Comunicato del Consiglio dei Ministri n. 26
Il Consiglio dei Ministri si è riunito ieri, giovedì 8 novembre 2018, alle ore 19.21 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza Giancarlo Giorgetti.
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RIFORMA DELLA CRISI D’IMPRESA E DELL’INSOLVENZA
Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza in attuazione della legge 19 ottobre 2017, n. 155 (decreto legislativo – esame preliminare)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della giustizia Alfonso Bonafede, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che, in attuazione della legge 19 ottobre 2017, n. 155, introduce il nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza.
Il Codice ha l’obiettivo di riformare in modo organico la disciplina delle procedure concorsuali, con due principali finalità: consentire una diagnosi precoce dello stato di difficoltà delle imprese e salvaguardare la capacità imprenditoriale di coloro che vanno incontro a un fallimento di impresa dovuto a particolari contingenze.
Tra le principali novità:
- si sostituisce il termine fallimento con l’espressione “liquidazione giudiziale” in conformità a quanto avviene in altri Paesi europei, come la Francia o la Spagna, al fine di evitare il discredito sociale anche personale che anche storicamente si accompagna alla parola “fallito”;
- si dà priorità di trattazione alle proposte che comportino il superamento della crisi assicurando continuità aziendale;
- si uniforma e si semplifica la disciplina dei diversi riti speciali previsti dalle disposizioni in materia concorsuale;
- si prevede la riduzione della durata e dei costi delle procedure concorsuali;
- si istituisce presso il Ministero della giustizia un albo dei soggetti destinati a svolgere su incarico del tribunale funzioni di gestione o di controllo nell’ambito di procedure concorsuali, con l’indicazione dei requisiti di professionalità esperienza e indipendenza necessari all’iscrizione;
- si armonizzano le procedure di gestione della crisi e dell’insolvenza del datore di lavoro con forme di tutela dell’occupazione e del reddito di lavoratori.
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GAS FLUORURATI A EFFETTO SERRA
Regolamento di esecuzione del regolamento (UE) n. 517/2014 sui gas fluorurati a effetto serra e che abroga il regolamento (CE) n. 842/2006 (decreto del Presidente della Repubblica – esame definitivo)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, del Ministro per gli affari europei Paolo Savona e del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Sergio Costa, ha approvato, in esame definitivo, un regolamento, da adottarsi mediante decreto del Presidente della Repubblica, che attua il Regolamento (UE) n. 517/2014 sui gas fluorurati a effetto serra (F-gas).
Il testo, nel definire le modalità attuative nell’ordinamento italiano del predetto Regolamento (UE) n. 517/2014 relativo ai gas fluorurati a effetto serra utilizzati come refrigeranti, agenti estinguenti, espandenti, propulsori e isolanti nelle apparecchiature elettriche: individua il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare quale autorità competente a interloquire con gli operatori e le imprese; interviene sul sistema di certificazione degli organismi di valutazione e di attestazione di formazione delle persone e sul sistema di iscrizione e implementazione del Registro telematico nazionale per le persone fisiche e per le imprese; individua gli organismi di controllo indipendenti competenti per le procedure di verifica dei dati relativi all’immissione in commercio di apparecchiature precaricate con i gas fluorurati; istituisce una Banca Dati per la raccolta e la conservazione delle informazioni su tali gas; stabilisce, infine, l’obbligo di formazione delle persone e di certificazione delle imprese.
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STATI D’EMERGENZA
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza nei territori delle Regioni Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Veneto e delle Province autonome di Trento e Bolzano colpiti dagli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati a partire dal 2 ottobre 2018. Sulla base di una prima quantificazione dei fabbisogni relativi esclusivamente alla più stretta emergenza, è stata stanziata la somma di 53,5 milioni di euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali, per consentire gli immediati interventi di ripristino della viabilità e il completamento delle operazioni di soccorso e pronto intervento.
Nei prossimi giorni, a tali risorse, si aggiungeranno altri 200 milioni di euro, che saranno stanziati in via amministrativa per un ulteriore primo intervento di emergenza, in attesa della definitiva quantificazione dei danni.
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OTTO PER MILLE DELL’IRPEF
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ha deliberato, ai sensi dell’articolo 2-bis, comma 5, del decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1998, n. 76, l’assegnazione delle risorse dell’otto per mille dell’Imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) a diretta gestione statale, relative all’anno 2017, incrementando la quota relativa alla categoria calamità naturali e riducendo del 50 per cento rispettivamente quelle relative alla fame nel mondo e all’assistenza ai rifugiati, di cui all’articolo 47 della legge 20 maggio 1985, n. 222.
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COMMISSARI PER IL DISSESTO IDROGEOLOGICO
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Sergio Costa, ha deliberato il conferimento all’on. Giovanni Lolli, vicepresidente della Regione Abruzzo, e alla dottoressa Flavia Franconi, vicepresidente della Regione Basilicata, ciascuno per la rispettiva regione, dell’incarico di commissario ad acta per la realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, a norma dell'art. 10, comma 2, del decreto-legge n. 91 del 2014.
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NOMINE
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione Giulia Bongiorno, ha deliberato l’avvio della procedura per la nomina del prof. Gian Carlo BLANGIARDO a Presidente dell'Istituto nazionale di statistica (ISTAT). La designazione sarà quindi sottoposta al parere delle Commissioni parlamentari competenti;
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LEGGI REGIONALI
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Erika Stefani, ha esaminato tre leggi delle Regioni e delle Province Autonome e ha quindi deliberato
- di impugnare la legge della Regione Molise n. 8 del 12/09/2018, recante “Disposizioni in merito alle vaccinazioni per i minori di età”, in quanto alcune norme, riguardanti gli obblighi di vaccinazione ai fini dell’iscrizione e dell’accesso dei minori d’età alle scuole dell’infanzia e ai servizi educativi per l’infanzia, eccedono dalle competenze regionali e intervengono in un ambito nel quale sono prevalenti gli aspetti ascrivibili ai principi fondamentali in materia di tutela della salute e di profilassi internazionale, riservati alle competenze legislative dello Stato, ai sensi dell’art. 117, comma terzo, e comma secondo, lettera q), della Costituzione. Esse ledono altresì il principio di eguaglianza di cui all’art. 3 Costituzione e la competenza riservata allo Stato dall’art. 117, secondo comma, lett. n), della Costituzione, in materia di “norme generali sull’istruzione”, che mirano a garantire che la frequenza scolastica avvenga in condizioni sicure per la salute di ciascun alunno;
- di non impugnare
- la legge della Regione Sardegna n. 36 del 13/09/2018, recante “Riconoscimento di debiti fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettere a) ed e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42), e successive modifiche ed integrazioni, e autorizzazione di spese non rientranti tra i debiti fuori bilancio di cui all’articolo 73 del decreto legislativo n. 118 del 2011”;
- la legge della Regione Sardegna n. 37 del 13/09/2018, recante “Riconoscimento di debiti fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) e lettera e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42 e successive modifiche ed integrazioni), e successive modifiche ed integrazioni”.
Infine, il Consiglio dei Ministri ha deliberato la rinuncia all’impugnativa della legge della Regione Molise n. 15 del 24 ottobre 2107, recante: “Norme sul divieto di utilizzo e detenzione di esche avvelenate” e della legge della Regione Friuli Venezia Giulia n. 44 del 28 dicembre 2017, recante: “Legge collegata alla manovra di bilancio 2018-2020”.
Il Consiglio dei Ministri è terminato alle 20.14.