorse per favorire assunzioni e stabilizzazioni di personale sanitario. Ha valutato positivamente anche il rafforzamento delle misure a sostegno dei rinnovi contrattuali nel pubblico impiego per il triennio 2025-2027 e ha espresso apprezzamento per il ripristino dell’indicizzazione delle pensioni all'inflazione, come da accordi con il precedente governo Draghi.

CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ E CRITICHE ALLE LIMITAZIONI
Ganga ha giudicato favorevole l'introduzione del contributo di solidarietà per banche e assicurazioni, suggerendo di estenderlo anche alle multinazionali della logistica, digitale, energia e farmaceutico che hanno realizzato grandi utili durante la pandemia. Tuttavia, ha segnalato l’esigenza di aumentare le risorse per le pensioni minime e la non autosufficienza, di potenziare gli sgravi per i redditi medi e di abbassare la seconda aliquota IRPEF.

CRITICA AI TAGLI NELLA SCUOLA E NEL SETTORE AUTOMOTIVE
Ha espresso disappunto per i tagli agli organici nella scuola e per il blocco parziale del turnover nella pubblica amministrazione, università e ricerca. Sul settore automotive, ha rilevato una riduzione di risorse nel 2025 di oltre 562 milioni di euro e una contrazione complessiva di 4,6 miliardi di euro fino al 2030, esortando il Parlamento a ripristinare i finanziamenti per sostenere questo comparto strategico.

PREVIDENZA E RIFORME NECESSARIE
Ganga ha chiesto un confronto per una riforma organica della previdenza, che introduca maggiore flessibilità, sostenibilità sociale e inclusione per giovani e donne. Ha accolto con favore alcune misure pensionistiche, come la quota 103 e l’opzione donna, anche se ha richiesto regole più flessibili. Ha anche sostenuto l’importanza di una campagna di educazione previdenziale e finanziaria per rafforzare la consapevolezza tra i giovani.

MERCATO DEL LAVORO E AMMORTIZZATORI SOCIALI
Ganga ha espresso critiche all’eliminazione del sussidio di disoccupazione per lavoratori italiani rimpatriati dal 2025 e ha invece apprezzato lo stanziamento di 400 milioni di euro per la proroga degli ammortizzatori sociali. Ha considerato positiva anche la proroga della super deduzione IRES per il triennio 2025-2027, evidenziando che queste misure devono essere orientate verso le categorie più vulnerabili, come giovani e donne.

VERA BUONOMO - Segretaria Confederale UIL

INADEGUATEZZA DELLA MANOVRA DI FRONTE A PRECARIETÀ E DISUGUAGLIANZE
Buonomo ha evidenziato come la manovra non affronti problemi fondamentali come precariato, povertà lavorativa e disuguaglianze territoriali. Inoltre, ha espresso preoccupazione per l'autonomia differenziata e per i tagli al sistema sanitario e agli enti locali, in particolare per l’istruzione e il welfare, notando che sono sempre i cittadini a pagare le conseguenze di questi tagli.

CRITICA AL SISTEMA FISCALE E IMPATTO SUI SALARI
Riguardo al sistema fiscale, Buonomo ha osservato che i salari reali in Italia sono ancora inferiori del 6,9% rispetto al periodo pre-pandemia, una delle diminuzioni più significative tra i paesi OCSE. Ha affermato che la conferma del taglio del cuneo fiscale non compensa l’erosione salariale, e che il netto in busta paga resta inadeguato per chi guadagna meno di 35.000 euro. Ha criticato anche la scelta di confermare l’IRPEF a tre aliquote, che avvantaggia i redditi più alti, auspicando invece una riforma fiscale basata su progressività e sostenibilità.

CONTRARIETÀ A CONDONI E FLAT TAX
Buonomo ha espresso forte opposizione ai condoni, definiti un modo per favorire gli evasori. La UIL ritiene che la flat tax sia contraria alle raccomandazioni europee e contribuisca a un sistema ingiusto, dove chi non rispetta le regole viene premiato mentre i lavoratori e pensionati, che pagano alla fonte, sopportano l'onere fiscale.

EXTRAPROFITTI E TFR NEL SETTORE PUBBLICO
Commentando la tassa sugli extraprofitti, Buonomo ha spiegato che questa è stata impostata come un prestito da restituire in due anni, differente dall’imposta del 2022. Ha evidenziato come i dipendenti pubblici, al contrario, siano soggetti a limitazioni per il TFR e TFS, che viene corrisposto con ritardo. Questo, secondo Buonomo, evidenzia una disparità di trattamento tra forti e deboli.

CRITICA ALLE MISURE PENSIONISTICHE
Buonomo ha criticato la riproposizione delle stesse misure pensionistiche dell’anno precedente, definendole soluzioni che non affrontano i problemi alla radice. La UIL chiede una riforma strutturale delle pensioni, accusando il governo di non considerare la sostenibilità per le giovani generazioni, che dovranno sopportare il peso delle scelte attuali. Ha anche definito insignificante l’aumento di 3 euro al mese per le pensioni minime.

DISPARITÀ E PENALIZZAZIONI NEL SETTORE PUBBLICO
Parlando della possibilità di prolungare volontariamente l’età pensionabile fino a 70 anni per i dipendenti pubblici, Buonomo ha sottolineato che ciò sembra un tentativo di limitare il turnovere ostacolare l’accesso dei giovani nella pubblica amministrazione.

ASSENZA DI POLITICHE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO E LA FAMIGLIA
Buonomo ha segnalato la mancanza di attenzione alla sicurezza sul lavoro e al precariato, notando che le misure proposte per le famiglie sono "spot" e limitate. Secondo Buonomo, per sostenere davvero le donne occorrerebbe investire in infrastrutture sociali, non in bonus temporanei.

CRITICHE AL SISTEMA SANITARIO E MANCANZA DI EQUITÀ
Ha poi criticato il finanziamento insufficiente della sanità, evidenziando la carenza di 30.000 tra medici e infermieri e i tempi di attesa lunghissimi per le cure. Secondo Buonomo, il Sistema Sanitario Nazionale è a rischio di collasso e la manovra ignora il concetto di welfare universalistico ed equità.

CONCLUSIONE E SCIOPERO GENERALE
In conclusione, Buonomo ha ribadito la decisione della UIL di indire uno sciopero generale il 29 novembre insieme alla CGIL, con l’obiettivo di richiamare l’attenzione su cambiamenti essenziali per il futuro del Paese.

LUIGI ULGIATI - Vice segretario generale UGL 

LE RICHIESTE DELL’UGL
Durante l’audizione, Ulgiati ha esposto le principali richieste dell’UGL riguardo il disegno di legge di bilancio. L’UGL ha evidenziato vari aspetti prioritari, tra cui il rafforzamento del potere d’acquisto di stipendi e pensioni, il sostegno alle famiglie e la necessità di migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro.

  • Ulgiati ha sottolineato l’interesse per l’introduzione del quoziente familiare e per il taglio del cuneo fiscale con una riduzione delle distorsioni fiscali, apprezzando il sostegno aggiuntivo per le lavoratrici madri.
  • Ha affermato l’importanza di incentivare la natalità, migliorando i servizi territoriali e incentivando accordi di produttività e fringe benefit, che al momento risultano concentrati soprattutto in aziende del Nord e di grandi dimensioni.
  • Ulgiati ha segnalato la necessità di agevolare i rinnovi contrattuali nel settore privato e ha accolto positivamente le risorse destinate ai contratti del pubblico impiego, evidenziando la necessità di monitorare il potere d’acquisto durante la vigenza contrattuale.
  • In tema previdenziale, Ulgiati ha richiesto una maggiore flessibilità per il pensionamento, soprattutto in deroga alle rigide norme della riforma Fornero, e la definizione di una pensione di garanzia per i giovani con carriere intermittenti.
  • Ulgiati ha criticato il disegno di legge di bilancio per la mancanza di misure di supporto alla previdenza complementare, come un nuovo semestre bianco di adesione o agevolazioni fiscali.
  • Sulla famiglia e il lavoro, Ulgiati ha raccomandato maggiore attenzione ai nuclei familiari numerosi, nonché un miglioramento dei congedi parentali e dei servizi per l'infanzia.
  • Sul piano fiscale, Ulgiati ha condiviso l’indirizzo della legge di bilancio verso il sostegno alle imprese che investono in innovazione e assumono, richiedendo però interventi specifici per ridurre il divario territoriale e il basso tasso di partecipazione giovanile e femminile, particolarmente critico nel Sud Italia.
  • Ha inoltre proposto di destinare le entrate del concordato biennale al fondo per il Servizio Sanitario Nazionale, per ridurre le liste d'attesa, sostenere la non autosufficienza e la disabilità, e migliorare la formazione del personale e la digitalizzazione dei servizi.
  • In merito alla sicurezza sul lavoro, Ulgiati ha chiesto lo sblocco dell’avanzo di bilancio dell’INAIL, l’assunzione di nuovi ispettori del lavoro e l’investimento nella formazione e valorizzazione dei responsabili della sicurezza.
  • Infine, ha espresso preoccupazione per il definanziamento del Fondo di Transizione Verde, a favore di spese per programmi di difesa nazionale e acquisizioni navali, auspicando che tali decisioni includano il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali.

SOSTEGNO A OCCUPAZIONE E SICUREZZA

Ulgiati ha esposto in dettaglio la necessità di riforme incisive per incrementare l’occupazione, in particolare nel Mezzogiorno e tra i giovani e le donne. Secondo i dati riportati, nonostante una lieve crescita dell’occupazione negli ultimi anni, il tasso di inattività in Italia rimane elevato, con un ridotto coinvolgimento delle donne e un divario territoriale sfavorevole al Sud. Ulgiati ha quindi suggerito investimenti significativi nella riqualificazione professionale e nell’istruzione, per ridurre queste disparità e favorire l’inclusione nel mercato del lavoro.

Sul fronte della sicurezza sul lavoro, Ulgiati ha evidenziato l’urgenza di rispondere al persistente fenomeno degli infortuni e delle malattie professionali, proponendo un miglioramento della formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e un potenziamento delle figure professionali dedicate, come medici competenti e RSPP (Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione). Ha inoltre chiesto un maggiore investimento in risorse e personale per l’INAIL, e l’assunzione di ispettori per vigilare sulla sicurezza nelle imprese.

MASSIMO BLASI  - Segretario Confederale CISAL

INTRODUZIONE E CONSIDERAZIONI GENERALI SULLA MANOVRA
Blasi ha iniziato ringraziando le commissioni per l’opportunità di dialogo, sottolineando come il giudizio sulla manovra debba tenere conto del contesto generale e della necessità di un piano per ridurre il debito pubblico. Sebbene la manovra destini molte risorse ad aree condivisibili, come lavoro dipendente, pensionati e redditi medio-bassi, ha evidenziato alcune criticità, specialmente in ambito pubblico.

MISURE POSITIVE: SOSTEGNO AI LAVORATORI E ALLE FAMIGLIE
Tra gli aspetti positivi, Blasi ha menzionato la strutturalità del taglio del cuneo contributivo, ora reso fiscale, e il mantenimento della tassazione agevolata sui premi di produttività e fringe benefit. Ha apprezzato anche l’estensione dei benefici fiscali ai redditi fino a 40.000 euro, pur segnalando alcune potenziali penalizzazioni. Blasi ha poi indicato altre misure importanti, come il welfare per i neo-assunti che si trasferiscono e la decontribuzione per le lavoratrici madri, con la richiesta di aumentare il limite reddituale attuale. 

APPELLO A POLITICHE PER LA PRODUTTIVITÀ E CONTRO I SALARI BASSI
Blasi ha sollecitato il governo a mantenere alta l’attenzione sul costo del lavoro, ribadendo che l’Italia non può basare la propria produttività su salari bassi. Le politiche di moderazione salariale, ha sottolineato, si rivelano fallimentari anche dal punto di vista macroeconomico. 

PUBBLICO IMPIEGO: CRITICITÀ E TURNOVER
Nel settore pubblico, Blasi ha evidenziato alcune criticità, come l’insufficienza dei fondi per il salario accessorio e il blocco del turnover, una misura che giudica una "scorciatoia pericolosa". Ha richiesto un maggiore coinvolgimento della contrattazione integrativa negli enti pubblici e ha sottolineato la necessità di uniformare il trattamento fiscale dei premi di produttività tra pubblico e privato.

SCUOLA: PARADOSSI E PROPOSTE
Blasi ha descritto il settore scolastico come una delle aree più critiche, sebbene vi siano segnali positivi come il fondo per la valorizzazione del sistema scolastico e l’estensione della carta docente a tutto il personale. Tuttavia, ha giudicato queste misure insufficienti e ha lamentato il fatto che la formazione continua sia finanziata con fondi contrattuali. Blasi ha inoltre segnalato l’aumento del burnout tra i docenti, sostenendo la necessità di politiche previdenziali specifiche per il personale scolastico. 

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE: SETTORE IN DIFFICOLTÀ
Il trasporto pubblico locale rappresenta un’altra area critica. Blasi ha denunciato la mancanza di finanziamenti e l’insufficiente attenzione ai rinnovi contrattuali, che hanno portato a un grave deterioramento del settore. Ha sottolineato che i disagi nel trasporto pubblico hanno un forte impatto sulla qualità della vita dei cittadini e ha chiesto un incremento delle risorse per il rinnovo dei contratti.

ELVIRA SERAFINI - Vice segretario nazionale CONFSAL

INTRODUZIONE E PUNTI POSITIVI DELLA MANOVRA
Elvira Serafini ha espresso il parere della CONFSAL sulla legge di bilancio per il 2025, definendola in parte positiva, soprattutto per la riduzione delle aliquote IRPEF e del cuneo fiscale, misure che avvantaggiano i redditi più bassi. Ha inoltre apprezzato gli stanziamenti per il pubblico impiego, che includono l'incremento del salario accessorio del 6% e la possibilità di prolungare il servizio su base volontaria. Tuttavia, ha manifestato disaccordo con la riduzione del 25% del turnover e ne ha chiesto una revisione.

PREVIDENZA E MISURE PER LE LAVORATRICI MADRI
Serafini ha accolto positivamente la quota 103 per chi decide di posticipare il pensionamento, consentendo la percezione della quota contributiva in busta paga senza tassazione, e gli anticipi pensionistici per le lavoratrici madri con più figli. Ha inoltre sollecitato un incremento delle pensioni minime e l’introduzione di strumenti per facilitare l’adesione alla previdenza complementare, con un'attenzione specifica ai giovani soggetti a discontinuità lavorativa.

MISURE PER IL LAVORO E LA STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE PNRR
La CONFSAL ha valutato positivamente il rifinanziamento delle deduzioni per le imprese che assumono donne e categorie svantaggiate, e l’esonero contributivo permanente per le lavoratrici madri. Ha chiesto di rendere strutturali le agevolazioni fiscali sul salario accessorio e di potenziare le politiche attive del lavoro attraverso il miglioramento dei centri per l’impiego.

SISTEMA FISCALE E SOSTEGNO AI REDDITI MEDI E BASSI
Serafini ha giudicato molto positiva la strutturalità del taglio del cuneo fiscale e la conferma delle tre aliquote, ritenute vantaggiose per le classi medie. Ha evidenziato come l’estensione della non tax area a 8.500 euro costituisca un importante passo per proteggere i redditi più bassi. 

SANITÀ: INCREMENTO DEL FONDO OSPEDALIERO E PIANO DI ASSUNZIONI
Pur riconoscendo l’incremento del fondo ospedaliero nazionale come un’inversione di tendenza apprezzabile, Serafini ha sottolineato la necessità di un piano di assunzioni per risolvere le carenze strutturali. Ha chiesto di rendere appetibile il lavoro nelle strutture sanitarie pubbliche tramite una detassazione del salario accessorio. 

SICUREZZA SUL LAVORO E MISURE PER IL MEZZOGIORNO
Serafini ha lamentato la mancanza di incrementi degli stanziamenti per la sicurezza sul lavoro, soprattutto in un momento di aumento degli infortuni e delle morti sul lavoro. Riguardo al Mezzogiorno, ha evidenziato che gli incentivi per le assunzioni non sono sufficienti e ha auspicato una maggiore sinergia tra gli interventi del PNRR e del Piano Nazionale di Coesione.

POLITICHE PER LA FAMIGLIA E SUPPORTO ECONOMICO AI GENITORI
Serafini ha giudicato favorevoli le misure per le famiglie, come l’indennizzo strutturale all’80% per i primi tre mesi di congedo parentale, il sostegno per l’accesso agli asili nido e il bonus per i figli nati nel 2025. Tuttavia, ha chiesto maggiori finanziamenti per l’assegno unico universale. 

POLITICHE SOCIALI E SOSTEGNO ALLA CASA
Sul fronte delle politiche sociali, Serafini ha sottolineato l’importanza di aumentare i livelli delle prestazioni per la non autosufficienza e di sostenere i familiari che assistono le persone non autosufficienti. Riguardo alla casa, ha chiesto detrazioni stabili per i giovani e misure di sostegno per gli affitti.

INFRASTRUTTURE E TRASPORTO PUBBLICO LOCALE
Serafini ha evidenziato l’insufficienza degli stanziamenti per il trasporto pubblico locale e per l’industria automobilistica, suggerendo di rivitalizzare i tavoli di concertazione con le parti sociali per affrontare le sfide di questo settore. 

ISTRUZIONE E RICERCA: STANZIAMENTI E PROPOSTE PER IL PERSONALE SCOLASTICO
La CONFSAL ha apprezzato i fondi destinati a migliorare l’offerta educativa, come i 386 milioni di euro stanziati dal 2025 al 2027 e i 75 milioni a regime. Serafini ha inoltre giudicato positivamente l’estensione della carta docente ai docenti a tempo determinato con incarico annuale. Tuttavia, ha chiesto l’immediata disponibilità di questi fondi per le scuole e un incremento del MOF (Miglioramento dell'Offerta Formativa).

DOMANDE

  • Marco Grimaldi (AVS) ha osservato che il reddito di un lavoratore italiano è mediamente inferiore di 15.000 euro rispetto a quello di un lavoratore tedesco e di 10.000 euro rispetto a uno francese. Ha chiesto agli auditi se il potere d’acquisto e i salari in Italia potrebbero crescere solo con il taglio del cuneo fiscale o se siano necessarie altre misure concrete.
  • Cecilia Guerra (PD) ha chiesto ai rappresentanti di CGIL, CISL e UIL se ritengono utile reintrodurre i contratti di espansione, strumenti di sostegno per le imprese impegnate in piani di reindustrializzazione. Ha anche chiesto chiarimenti sul concetto di fringe benefit e sulla possibilità di estenderne l'applicazione, considerando che tali benefici sono spesso definiti unilateralmente dai datori di lavoro.
  • Daniela Torto (M5S) ha criticato la legge di bilancio 2025, considerandola insufficiente nel rispondere alle esigenze di famiglie, lavoratori e pensionati, con un impatto limitato su settori come sanità, trasporti e ambiente. Ha sottolineato come la spesa ambientale rappresenti solo lo 0,8% delle risorse, segnalando una visione miope del governo.

Replica Christian Ferrari ha risposto che la principale criticità in Italia è rappresentata dai bassi salari lordi, che incidono sul potere d'acquisto. Ha proposto di rafforzare la contrattazione collettiva nazionale, in particolare nei settori pubblici, per evitare la perdita del potere d'acquisto, e ha sottolineato l'importanza del salario minimo come strumento complementare alla contrattazione. Ferrari ha poi sostenuto la reintroduzione dei contratti di espansione per supportare il sistema industriale durante le transizioni energetiche e digitali, oltre a proporre un blocco dei licenziamenti in settori critici.

Replica Vera Buonomo ha aggiunto che il taglio del cuneo fiscale da solo non è sufficiente a migliorare il potere d’acquisto e che occorre investire maggiormente nella contrattazione di secondo livello, con detassazioni per aumenti contrattuali e migliori politiche industriali. Ha sottolineato l'importanza di meccanismi di condizionalità nelle transizioni per proteggere i lavoratori.

Replica Luigi Ulgiati ha ribadito l’importanza della leva fiscale e dei rinnovi contrattuali per migliorare i livelli salariali. Ha proposto la partecipazione dei lavoratori agli obiettivi aziendali e una redistribuzione dei guadagni per incrementare il reddito, suggerendo di incentivare i contratti di secondo livello nelle piccole imprese, dove tali rinnovi sono rari.

Replica Massimo Blasi ha affermato che la moderazione salariale è sempre negativa e ha raccomandato di introdurre penalizzazioni per i datori di lavoro che non rinnovano i contratti, evidenziando che la contrattazione è un diritto che va tutelato. Ha anche proposto una contrattualizzazione del fringe benefit per includere risorse aggiuntive non tassate a sostegno delle famiglie.



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