Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 44
14 Febbraio 2019
Il Consiglio dei ministri si è riunito giovedì 14 febbraio 2019, alle ore 19.58 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Vicepresidente Luigi Di Maio. Nel corso dello svolgimento della riunione, la presidenza è stata assunta dal Vicepresidente Matteo Salvini. Nella prima parte della riunione, ha svolto le funzioni di Segretario il Ministro per i rapporti con il Parlamento e per la democrazia diretta Riccardo Fraccaro, nella seconda il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti.
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RIFORMA DELLA DIRIGENZA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Deleghe al Governo per il miglioramento della pubblica amministrazione (disegno di legge – esame definitivo)
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione Giulia Bongiorno, ha approvato, in esame definitivo, un disegno di legge che delega il Governo, entro diciotto mesi dall’approvazione, ad adottare uno o più decreti legislativi per il miglioramento della pubblica amministrazione, con particolare riguardo a una complessiva riforma del lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni.
L’obiettivo del provvedimento è di individuare soluzioni concrete per garantire l’efficienza delle pubbliche amministrazioni, il miglioramento dell’organizzazione amministrativa e l’incremento della qualità dei servizi erogati, in primo luogo mediante una riforma del rapporto di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni che punti alla valorizzazione del merito, della competenza e delle capacità organizzative e relazionali del personale. Al riguardo, l’intervento normativo concerne i vari aspetti in cui tale rapporto si articola: accesso al pubblico impiego e alla qualifica dirigenziale, procedure di mobilità, procedimenti di valutazione delle competenze e procedimenti disciplinari. Inoltre, il provvedimento prevede le modifiche necessarie per garantire la coerenza giuridica, logica e sistematica della normativa, anche attraverso l’elaborazione di testi unici.
Tra le novità: l’obbligo dei dirigenti di adeguare la propria prestazione lavorativa nella sede di lavoro alle esigenze dell’organizzazione e dell’incarico dirigenziale svolto, nonché a quelle connesse con la corretta gestione e il necessario coordinamento delle risorse umane, anche mediante la presenza quotidiana nella sede di lavoro; l’istituzione di un sistema nazionale di valutazione della performance coordinato dal Dipartimento della funzione pubblica, finalizzato anche all’individuazione e condivisione delle buone pratiche in materia di gestione del ciclo della performance; il coinvolgimento di utenti in rapporto diretto con l’amministrazione; l’utilizzazione di soggetti, anche estranei alla pubblica amministrazione, in possesso di un’effettiva competenza in materia di organizzazione amministrativa e di gestione delle risorse umane.
Il testo tiene conto del parere espresso dalla Conferenza unificata.
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RATIFICA ED ESECUZIONE DI ACCORDI INTERNAZIONALI
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Enzo Moavero Milanesi, ha approvato sette disegni di legge di ratifica ed esecuzione di altrettanti Accordi internazionali. Di seguito le principali previsioni dei provvedimenti.
- Ratifica ed esecuzione dell’Accordo quadro tra l’Unione Europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l’Australia, dall’altra, fatto a Manila il 7 agosto 2017 (coproponenza del Ministro per gli affari europei Paolo Savona)
L’Accordo delinea le basi per un partenariato rafforzato ad ampio spettro, spaziando dalle relazioni commerciali agli investimenti, fino alla promozione e facilitazione di svariati settori della cooperazione, con lo scopo principale di sviluppare e stabilire soluzioni innovative comuni. In particolare, si consolidano e rafforzano: la cooperazione in materia di politica estera e di sicurezza di interesse comune; la cooperazione economica e commerciale; la cooperazione settoriale, relativa a ricerca e innovazione, istruzione e cultura, migrazione, lotta contro il terrorismo, lotta contro criminalità organizzata e criminalità informatica, cooperazione giudiziaria, tutela dei diritti di proprietà intellettuale.
- Ratifica ed esecuzione dell’Accordo di partenariato sulle relazioni e la cooperazione tra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Nuova Zelanda, dall’altra, fatto a Bruxelles il 5 ottobre 2016 (coproponenza del Ministro per gli affari europei Paolo Savona)
L’Accordo è volto a instaurare un partenariato rafforzato tra le Parti, rafforzando il dialogo politico e la cooperazione in diversi settori: politica estera e di sicurezza; sviluppo globale e aiuti umanitari; economia e commercio; giustizia, libertà e sicurezza; ricerca, innovazione e società dell’informazione; istruzione, cultura e contatti interpersonali; sviluppo sostenibile, energia e trasporti. Nel settore economico-commerciale, l’Accordo ha in particolare l’obiettivo di agevolare gli scambi e promuovere gli investimenti, coerentemente con i principi dell’Organizzazione Mondiale per il Commercio (OMC).
- Ratifica ed esecuzione dell’Accordo che istituisce la Fondazione internazionale tra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, ed i Paesi dell’America latina e dei Caraibi, dall’altra, fatto a Santo Domingo il 25 ottobre 2016 (coproponenza del Ministro per gli affari europei Paolo Savona)
L’Accordo istituisce la Fondazione UE-ALC, quale organizzazione internazionale dotata di personalità giuridica a norma del diritto internazionale pubblico, i cui membri sono l’Unione europea, i suoi Stati membri e i Paesi dell’America latina e dei Caraibi.
La Fondazione UE-ALC è concepita come strumento volto a rafforzare il processo di partenariato strategico fra l’UE e la CELAC, coinvolgendo la società civile e avvalendosi di altri attori, quali le istituzioni accademiche, al fine di favorire la conoscenza e la comprensione reciproche, la visibilità delle due regioni e del partenariato.
- Ratifica ed esecuzione dell’Accordo di cooperazione tra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Confederazione svizzera, dall’altra, sui programmi europei di navigazione satellitare, fatto a Bruxelles il 18 dicembre 2013 (coproponenza del Ministro per gli affari europei Paolo Savona)
L’Accordo stabilisce i principi alla base della cooperazione in generale e i diritti e gli obblighi della Svizzera in settori quali la sicurezza e il controllo delle esportazioni. Inoltre, regola la cooperazione della Svizzera nel quadro del programma GALILEO in modo da disciplinare i principi di futura collaborazione e le disposizioni complementari nel campo della sicurezza, della standardizzazione e della certificazione.
- Ratifica ed esecuzione dell’Accordo di cooperazione scientifica, tecnologica e innovazione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo dell’Australia, fatto a Canberra il 22 maggio 2017
L’Accordo ha l’obiettivo di sviluppare ulteriormente i rapporti di amicizia tra Italia e Australia in ambiti strategici per i due Paesi. In particolare, si mira a consolidare e approfondire ulteriormente la collaborazione e la ricerca pubblica e privata in campo scientifico e tecnologico, nonché a migliorare le rispettive conoscenze tecnologiche e dotazioni infrastrutturali, anche a beneficio del mutuo sviluppo economico.
- Ratifica ed esecuzione dell’Accordo di cooperazione in materia di istruzione, università e ricerca scientifica tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo dello Stato del Qatar, fatto a Roma il 16 aprile 2012
L’Accordo estende la cooperazione tra i due Paesi nei settori dell’istruzione, dell’università e della ricerca scientifica, puntando in particolare alla cooperazione accademica con accordi tra università, scambi e visite di docenti, lettori e ricercatori universitari, l’assegnazione di borse di studio a studenti e laureati ai fini del conseguimento di un titolo universitario o per attività di ricerca e, infine, l’organizzazione di incontri periodici tra rappresentanti dei due Paesi per la realizzazione di obiettivi comuni.
- Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo italiano e il Governo di Singapore di cooperazione scientifica e tecnologica fatto a Roma il 23 maggio 2016
L’Accordo ha l’obiettivo di sviluppare ulteriormente i rapporti di amicizia tra Italia e Singapore, in ambiti che possono ricoprire un ruolo sostanziale nel rafforzamento delle relazioni bilaterali. Lo scopo principale dell’accordo è dunque di consolidare e approfondire ulteriormente la collaborazione e la ricerca pubblica e privata in campo scientifico e tecnologico, nonché di migliorare le rispettive conoscenze tecnologiche e dotazioni infrastrutturali, anche a beneficio del mutuo sviluppo economico. Nello specifico, le forme di attività di cooperazione sulla base di questo Accordo possono essere: incontri di vario genere, incontri di esperti, discussione e scambio di informazioni nel campo scientifico e tecnologico di carattere generale o specifico, scambi di informazioni concernenti attività, politiche, norme e regolamenti nel campo della ricerca e dello sviluppo ed infine, la realizzazione di programmi e progetti di cooperazione.
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INTEROPERABILITÀ DEL SISTEMA FERROVIARIO DELL’UNIONE EUROPEA
Attuazione della direttiva (UE) 2016/797 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 maggio 2016 relativa all’interoperabilità del sistema ferroviario dell’Unione europea (decreto legislativo – esame preliminare)
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei Paolo Savona e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che, in attuazione della direttiva (UE) 2016/797 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 maggio 2016 relativa all’interoperabilità del sistema ferroviario dell’Unione europea.
La direttiva ha l’obiettivo di definire un livello ottimale di armonizzazione tecnica per facilitare, migliorare e sviluppare i servizi di trasporto ferroviario all’interno dell’Unione e con i paesi terzi e di contribuire al completamento dello spazio ferroviario europeo unico, nonché alla progressiva realizzazione del mercato interno.
La direttiva (UE) 2016/797 costituisce, insieme alla direttiva (UE) 2016/798 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 maggio 2016 sulla sicurezza delle ferrovie e al regolamento (UE) 2016/796 il cosiddetto Pilastro Tecnico del IV Pacchetto Ferroviario.
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SICUREZZA DELLE FERROVIE
Attuazione della direttiva (UE) 2016/798 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 maggio 2016 sulla sicurezza delle ferrovie (decreto legislativo – esame preliminare)
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei Paolo Savona e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che, in attuazione della direttiva (UE) 2016/797 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 maggio 2016 relativa all’interoperabilità del sistema ferroviario dell’Unione europea
La direttiva ha il fine di sviluppare e migliorare la sicurezza del sistema ferroviario dell’Unione europea, nonché di migliorare l’accesso al mercato per la prestazione di servizi ferroviari. Costituisce, insieme alla direttiva (UE) 2016/797 e al regolamento (UE) 2016/796, il cosiddetto Pilastro Tecnico del IV Pacchetto Ferroviario, pubblicato dalla Commissione europea a giugno 2016. Prevede, tra l’altro: l’armonizzazione della struttura normativa nazionale con quella europea; la ripartizione delle responsabilità fra gli attori interessati; lo sviluppo degli obiettivi comuni di sicurezza; la definizione dei principi per la gestione dei “certificati di sicurezza” per le imprese ferroviarie e delle “autorizzazioni di sicurezza” per i gestori dell’infrastruttura; la definizione dei compiti in ambito ferroviario dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (ANSFISA), e dell’organismo investigativo nazionale sugli incidenti e sugli inconvenienti ferroviari; la definizione di principi comuni per la gestione, la regolamentazione e la supervisione della sicurezza ferroviaria.
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SPERIMENTAZIONE CLINICA DEI MEDICINALI AD USO UMANO
Modifiche al decreto legislativo 6 novembre 2007, n. 200, di attuazione della direttiva 2005/28/CE, adottato in attuazione della delega per il riassetto e la riforma della normativa in materia di sperimentazione clinica dei medicinali ad uso umano, secondo i criteri direttivi di cui all’articolo 1, commi 1 e 2 della legge 11 gennaio 2018, n. 3 (decreto legislativo – esame preliminare)
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della salute Giulia Grillo, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che, in attuazione dell’articolo 1 della legge 11 gennaio 2018, n. 3, recante la delega al Governo in materia di sperimentazione clinica di medicinali nonché disposizioni per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sanitaria del Ministero della salute, modifica il decreto legislativo 6 novembre 2007, n. 200, di attuazione della direttiva 2005/28/CE.
In particolare, il decreto riordina la materia delle sperimentazioni cliniche; valorizza l’uso sociale ed etico della ricerca sostenendo quella no profit e la creazione di nuovi brevetti a partire dalla ricerca pura; snellisce le procedure per l’utilizzo a scopo di ricerca clinica di materiale biologico o clinico residuo da precedenti attività diagnostiche o terapeutiche; inserisce tra i criteri delle sperimentazioni cliniche la medicina di genere e l’età pediatrica.
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MARCHI D’IMPRESA, MARCHIO COMUNITARIO E LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE
Attuazione della direttiva (UE) 2015/2436 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2015, sul ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri in materia di marchi d’impresa nonché per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) 2015/2424, del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2015, recante modifica al Regolamento sul marchio comunitario (decreto legislativo – esame definitivo)
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo che attua la direttiva 2015/2436 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2015, sul ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri in materia di marchi d’impresa.
La direttiva prevede che, nel corso dei prossimi sette anni, gli ordinamenti nazionali introducano nuove procedure amministrative al fine di superare le disparità esistenti tra i titolari di marchi di certi Paesi rispetto a quelli di altri, sia ampliando le fattispecie già esistenti in tema di diritti derivanti dal marchio, sia estendendo l’ambito di applicazione della tutela a nuovi tipi di marchio (es. olfattivi), superando il dato della mera riproducibilità grafica; in alcuni casi, come quello nazionale, dovrà introdursi ex novo una procedura amministrativa, alternativa alla via giudiziaria, per la decadenza o la dichiarazione di nullità dei marchi.
Tra i principali profili innovati della nuova normativa, si segnalano:
- l’impedimento assoluto alla registrazione dei marchi nel caso di conflitto con le denominazioni di origine ed indicazioni geografiche (DOP/IGP), indipendentemente dal settore di appartenenza (vini, bevande spiritose, prodotti agricoli e alimentari ecc.), nonché la previsione di particolari motivi di rifiuto della registrazione a causa di conflitti con le menzioni tradizionali protette relative ai vini (MTV) e alle specialità tradizionali garantite (STG) tutelati dalla legislazione dell’Unione;
- una protezione rafforzata ai marchi che godono della reputazione in uno Stato membro;
- l’estensione della possibilità di applicare, anche in caso di mero transito, la procedura di sequestro alla frontiera delle merci contraffatte;
- l’introduzione del divieto di svolgere atti preparatori alla contraffazione.
Il testo tiene conto dei pareri espressi dalle Commissioni parlamentari competenti.
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BREVETTI
Attuazione della delega di cui all’articolo 4 della legge 25 ottobre 2017, n. 163, per l’adeguamento, il coordinamento e il raccordo della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 1257/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2012, relativo all’attuazione di una cooperazione rafforzata nel settore dell’istituzione di una tutela brevettuale unitaria, e alle disposizioni dell’Accordo su un tribunale unificato dei brevetti, ratificato e reso esecutivo ai sensi della legge 3 novembre 2016, n. 214 (decreto legislativo – esame definitivo)
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della giustizia Alfonso Bonafede e del Ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo che attua la delega di cui all’articolo 4 della legge 25 ottobre 2017, n. 163, per l’adeguamento, il coordinamento e il raccordo della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 1257/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2012, relativo all’attuazione di una cooperazione rafforzata nel settore dell’istituzione di una tutela brevettuale unitaria, e alle disposizioni dell’Accordo su un tribunale unificato dei brevetti, ratificato e reso esecutivo ai sensi della legge 3 novembre 2016, n. 214.
Il decreto modifica alcuni articoli del Codice della proprietà industriale relativi alla protezione brevettuale, con particolare riferimento all’introduzione di una tutela brevettuale unitaria (brevetto europeo con cosiddetto “effetto unitario”) negli Stati membri che partecipano alla cooperazione rafforzata.
Oltre a prevedere norme sostanziali sul brevetto europeo, si istituisce una giurisdizione comune per tutti i Paesi partecipanti, con competenza esclusiva sulle azioni di violazione, contraffazione, revoca, accertamento di nullità o non violazione dei brevetti europei, nonché alle misure provvisorie e cautelari correlate, le domande riconvenzionali, le azioni di risarcimento danni anche in relazione ai certificati protettivi complementari rilasciati sulla base di un brevetto europeo.
Si inseriscono, inoltre, tra le disposizioni transitorie e finali, disposizioni volte a garantire l’applicazione della legislazione italiana alle cause riguardanti il brevetto europeo rilasciato per l’Italia pendenti fino alla data di entrata in vigore dell’Accordo e a quelle promosse successivamente davanti all’autorità giudiziaria italiana per effetto del regime transitorio.
Il testo ha ottenuto i pareri favorevoli delle competenti Commissioni parlamentari.
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DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento UE 2016/425 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2016, sui dispositivi di protezione individuale e che abroga la direttiva 89/686/CEE del Consiglio (decreto legislativo – esame definitivo)
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali e dello sviluppo economico Luigi Di Maio, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo che modifica la normativa nazionale in materia di dispositivi di protezione individuale, in modo da renderla compatibile con il regolamento UE 2016/425.
L’obiettivo è di semplificare e chiarire il quadro esistente per l’immissione sul mercato di tali dispositivi, nonché di migliorare la trasparenza, l’efficacia e l’armonizzazione delle misure esistenti.
In particolare, si tratta del necessario coordinamento con le disposizione generali in materia di mercato, sicurezza e conformità dei prodotti; dell’inclusione nell’ambito di applicazione della nuova disciplina di alcuni prodotti sul mercato che svolgono una funzione protettiva per l’utilizzatore, in precedenza invece esclusi; della maggiore responsabilizzazione di tutti gli operatori economici interessati; della semplificazione e l’adeguamento di alcuni requisiti essenziali di sicurezza previsti dalle norme vigenti, secondo criteri di praticabilità e proporzionalità; della maggiore qualificazione dei requisiti da applicare alle autorità di notifica e agli altri organismi coinvolti nella valutazione, nella notifica e nella sorveglianza degli organismi notificati.
Il testo tiene conto dei pareri espressi dalle Commissioni parlamentari competenti.
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AUTONOMIE REGIONALI
Comunicazioni in merito ai procedimenti in corso ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione
Il Ministro per gli affari regionali e le autonomie Erika Stefani, dopo gli incontri bilaterali che ha avuto con i Ministri interessati, ha illustrato i contenuti delle intese. Il Consiglio dei ministri ne ha preso atto e condiviso lo spirito.
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DELIBERAZIONI DI PROTEZIONE CIVILE
Il Consiglio dei ministri ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza dell’eccezionale movimento franoso che si è verificato il giorno 29 gennaio 2019 nel territorio del comune di Pomarico, in provincia di Matera.
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SCIOGLIMENTO DI CONSIGLI COMUNALI
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’interno Matteo Salvini, tenuto conto che, all’esito di approfonditi accertamenti, sono emerse forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata che espongono il Consiglio comunale di Pachino (SR) a compromissioni del buon andamento dell’attività amministrativa, a norma dell’articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ne ha deliberato lo scioglimento per un periodo di 18 mesi, affidandone la gestione a una Commissione straordinaria.
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NOMINE
Il Consiglio dei ministri ha deliberato:
- visto il parere favorevole espresso dal Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa, la nomina a Consigliere di Stato del dott. Giancarlo Carmelo PEZZUTO, della dott.ssa Maria Francesca ROCCHETTI e del dott. Claudio TUCCIARELLI, nell’ambito dell’aliquota delle nomine riservate al Governo a norma dell’articolo 19, primo comma, numero 2), della legge 186/1982;
- visto il parere favorevole espresso dal Consiglio di Presidenza della Corte dei conti, la nomina a Consigliere della Corte dei conti della dott.ssa Francesca Paola ANELLI e del dott. Amedeo BIANCHI, nell’ambito dell’aliquota delle nomine riservate al Governo;
- il rinnovo dell’incarico al Consigliere dell’IVASS – Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni – conferito al dott. Alberto CORINTI.
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LEGGI REGIONALI
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Erika Stefani, ha esaminato cinquantatré leggi delle Regioni e delle Province Autonome e ha deliberato:
- di impugnare:
- la legge della Regione Puglia n. 59 del 17/12/2018, recante “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 30 luglio 2009, n. 14 (Misure straordinarie e urgenti a sostegno dell’attività edilizia e per il miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale)”, in quanto una norma, nell’interpretare una precedente disposizione regionale, consente interventi edilizi in deroga agli strumenti urbanistici vigenti. Essa pertanto, derogando al principio della irretroattività delle norme, viola gli articoli 3 e 97 della Costituzione sul piano della ragionevolezza;
- la legge della Regione Piemonte n. 19 del 17/12/2018, recante “Legge annuale di riordino dell’ordinamento regionale. Anno 2018”, in quanto alcune norme riguardanti il Servizio di Emergenza sanitaria Territoriale si pongono in contrasto con principi fondamentali della legislazione statale in materia di “tutela della salute” e di “professioni”, e violano l’articolo 117, terzo comma della Costituzione, nonché il principio di eguaglianza di cui all’articolo 3 della Costituzione;
- la legge della Regione Sicilia n. 24 del 16/12/2018, recante “Variazioni al bilancio di previsione della Regione per l’esercizio finanziario 2018 e per il triennio 2018/2020. Disposizioni varie”, in quanto una norma, incidendo sui livelli essenziali di assistenza, si pone in contrasto con il Piano di rientro dal disavanzo sanitario, in violazione del principio generale di coordinamento della finanza pubblica di cui all’art. 117, terzo comma, della Costituzione. Un’altra norma, riguardante gli interventi sugli edifici storici, si pone in contrasto con le norme del Codice dei Beni culturali e del paesaggio, e viola pertanto sia l’articolo 9, secondo comma, della Costituzione, che sancisce la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione, sia l’117, secondo comma, lett. s), della Costituzione, che riserva alla competenza esclusiva dello Stato la materia dei beni culturali;
- la legge della Regione Puglia n. 57 del 17/12/2018, recante “Integrazione alla legge regionale 1 dicembre 2017, n. 49 (Disciplina della comunicazione dei prezzi e dei servizi delle strutture turistiche ricettive nonché delle attività turistiche ricettive ad uso pubblico gestite in regime di concessione e della rilevazione dei dati sul movimento turistico a fini statistici)”, in quanto una norma, riguardante gli alloggi dati in locazione per finalità esclusivamente turistiche, lede il principio di uguaglianza e la competenza statale in materia di ordinamento civile, violando gli articoli 3 e 117, secondo comma, lettera l), della Costituzione;
- la legge della Regione Puglia n. 66 del 18/12/2018, recante “Disposizioni sul servizio di pronto soccorso e di continuità assistenziale”, in quanto una norma riguardante l’organizzazione dei servizi di continuità assistenziale invade la competenza riservata allo Stato dall’art. 117, secondo comma, lettera l), della Costituzione in materia di "ordinamento civile", alla quale è riconducibile la contrattazione collettiva;
- di non impugnare:
- la legge della Regione Piemonte n. 20 del 17/12/2018, recante “Assestamento del bilancio di previsione finanziario 2018 - 2020 e disposizioni finanziarie”;
- la legge della Regione Friuli Venezia Giulia n. 27 del 17/12/2018, recante “Assetto istituzionale e organizzativo del Servizio sanitario regionale”;
- la legge della Regione Molise n. 12 del 18/12/2018 , recante “Rendiconto generale della Regione Molise per l’esercizio finanziario 2017”;
- la legge della Regione Molise n. 14 del 18/12/2018, recante “Autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2019/2021”;
- la legge della Regione Molise n. 10 del 17/12/2018, recante “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 10 ottobre 2013, n. 15 (Misure in materia di prevenzione e contrasto alla violenza di genere)”;
- la legge della Regione Molise n. 11 del 17/12/2018, recante “Disposizioni per la quantificazione dei prelievi per uso irriguo”;
- la legge della Regione Emilia Romagna n. 20 del 20/12/2018 “Promozione dell’innovazione del prodotto turistico e della riqualificazione urbana nel distretto turistico balneare della costa emiliano-romagnola”;
- la legge della Regione Emilia Romagna n. 21 del 20/12/2018, recante “Disposizioni in materia di personale e organizzazione. Modifiche alla legge regionale 26 novembre 2001, n. 43 (testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella regione Emilia Romagna)”;
- la legge della Regione Lazio n. 12 del 18/12/2018, recante “Disposizioni in materia di prevenzione e riduzione del rischio sismico. Ulteriori disposizioni per la semplificazione e l’accelerazione degli interventi di ricostruzione delle aree colpite dagli eventi sismici del 2016 e successivi”;
- la legge della Regione Puglia n. 55 del 17/12/2018, recante “Disposizioni per il trasferimento tecnologico, la ricerca, la formazione e la qualificazione professionale in materia di agricoltura di precisione”;
- la legge della Regione Puglia n. 56 del 17/12/2018, recante “Norme per l’accesso alle spiagge degli animali da affezione”;
- la legge della Regione Puglia n. 58 del 17/12/2018, recante “Modifica alla legge regionale 3 ottobre 2018, n. 50 (Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo)”;
- la legge della Regione Puglia n. 60 del 18/12/2018, recante “Riconoscimento di debiti fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera e), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126”;
- la legge della Regione Puglia n. 61 del 18/12/2018, recante “Riconoscimento di debiti fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera e), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126”;
- la legge della Regione Puglia n. 62 del 18/12/201, recante 8 “Riconoscimento di debiti fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126”;
- la legge della Regione Puglia n. 63 del 18/12/2018, recante “Riconoscimento di debiti fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a), e lettera e), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126”;
- la legge della Regione Puglia n. 64 del 18/12/2018, recante “Riconoscimento di debiti fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettere a), ed e), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126”;
- la legge della Regione Puglia n. 65 del 18/12/2018, recante “Riconoscimento di debiti fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera e), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126”;
- la legge della Regione Calabria n. 43 del 21/12/2018, recante “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio, ai sensi dell’articolo 73 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118”;
- la legge della Regione Calabria n. 44 del 21/12/2018, recante “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio, di cui alla lettera a), comma 1,dell’articolo 73 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118”;
- la legge della Regione Calabria n. 45 del 21/12/2018, recante “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio, di cui alla lettera a), comma 1, dell’articolo 73 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e s.m.i”;
- la legge della Regione Calabria n. 46 del 21/12/2018, recante “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio del consiglio regionale della Calabria ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera e), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato e integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126”;
- la legge della Regione Calabria n. 47 del 21/12/2018, recante “Provvedimento generale recante norme di tipo ordinamentale e procedurale (collegato alla manovra di finanza regionale per l’anno 2019)”;
- la legge della Regione Calabria n. 48 del 21/12/2018, recante “Legge di stabilità regionale 2019”;
- la legge della Regione Calabria n. 49 del 21/12/2018, recante “Bilancio di previsione finanziario della regione Calabria per gli anni 2019-2021”;
- la legge della Regione Emilia Romagna n. 23 del 21/12/2018, recante “Regolamentazione del commercio sulle aree pubbliche. Modifiche alla legge regionale 25 giugno 1999, n. 12 e alla legge regionale 24 maggio 2013, n. 4”;
- la legge della Regione Emilia Romagna n. 22 del 21/12/2018, recante “Misure per la definizione di procedimenti riguardanti l’esercizio finanziario 2018”;
- la legge della Regione Liguria n. 26 del 20/12/2018, recante “Riconoscimento di legittimità di debito fuori bilancio”;
- la legge della Regione Liguria n. 27 del 20/12/2018, recante “Disposizioni relative agli operatori sociosanitari. Istituzione dell’elenco regionale degli operatori sociosanitari e degli enti accreditati per la formazione”;
- la legge della Regione Liguria n. 28 del 20/12/2018, recante “Diffusione delle tecniche in materia di disostruzione pediatrica e di rianimazione cardiopolmonare”;
- la legge della Regione Piemonte n. 21 del 20/12/2018, recante “Piemonte Regione dell’Arsenale della Pace”;
- la legge della Regione Piemonte n. 22 del 21/12/2018, recante “Istituzione del Comune di Quaregna Cerreto mediante fusione dei comuni di Quaregna e di Cerreto in Provincia di Biella”;
- la legge della Regione Piemonte n. 23 del 21/12/2018, recante “Istituzione del Comune di Valchiusa mediante fusione dei comuni di Vico Canavese, Meugliano e Trausella, nella Città metropolitana di Torino”;
- la legge della Regione Piemonte n. 24 del 21/12/2018, recante “Incorporazione del Comune di Camo nel Comune di Santo Stefano Belbo in Provincia di Cuneo”;
- la legge della Regione Piemonte n. 25 del 21/12/2018, recante “Incorporazione del Comune di Riva Valdobbia nel Comune di Alagna Valsesia in Provincia di Vercelli”;
- la legge della Regione Piemonte n. 26 del 21/12/2018, recante “Istituzione del Comune di Gattico-Veruno mediante fusione dei Comuni di Gattico e di Veruno in Provincia di Novara”;
- la legge della Regione Piemonte n. 27 del 21/12/2018, recante “Incorporazione del Comune di Valmala nel Comune di Busca in Provincia di Cuneo”;
- la legge della Regione Piemonte n. 28 del 21/12/2018, recante “Incorporazione del Comune di Castellar nel Comune di Saluzzo in Provincia di Cuneo”;
- la legge della Regione Piemonte n. 29 del 21/12/2018, recante “Istituzione del Comune di Valdilana mediante fusione dei comuni di Mosso, Soprana, Trivero e Valle Mosso in Provincia di Biella”;
- la legge della Regione Piemonte n. 30 del 21/12/2018, recante “Autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio della Regione Piemonte per gli anni 2019- 2021 e disposizioni finanziarie”;
- la legge della Regione Piemonte n. 31 del 21/12/2018, recante “Modifiche alla legge regionale 4 ottobre 2018, n. 16 (Misure per il riuso, la riqualificazione dell’edificato e la rigenerazione urbana)”;
- la legge della Regione Veneto n. 45 del 21/12/2018, recante “Bilancio di previsione 2019-2021”;
- la legge della Regione Veneto n. 46 del 21/12/2018, recante “Adeguamento dell’ordinamento regionale agli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea. Attuazione della direttiva 2010/31/UE in materia di energia, del decreto legislativo 18 aprile2016, n. 50 di recepimento delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE, 2014/25/UE in materia di appalti, e modifiche alla legge regionale 25 novembre 2011, n. 26 (legge regionale europea 2018)”;
- la legge della Regione Veneto n. 47 del 21/12/2018, recante “Riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio derivante da sentenza esecutiva della Corte di appello di Venezia n. 2034 del 13 settembre 2016 e riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio derivante dall’acquisizione di beni e servizi dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A. in assenza del preventivo impegno di spesa”;
- la legge della Regione Campania n. 54 del 22/12/2018, recante “Istituzione del Fondo regionale per il sostegno socio-educativo, scolastico e formativo a favore delle vittime innocenti di camorra, dei reati intenzionali violenti e dei loro familiari”;
- la legge della Regione Molise n. 13 del 18/12/2018, recante “Assestamento al bilancio di previsione 2018-2020 e modifiche a leggi regionali”;
- la legge della Regione Campania n. 55 del 22/12/2018, recante “Riconoscimento di debito fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n.126. Delibera di Giunta regionale del 17 dicembre 2018 n. 858. Importo complessivo di euro 39.000.000,00”;
- la legge della Regione Campania n. 56 del 22/12/2018, recante “Riconoscimento di debito fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126. Delibera di Giunta regionale del 13 novembre 2018, n. 754. Importo complessivo di euro 389.524,08”.
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CONFLITTI DI LEGITTIMITÀ COSTITUZIONALE
Infine, il Consiglio dei ministri ha deliberato:
- l’accettazione della rinuncia della regione Valle d’Aosta al ricorso per l’illegittimità costituzionale dell’articolo 1, comma 841, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e per il triennio 2018/2020”;
- l’accettazione della rinuncia della Regione Siciliana al ricorso per l’illegittimità costituzionale dell’articolo 1, commi 829 e 830, primo periodo, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e per il triennio 2018/2020”.
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Il Consiglio dei ministri è terminato alle ore 20.57.