Le Commissioni congiunte Bilancio di Camera e Senato hanno ascoltato il 4 novembre, nell’ambito dell’attività conoscitiva preliminare all’esame del disegno di legge recante bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027, ai sensi dell’articolo 119, comma 3, del Regolamento della Camera e dell’articolo 48 del Regolamento del Senato, le seguenti parti sociali: 

  • Legambiente
  • WWF
  • ECCO
  • Sbilanciamoci 

MARIA MARANO’ - Componente Segreteria nazionale Legambiente

IMPATTI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI E NECESSITÀ DI PREVENZIONE

Ha introdotto il suo intervento sottolineando la gravità degli eventi meteorologici estremi che negli ultimi anni hanno colpito con crescente frequenza il territorio italiano, evidenziando come il riscaldamento globale nel Mediterraneo stia avanzando a un ritmo più elevato rispetto alla media globale. Ha fatto riferimento agli eventi di siccità estiva e alle numerose alluvioni che hanno colpito l'Italia già all'inizio dell'autunno, provocando danni ingenti. Ha espresso preoccupazione per le reazioni di rabbia e frustrazione da parte delle comunità locali, come è accaduto recentemente in Spagna, sottolineando il rischio che il malcontento possa trasformarsi in violenzase non si interviene con soluzioni efficaci. Gli scienziati hanno avvertito da tempo che eventi di questo tipo saranno sempre più frequenti e devastanti, spingendo l'opinione pubblica e le istituzioni a un necessario cambio di passo. Ha inoltre osservato che, nonostante da anni si discuta della necessità di azioni concrete, ad oggi le risposte sono state insufficienti e si continua a ignorare il bisogno di prevenzione. 

PROPOSTE E CRITICHE ALLA LEGGE DI BILANCIO

Nel suo intervento, ha criticato l’attuale legge di bilancio per non aver incluso misure significative per affrontare il cambiamento climatico. Ha evidenziato che, invece di accelerare gli investimenti necessari, si assiste a una decelerazione delle risorse destinate alla decarbonizzazione, all’adattamento ai cambiamenti climatici e alla tutela delle fasce più fragili della popolazione. Ha suggerito che le risorse dovrebbero essere indirizzate verso investimenti industriali che incentivino l'economia circolare, la mobilità pubblica e l’efficienza energetica. Ha poi richiamato l'attenzione sul Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, approvato mesi fa ma privo di coperture finanziarie, e ha criticato il fondo di ricostruzione previsto solo a partire dal 2027, giudicandolo insufficiente. Ha chiesto un uso più deciso dei sussidi ambientalmente dannosi per finanziare il cambiamento e ha ricordato i rischi di una procedura d'infrazione europea per gli incentivi alle caldaie a gas. Infine, ha espresso preoccupazione per la mancanza di finanziamenti adeguati a favore di trasporti pubblici e infrastrutture locali, denunciando una situazione che, senza interventi significativi, porterà a un aggravamento delle condizioni nei prossimi anni. 

ILARIA SCARPETTA - Ufficio affari istituzionali WWF 

CRITICHE ALLA LEGGE DI BILANCIO E PROPOSTE PER UNA TRANSIZIONE ECOLOGICA

Ha espresso preoccupazione per il disegno della legge di bilancio e per la manovra economica proposta, in linea con le osservazioni avanzate da Legambiente. Ha evidenziato come il capitolo di spesa destinato a Cultura, Ambiente e Qualità della vita rappresenti appena lo 0,8% del bilancio statale, mentre le risorse assegnate al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica(MASE) per il 2025 sono solo lo 0,4%. Ha sottolineato che la situazione climatica richieda una politica coraggiosa da parte del governo, soprattutto in vista dei prossimi vertici internazionali, come la COP29. Ha auspicato un seguito alla modifica dell’articolo 41 della Costituzione, avvenuta nel 2022, per poter avviare un processo di transizione ecologica. Ha quindi proposto modifiche specifiche alla legge di bilancio: ha chiesto una maggiore riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi, eliminando le agevolazioni alle auto ibride, e ha suggerito un incremento degli incentivi per l’efficienza energetica, ripristinando l’aliquota dell’eco-bonus al 65% e vietando gli incentivi per le caldaie a gas, in linea con le direttive europee sulle case green. Infine, ha proposto di raddoppiare il fondo per le emergenze nazionali legate ai cambiamenti climatici e di rinominarlo “fondo nazionale perdite e danni” per garantire maggiore coerenza con la Convenzione ONU sui cambiamenti climatici. 

POLITICHE PER LA TUTELA DEL SUOLO, DELLA BIODIVERSITÀ E PER LA SOSTENIBILITÀ AGRICOLA

Ha richiesto l'adozione di una politica per il contrasto al consumo di suolo, spiegando che il solo contenimento non è sufficiente e chiedendo l'approvazione di una legge specifica al riguardo. Ha poi avanzato proposte per il settore agricolo, chiedendo sostegni per la conversione agro-ecologica del settore zootecnico, vista la sua alta impronta ecologica e il suo impatto sulla salute. Ha proposto una modulazione dell’IVA sui prodotti agricoli, favorendo quelli biologici e dannosi, per promuovere l'agricoltura biologica e tutelare la biodiversità. Ha suggerito di istituire un fondo nazionale per il ripristino della natura, in linea con la strategia europea della biodiversità 2030 e con il regolamento UE del 2024. Riguardo alla mitigazione del rischio idrogeologico, ha proposto la creazione di un fondo per migliorare lo stato ecologico dei corsi d’acqua e tutelare gli ecosistemi idrici, considerando la crescente vulnerabilità del territorio italiano alle alluvioni. Infine, ha chiesto l’istituzione di un fondo di 10 miliardi di euro per la transizione energetica e la mobilità sostenibile, destinato a sostenere imprese e lavoratori del settore dei combustibili fossili, contribuendo così a raggiungere gli obiettivi del 2030 e del 2050. 

MATTEO LEONARDI - Direttore e Cofondatore ECCO

ASPETTATIVE TRADITE E CRITICHE SULLA GESTIONE DELLA SPESA PUBBLICA

Ha evidenziato come le anticipazioni sulla legge di bilancio avessero sollevato aspettative positive, mettendo in luce temi cruciali come la rimodulazione delle accise sulla benzina e la revisione delle detrazioni fiscali, entrambi passaggi essenziali per affrontare la transizione energetica e la decarbonizzazione. In particolare, ha apprezzato il capitolo introduttivo del Ministro Giorgetti, che aveva evidenziato la necessità di una gestione della spesa pubblica non solo volta al risparmio, ma anche a un miglior utilizzo delle risorse per sostenere le sfide nazionali ed europee in campo energetico e ambientale. Il principio di spendere meno e spendere meglioavrebbe potuto garantire maggiore stabilità alla finanza pubblica, evitando al contempo i rischi legati alla crisi energetica, che negli ultimi anni è costata allo Stato circa 92 miliardi di euro in sussidi alle famiglie e alle imprese. Tuttavia, nella legge di bilancio attuale non ha ravvisato strumenti adeguati per supportare le famiglie nell'affrontare l’aumento dei prezzi dell’energia, o per aiutare le imprese a rimanere competitive in un mercato globale sempre più orientato verso la decarbonizzazione. Ha sottolineato come la mancanza di un chiaro piano di sostenibilità esponga l'Italia a sanzioni future, stimabili in 15 miliardi di euro, in caso di non conformità alle normative europee sul burden sharing. 

RIFORMA DELLE DETRAZIONI E SOSTENIBILITÀ ENERGETICA

Ha criticato duramente l’attuale impostazione delle detrazioni fiscali, ritenendo che l’equiparazione della detrazione al 50% tra lavori generici e interventi di efficienza energeticascoraggi gli investimenti necessari per la decarbonizzazione. Secondo lui, questo porta le famiglie a restare esposte ai costi delle fonti fossili, poiché limita gli incentivi a interventi che riducono la dipendenza energetica dal gas. Ha inoltre espresso preoccupazione per l'impatto negativo di questa decisione sul 20% delle famiglie italiane in affitto, che rimarrebbero escluse dai benefici dell’efficienza energetica. La sua proposta è stata quella di ripristinare la detrazione al 65% per l'efficienza energetica e al 36% per le ristrutturazioni ordinarie, per non vanificare gli investimenti delle imprese italiane in materiali e tecnologie innovative, evitando che i consumatori si rivolgano a materiali e professionalità estere. Ha ricordato che anche il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), nel Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), aveva recentemente indicato la necessità di mantenere un differenziale di detrazione tra ristrutturazioni ordinarie ed efficienza energetica. Ha concluso il suo intervento ribadendo l’urgenza di una riforma delle detrazioni che sostenga la transizione energetica e sia coerente con gli obiettivi europei, evitando al contempo una destabilizzazione dell’economia familiare e aziendale. 

GIULIO MARCON - Portavoce Sbilanciamoci 

UNA LEGGE DI BILANCIO INADEGUATA E SOCIALMENTE INEFFICACE

Ha introdotto il suo intervento presentando la campagna Sbilanciamoci, una rete composta da 53 organizzazioni della società civile che da oltre 25 anni analizza la spesa pubblica e propone modelli di sviluppo sostenibile e inclusivo. Ha criticato il disegno di legge di bilancio 2025-2027, definendolo “modesto” e regressivo dal punto di vista ambientale e sociale, incapace di promuovere una reale crescita, stimata dallo stesso Fondo Monetario a uno scarso 0,9%. Marcon ha spiegato che la manovra si limita a rifinanziare provvedimenti già esistenti, come il taglio al cuneo fiscale, e che il fallimento del concordato fiscale ha ridotto le risorse disponibili per le riforme, rendendo impossibile perseguire gli obiettivi di progressività ed equità fiscale. A suo avviso, i tagli fiscali proposti non porteranno benefici alla crescita economica e la politica industriale, già debole, rischia di fermarsi del tutto. Ha giudicato “miope” il taglio di oltre 4,6 miliardi di euro destinati al fondo automotive, sottolineando che ciò penalizza l'intera transizione ecologica e mette a rischio posti di lavoro in un settore già in crisi. Analogamente, ha criticato l’insufficienza dei fondi per il trasporto pubblico locale, inadeguati anche di fronte alle richieste della Conferenza Stato-Regioni. Ha inoltre deplorato la mancanza di risorse per la trasformazione dei sussidi ambientalmente dannosi, un tema urgente, e la spesa per grandi opere come il ponte sullo Stretto

PROPOSTE PER UN BILANCIO ALTERNATIVO: INVESTIMENTI IN TRANSIZIONE ECOLOGICA E SOCIALE

Ha esposto le proposte di Sbilanciamoci per migliorare il bilancio dello Stato: ha suggerito l'introduzione di una patrimoniale per i più ricchi, la cancellazione della flat tax e una tassa sui sovraprofitti delle industrie militari. Ha richiesto una riduzione del 20% delle spese militari, che invece, ha sottolineato, sono aumentate del 12% nel 2025, per un totale di 32 miliardi di euro, con 40 miliardi previsti per armamenti nei prossimi tre anni. Ha proposto un incremento del fondo sanitario nazionale di almeno il 5% per rispondere alle esigenze della popolazione, con più fondi per istruzione e diritti abitativi. Ha sottolineato che è necessario un piano industriale per la transizione ecologica, con un fondo per l'automotive e la mobilità sostenibile, investimenti nel trasporto pubblico locale e un piano per la messa in sicurezza del territorio. Infine, ha invitato i presenti all’evento di Sbilanciamoci del 4 dicembre, dove saranno presentate oltre 110 proposte concrete per un bilancio più giusto e sostenibile, sottolineando la necessità di un intervento strutturale per rispondere all'aumento della povertà e all'insicurezza sociale.



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