Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 33
Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi, venerdì 21 dicembre 2018, alle ore 16.00 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza Giancarlo Giorgetti.
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PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Deleghe al Governo per il miglioramento della pubblica amministrazione (disegno di legge – esame preliminare)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione Giulia Bongiorno, ha approvato, in esame preliminare, un disegno di legge che delega il Governo, entro diciotto mesi dall’approvazione della delega, ad adottare uno o più decreti legislativi per il miglioramento della pubblica amministrazione.
L’obiettivo del provvedimento è di individuare soluzioni concrete per garantire l’efficienza delle pubbliche amministrazioni, il miglioramento dell’organizzazione amministrativa e l’incremento della qualità dei servizi erogati, in primo luogo mediante una riforma del rapporto di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni che punti alla valorizzazione del merito, della competenza e delle capacità organizzative e relazionali del personale. Al riguardo, l’intervento normativo concerne i vari aspetti in cui tale rapporto si articola: accesso al pubblico impiego e alla qualifica dirigenziale, procedure di mobilità, procedimenti di valutazione delle competenze e procedimenti disciplinari.
Tra le novità: l’istituzione di un sistema nazionale di valutazione della performance coordinato dal Dipartimento della funzione pubblica, finalizzato anche all’individuazione e condivisione delle buone pratiche in materia di gestione del ciclo della performance; il coinvolgimento di utenti in rapporto diretto con l’amministrazione; l’utilizzazione di soggetti, anche estranei alla pubblica amministrazione, in possesso di un’effettiva competenza in materia di organizzazione amministrativa e di gestione delle risorse umane.
Il testo verrà quindi trasmesso alla Conferenza unificata per l’acquisizione del parere di competenza.
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RATIFICA ED ESECUZIONE DI TRATTATI E ACCORDI INTERNAZIONALI
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Enzo Moavero Milanesi, ha approvato sette disegni di legge di ratifica ed esecuzione di Trattati o Accordi internazionali in materia di giustizia, con particolare riguardo all’assistenza giudiziaria in materia penale, al trasferimento delle persone condannate o sottoposte a misure di sicurezza o di estradizione.
I Trattati in questione si inseriscono nell’ambito degli strumenti finalizzati all’intensificazione e alla puntuale regolamentazione dei rapporti di cooperazione posti in essere dall’Italia con i Paesi al di fuori dell’Unione Europea, con i quali si persegue l’obiettivo di migliorare la cooperazione giudiziaria e di rendere più efficace, nel settore giudiziario penale, il contrasto alla criminalità.
- Trattato di estradizione tra il Governo della Repubblica Italiana ed il Governo della Repubblica del Kenya, fatto a Milano l’8 settembre 2015 e Trattato di assistenza giudiziaria in materia penale tra il Governo della Repubblica Italiana ed il Governo della Repubblica del Kenya, fatto a Milano l’8 settembre 2015
Con il primo Trattato, le parti s’impegnano reciprocamente a consegnarsi persone ricercate, che si trovino sul proprio territorio, per dare corso a un procedimento penale o al fine di consentire l’esecuzione di una condanna definitiva. In base al principio della doppia incriminazione, l’estradizione sarà concessa unicamente quando il fatto per cui si procede (o si è proceduto) nello Stato richiedente sia assoggettato a sanzione penale anche dalla legislazione dello Stato richiesto. Con il secondo Trattato, le Parti si impegnino a prestarsi reciprocamente la più ampia assistenza giudiziaria in molteplici settori. In questo caso, si circoscrive l’ambito di operatività del principio della doppia incriminazione ai soli casi in cui la richiesta di assistenza giudiziaria abbia ad oggetto l’esecuzione di perquisizioni, sequestri e confische o di altri atti che, per loro natura, incidano su diritti fondamentali delle persone o risultino invasivi di luoghi o cose.
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- Trattato di estradizione tra il Governo della Repubblica Italiana ed il Governo della Repubblica del Costa Rica, fatto a Roma il 27 maggio 2016 e Trattato di assistenza giudiziaria in materia penale tra il Governo della Repubblica Italiana ed il Governo della Repubblica del Costa Rica, fatto a Roma il 27 maggio 2016
Con il primo Trattato, Italia e Costa Rica s’impegnano reciprocamente a consegnarsi persone ricercate, che si trovino sul proprio territorio, per dare corso a un procedimento penale o al fine di consentire l’esecuzione di una condanna definitiva. In base al principio della doppia incriminazione, l’estradizione sarà concessa unicamente quando il fatto per cui si procede (o si è proceduto) nello Stato richiedente sia assoggettato a sanzione penale anche dalla legislazione dello Stato richiesto. Con il secondo Trattato, i due Paesi s’impegnano a prestarsi reciprocamente la più ampia assistenza giudiziaria in molteplici settori, tra i quali la notificazione degli atti giudiziari, l’assunzione di testimonianze o di dichiarazioni, le attività di acquisizione documentale, l’invio di documenti, atti ed elementi di prova, la ricerca ed identificazione di persone, il trasferimento di persone detenute al fine di rendere testimonianza, l’esecuzione di ispezioni giudiziarie.
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- Trattato di estradizione tra il Governo della Repubblica Italiana ed il Governo della Repubblica dell’Ecuador, fatto a Quito il 25 novembre 2015 e Trattato di assistenza giudiziaria in materia penale tra il Governo della Repubblica Italiana ed il Governo della Repubblica dell’Ecuador, fatto a Quito il 25 novembre 2015
Con il primo Trattato, gli Stati contraenti si impegnano a consegnarsi reciprocamente persone ricercate che si trovino sul proprio territorio, sia al fine di dar corso a un procedimento penale, sia al fine di consentire l’esecuzione di una condanna definitiva. Si applicherà il principio della doppia incriminazione, per cui l’estradizione è prevista solo ove il reato sia previsto dalla legislazione di entrambi gli Stati. Tale principio troverà un temperamento in materia fiscale, poiché l’estradizione potrà essere accordata anche in caso di discipline differenti. Con il secondo Trattato, gli Stati contraenti si impegnano a prestarsi reciprocamente la più ampia assistenza giudiziaria in materia penale, escludendo in questo caso l’applicazione del principio della doppia incriminazione.
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- Accordo tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica di Serbia inteso a facilitare l’applicazione della Convenzione europea di estradizione del 13 dicembre 1957, fatto a Belgrado il 9 febbraio 2017 e Accordo tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica di Serbia inteso a facilitare l’applicazione della Convenzione europea di assistenza giudiziaria in materia penale del 20 aprile 1959, fatto a Belgrado il 9 febbraio 2017
I due Accordi si inseriscono nel contesto dell’intensificazione e dell’affinamento degli strumenti di cooperazione giudiziaria tra Italia e Serbia. Il primo prevede la facoltà di estradizione reciproca dei propri cittadini sia per i reati di criminalità organizzata, corruzione e riciclaggio che per altri reati gravi. Il secondo prevede che le Parti si impegnino a prestarsi reciprocamente la più ampia assistenza giudiziaria in molteplici settori, tra i quali la notificazione degli atti giudiziari, l’assunzione di testimonianze o di dichiarazioni, le attività di acquisizione documentale, l’invio di documenti, atti ed elementi di prova, la ricerca ed identificazione di persone, il trasferimento di persone detenute al fine di rendere testimonianza, l’esecuzione di ispezioni giudiziarie.
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- Trattato di assistenza giudiziaria in materia penale tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica del Kazakhstan, fatto ad Astana il 22 gennaio 2015 e Trattato di estradizione tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica del Kazakhstan, fatto ad Astana il 22 gennaio 2015
Il due Trattati avviano un processo di sviluppo significativo dei rapporti tra Italia e Kazakhstan in ambito giudiziario penale, consentendo l’attuazione e l’operatività in concreto di una stretta collaborazione tra i due Paesi. L’estradizione di persone ricercate sarà consentita per dare corso a un procedimento penale o per l’esecuzione di una condanna definitiva, nel rispetto del principio della doppia incriminazione. Tale principio troverà un temperamento in materia fiscale. L’assistenza giudiziaria prevista dal secondo Trattato potrà riguardare, tra l’altro, la notificazione degli atti giudiziari; l’assunzione di testimonianze o di dichiarazioni; l’invio di documenti, atti ed elementi di prova; la ricerca ed identificazione di persone; l’esecuzione di ispezioni giudiziarie o l’esame di luoghi o di oggetti.
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- Trattato sul trasferimento delle persone condannate o sottoposte a misure di sicurezza tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica Argentina, fatto a Buenos Aires l’8 maggio 2017
Il Trattato consente che i cittadini di ciascuno dei due Paesi contraenti, nei cui confronti sia stata pronunciata sentenza di condanna a pena privativa o restrittiva della libertà personale, siano trasferiti nel proprio Paese di origine in modo da scontare la pena stessa nel luogo che, in ragione dei rapporti personali e degli interessi mantenuti, appaia più idoneo a favorirne la riabilitazione e il reinserimento sociale.
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- Trattato di estradizione tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica orientale dell’Uruguay, fatto a Montevideo l’11 maggio 2017
Gli Stati contraenti si impegnano a consegnarsi reciprocamente persone ricercate che si trovino sul proprio territorio, sia al fine di dar corso a un procedimento penale, sia al fine di consentire l’esecuzione di una condanna definitiva. Si applicherà il principio della doppia incriminazione, per cui l’estradizione è prevista solo ove il reato sia previsto dalla legislazione di entrambi gli Stati.
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FATTURAZIONE ELETTRONICA NEGLI APPALTI PUBBLICI
Attuazione della direttiva 2014/55/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, relativa alla fatturazione elettronica negli appalti pubblici (decreto legislativo – esame definitivo)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei Paolo Savona e del Ministro dell’economia e delle finanze Giovanni Tria, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo che attua la direttiva 2014/55/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, relativa alla fatturazione elettronica negli appalti pubblici.
Il testo prevede l’obbligo di fatturazione elettronica sia nei confronti delle “amministrazioni pubbliche” che nei confronti delle “amministrazioni autonome” relativamente ai contratti conformi allo standard europeo degli appalti pubblici. Le nuove norme, non prevedendo alcuna soglia, si applicano a tutte le fatture dirette alla pubblica amministrazione.
Il testo tiene conto dei pareri espressi dalla Conferenza unificata e dalle competenti Commissioni parlamentari, in particolare laddove si prevede che per la definizione delle regole tecniche da applicarsi in particolare alle amministrazioni aggiudicatrici sub-centrali e per la valutazione degli impatti delle stesse venga istituito presso l’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) un tavolo tecnico permanente con la partecipazione di rappresentanti del Ministero dell’economia e delle finanze, dell’Agenzia delle entrate e delle amministrazioni locali.
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GRATUITO PATROCINIO
Attuazione della direttiva (UE) 2016/1919 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 ottobre 2016, sull’ammissione al patrocinio a spese dello Stato per indagati e imputati nell’ambito di procedimenti penali e per le persone ricercate nell’ambito di procedimenti di esecuzione del mandato d’arresto europeo (decreto legislativo – esame preliminare)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei Paolo Savona e del Ministro della giustizia Alfonso Bonafede, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di attuazione della direttiva (UE) 2016/1919 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 ottobre 2016, sull’ammissione al patrocinio a spese dello Stato per indagati e imputati nell’ambito di procedimenti penali e per le persone ricercate nell’ambito di procedimenti di esecuzione del mandato d’arresto europeo.
Il decreto intende garantire l’effettività del diritto di avvalersi di un difensore, assicurando che le spese per l’assistenza legale, in casi specifici, siano poste a carico dello Stato. Il testo tutela il diritto di informare un terzo al momento della privazione della libertà personale, il diritto delle persone private della libertà di comunicare con terzi e con le autorità consolari e rafforza le garanzie procedurali per i minori indagati o imputati nei procedimenti penali.
La normativa si applica, inoltre, alle persone che non erano inizialmente indagate o imputate, ma che ne assumono la qualità nel corso di un interrogatorio da parte della polizia o di altre autorità.
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AUTONOMIA DIFFERENZIATA DELLE REGIONI
Illustrazione delle intese concernenti l’autonomia differenziata ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione
Il Consiglio dei Ministri ha condiviso l’informativa svolta dal Ministro per gli affari regionali e le autonomie Erika Stefani in merito al percorso di attuazione dell’autonomia differenziata prevista dall’art. 116, terzo comma, della Costituzione e richiesta dalle Regioni Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna.
È stato delineato il percorso per il completamento dell’acquisizione delle intese citate, che prevede la conclusione della fase istruttoria entro il 15 gennaio 2019 e la definizione della proposta da sottoporre ai Presidenti delle Regioni interessate entro il 15 febbraio 2019.
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DELIBERAZIONI DI PROTEZIONE CIVILE
Il Consiglio dei Ministri ha deliberato la determinazione degli importi autorizzabili per l’effettiva attivazione dei finanziamenti agevolati previsti per fronteggiare i danni occorsi a seguito di specifici eventi calamitosi già riconosciuti e che hanno interessato, nel periodo tra il 2015 e il 2017, il patrimonio privato nelle Regioni Piemonte, Sardegna, Lombardia, Toscana, Basilicata, Puglia, Molise, Emilia Romagna, Calabria, Liguria, Lazio, Veneto, Abruzzo e le attività economiche e produttive nelle Regioni Piemonte, Lombardia, Toscana, Basilicata, Puglia, Emilia Romagna, Calabria, Liguria, Veneto, Abruzzo e Valle d’Aosta.
Inoltre, il Consiglio dei Ministri ha deliberato la proroga dello stato di emergenza che si è determinato nel settore del traffico e della mobilità nell’asse autostradale Corridoio V dell’autostrada A4 nella tratta Quarto d’Altino-Trieste e nel raccordo autostradale Villesse-Gorizia.
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NOMINE
Il Consiglio dei Ministri ha deliberato:
su proposta del Ministro dell’interno Matteo Salvini, la nomina a dirigenti generali di pubblica sicurezza del dirigente superiore della Polizia di Stato dott. Orazio D’ANNA, Questore reggente di L’Aquila, il quale permane nelle funzioni, e del dirigente superiore della Polizia di Stato dott. Maurizio PICCOLOTTI, dirigente reggente dell’Ispettorato P.S. “Viminale”, il quale permane nelle funzioni;
su proposta del Ministro dell’interno Matteo Salvini, la nomina a dirigente generale tecnico del dirigente superiore tecnico fisico della Polizia di Stato dott. Vincenzo MAIORINO, Consigliere ministeriale aggiunto presso l’Ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di polizia, al quale vengono attribuite le funzioni di consigliere ministeriale presso la Direzione centrale dei servizi tecnico-logistici e della gestione patrimoniale;
su proposta del Ministro della difesa Elisabetta Trenta, la promozione a Generale di corpo d'armata dei generali di divisione dell’Arma dei carabinieri Enzo BERNARDINI e Angelo AGOVINO;
su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, l’avvio della procedura per la nomina, per un triennio, del prof. Domenico PARISI, a presidente dell'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (ANPAL). La nomina verrà quindi sottoposta alle Commissioni parlamentari competenti per l’acquisizione del previsto parere.
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GIUDIZI DI LEGITTIMITÀ COSTITUZIONALE E CONFLITTI DI ATTRIBUZIONE
Il Consiglio dei Ministri ha deliberato la determinazione di intervento nel giudizio di legittimità costituzionale promosso dalle Regioni Sardegna, Sicilia, Emilia Romagna e Marche avverso taluni articoli del decreto-legge 25 luglio 2018, n. 91 “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative”, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 settembre 2018, n. 108.
Inoltre, il Consiglio dei Ministri ha deliberato la costituzione in giudizio nel conflitto di attribuzione promosso dalla Regione Basilicata avverso la sentenza del Consiglio di Stato, sezione IV, n. 5471/2018.
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LEGGI REGIONALI
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Erika Stefani, ha esaminato venticinque leggi delle Regioni e delle Province Autonome e ha quindi deliberato
di impugnare:
- la legge della Regione Lazio n. 7 del 22/10/2018, recante “Disposizioni per la semplificazione e lo sviluppo regionale”, in quanto varie disposizioni si discostano o apportano deroghe ai principi e alle norme contenute nella legislazione statale in materia di tutela dell’ambiente, ordine pubblico e sicurezza, ordinamento civile, governo del territorio e protezione civile, in violazione rispettivamente dell’articolo 117, secondo comma, lettere s), h) e l) della Costituzione, nonché dell’articolo 117, terzo comma, della Costituzione, che attribuisce la materia relativa al governo del territorio e alla protezione civile alla competenza concorrente delle Regioni;
- la legge della Regione Marche n. 44 del 07/11/2018, recante “Modifiche alla legge regionale 5 gennaio 1995, n. 7 “Norme per la protezione della fauna selvatica e per la tutela dell’equilibrio ambientale e disciplina dell’attività venatoria” e disposizioni urgenti sulla pianificazione faunistico-venatoria”, in quanto una norma in materia di prelievo venatorio non rispetta i vincoli derivanti dall’ordinamento dell’Unione europea e invade la competenza esclusiva statale in materia di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema. Ne consegue la violazione dell’articolo 117, primo comma e secondo comma, lettera s), della Costituzione;
- la legge della Regione Sardegna n. 40 del 05/11/2018, recante “Disposizioni finanziarie e seconda variazione al bilancio 2018-2020”, in quanto una norma, riguardante l’incremento di risorse da destinare alla contrattazione integrativa dei dipendenti dell’Agenzia forestale regionale, viola sia l’art. 117, secondo comma, lett. l), della Costituzione, che riserva alla competenza dello Stato la materia dell’ordinamento civile, e quindi i rapporti di diritto privato regolabili dal codice civile, sia il principio di eguaglianza fra i cittadini, di cui all’articolo 3 della Costituzione, in quanto il personale delle altre pubbliche amministrazioni, nella stessa situazione lavorativa, si troverebbe di fronte ad una diversa qualificazione degli emolumenti;
- la legge della Regione Sardegna n. 41 del 05/11/2018, recante “Modifiche alla legge regionale 13 marzo 2018, n. 8 (Nuove norme in materia di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture)”, in quanto una norma in materia di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, eccede dalle competenze attribuite alla Regione dallo Statuto speciale di autonomia, l. cost. n. 3/1948, invadendo la competenza esclusiva dello Stato in materia di ordinamento civile e di tutela della concorrenza, in violazione dell’articolo 117, secondo comma, lettere e) ed l), della Costituzione.
di non impugnare:
- la legge della Regione Emilia Romagna n. 14 del 22/10/2018, recante “Attuazione della sessione europea regionale 2018 - abrogazioni e Modifiche di leggi, regolamenti e singole disposizioni normative Regionali”;
- la legge della Regione Umbria n. 8 del 22/10/2018, recante “Norme per la ricostruzione delle aree colpite dagli eventi sismici del 24 agosto 2016, 26 e 30 ottobre 2016 e successivi. Modificazioni ed integrazioni a leggi regionali”;
- la legge della Regione Marche n. 43 del 24/10/2018, recante “Assestamento del bilancio di previsione 2018/2020”;
- la legge della Regione Campania n. 30 del 30/10/2018, recante “Modifiche alla legge regionale 12 febbraio 2018, n. 3 (Azioni per il riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata e disposizioni per il Piano regionale per i beni confiscati. Modifiche alla legge regionale 16 aprile 2012, n. 7)”;
- la legge della Regione Lazio n. 8 del 25/10/2018 “Rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2017”;
- la legge della Regione Liguria n. 19 del 29/10/2018, recante “Variazioni al bilancio di previsione della Regione Liguria per gli anni finanziari 2018 – 2020 – III provvedimento”;
- la legge della Regione Lazio n. 9 del 30/10/2018, recante “Assestamento delle previsioni di bilancio 2018-2020”;
- la legge della Regione Lombardia n. 14 del 30/10/2018, recante “Istituzione del comune di Borgocarbonara mediante fusione dei comuni Borgofranco sul Po e Carbonara di Po, in provincia di Mantova”;
- la legge della Regione Veneto n. 37 del 31/10/2018, recante “Seconda variazione generale al bilancio di previsione 2018-2020 della Regione del Veneto”;
- la legge della Regione Veneto n. 38 del 31/10/2018, recante “Modifiche della legge regionale 13 marzo 2009, n. 3 “Disposizioni in materia di occupazione e mercato del lavoro” e successive modificazioni. Istituzione nell’ambito del sistema di servizi per il lavoro di “Sportelli Informalavoro”;
- la legge della Regione Campania n. 37 del 06/11/2018, recante “Norme per l’attuazione del Piano Energetico Ambientale”;
- la legge della Regione Campania n. 38 del 06/11/2018, recante “Disciplina per l’orientamento al consumo dei prodotti di qualità e per l’educazione alimentare nelle scuole”;
- la legge della Regione Friuli Venezia Giulia n. 23 del 30/10/2018, recante “Modifiche e integrazioni della legge regionale 16 maggio 2014, n. 9 recante “Istituzione del Garante dei diritti della persona” e istituzione del Difensore civico regionale”;
- la legge della Regione Friuli Venezia Giulia n. 24 del 06/11/2018, recante “Modifiche alla legge regionale 19 febbraio 2016, n. 1 (Riforma organica delle politiche abitative e riordino delle Ater)”;
- la legge della Regione Friuli Venezia Giulia n. 25 del 06/11/2018, recante “Disposizioni finanziarie intersettoriali”;
- la legge della Regione Marche n. 45 del 07/11/2018, recante “Disposizioni abrogative in materia di tesoreria regionale”;
- la legge della Regione Toscana n. 58 del 31/10/2018, recante “Norme per la cooperazione sociale in Toscana”;
- la legge della Regione Puglia n. 52 dell’ 08/11/2018, recante “Proroga del termine di cui all’articolo 7, comma 3, della legge regionale 13 dicembre 2013, n. 43 (Contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico (GAP))”;
- la legge della Regione Basilicata n. 36 del 16/11/2018, recante “Ecomusei, case di comunità”;
- la legge della Regione Toscana n. 59 del 12/11/2018, recante “Contributo del Consiglio regionale per la registrazione delle presenze nei servizi educativi della prima infanzia”;
- la legge della Regione Toscana n. 60 del 13/11/2018, recante “Interventi indifferibili e urgenti per fronteggiare le conseguenze degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi dal 28 al 30 ottobre 2018 nell’intero territorio regionale”.
- Infine, il Consiglio dei Ministri ha deliberato la rinuncia parziale all’impugnativa della legge della Regione Siciliana n. 16 dell’11 agosto 2017, recante “Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2017. Legge di stabilità regionale. Stralcio I”.
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Il Consiglio dei Ministri è terminato alle ore 17.24.