Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 85

Il Consiglio dei Ministri si è riunito martedì 29 maggio 2018, alle ore 15.13 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Paolo Gentiloni. Segretario la Sottosegretaria alla Presidenza Maria Elena Boschi.

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TERREMOTO DEL CENTRO ITALIA

Ulteriori misure urgenti a favore delle popolazioni dei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016 (decreto legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e del Ministro dell’economia e delle finanze Pier Carlo Padoan, ha approvato un decreto legge che introduce disposizioni urgenti relative alla proroga delle misure di sostegno alle popolazioni colpite dal terremoto del 24 agosto 2016 e dalle successive scosse sismiche.

Il decreto disciplina la proroga e la sospensione dei termini relativi agli adempimenti e ai versamenti tributari e contributivi, la sospensione del pagamento del canone RAI e la sospensione del pagamento delle utenze.

In particolare, il provvedimento:

  • dispone che la ripresa della riscossione dei tributi sospesi in favore dei soggetti diversi dai titolari di reddito di impresa, di lavoro autonomo, nonché degli esercenti attività agricole decorra dal 16 gennaio 2019, anziché dal 31 maggio 2018, con la contestuale rateizzazione del versamento delle somme oggetto di sospensione in 60 rate mensili di pari importo (invece delle 24 attualmente previste);
  • proroga la sospensione del versamento dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi di assicurazione, posticipando la data di inizio del rimborso dal mese di maggio 2018 al mese di gennaio 2019 e prevedendo, al contempo, la possibilità di estendere il periodo di rateizzazione dagli attuali 24 a 60 mesi;
  • proroga al 1° gennaio 2019 i termini per la notifica delle cartelle di pagamento e per la riscossione delle somme risultanti dagli atti di cui agli articoli 29 e 30 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78 (ossia gli atti emessi dall’Agenzia delle entrate e dall’INPS);
  • stabilisce la sospensione del pagamento del canone RAI fino al 31 dicembre 2020 e la ripresa della riscossione – senza applicazione di sanzioni e interessi – dal 1° gennaio 2021;
  • proroga al 1° gennaio 2019 la sospensione dei pagamenti delle fatture relative alle utenze per i soggetti danneggiati.

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NORME EUROPEE SULL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO

Attuazione della direttiva (UE) 2016/2284 del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 dicembre 2016 in materia di riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici, che modifica la direttiva 2003/35/CE e abroga la direttiva 2001/81/CE (decreto legislativo – esame definitivo)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo che, in attuazione della direttiva (UE) 2016/2284 in materia di riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici, ha l’obiettivo di promuovere il raggiungimento di livelli di qualità dell’aria tali da non causare impatti negativi significativi e rischi significativi per la salute umana e l’ambiente.

Il decreto, in conformità alla direttiva, introduce norme volte a raggiungere i seguenti obiettivi:

  • ridurre il complesso delle emissioni nazionali annue di origine antropica di una serie di sostanze per rispettare specifici livelli entro il 2020 e il 2030;
  • attivare il monitoraggio delle emissioni di una serie di sostanze per cui non sono previsti obblighi di riduzione delle emissioni;
  • ottenere, attraverso un sistema di monitoraggio, dati relativi agli impatti dell’inquinamento atmosferico sugli ecosistemi.

Il decreto ha tra i destinatari soggetti sia pubblici che privati. In particolare, le autorità con competenze in settori responsabili di emissioni oggetto di impegni nazionali di riduzione (come trasporti, industria, agricoltura, energia, riscaldamento civile, ecc.) o in ambiti collegati (qualità dell’aria, clima, ecc.), dovranno realizzare azioni coerenti con l’attuazione del programma nazionale di riduzione delle emissioni. Per quanto attiene ai soggetti privati, le nuove norme avranno effetto su tutti coloro che, come operatori, utenti o consumatori, saranno interessati dall’attuazione delle politiche e delle misure del programma nazionale. Tali soggetti potranno essere destinatari di obblighi e divieti o, comunque, di effetti diretti e indiretti dell’applicazione del programma nazionale (limiti di emissione di attività, divieti e limiti di circolazione veicolare, obblighi relativi al riscaldamento civile, ecc.).

Il testo tiene conto delle osservazioni espresse dalla Conferenza unificata e dei pareri resi dalle Commissioni parlamentari speciali istituite per l’esame degli atti del Governo.

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LEGGI REGIONALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, ha esaminato tre leggi regionali e ha deliberato di non impugnare:

  1. la legge della Regione Sicilia n. 5 del 29/03/2018, recante “Approvazione del Rendiconto consolidato della Regione per l’esercizio finanziario 2016”;
  2. la legge della Regione Friuli Venezia Giulia n. 13 del 30/03/2018, recante “Interventi in materia di diritto allo studio e potenziamento dell’offerta formativa del sistema scolastico regionale”;
  3. la legge della Regione Friuli Venezia Giulia n. 14 del 30/03/2018, recante “Disposizioni urgenti in materia finanziaria e per esigenze indifferibili”.

Infine, il Consiglio dei Ministri ha deliberato la rinuncia all’impugnativa della legge della Provincia autonoma di Bolzano n. 3 dell’8 marzo 2013, recante “Modifica della legge provinciale 19 febbraio 2001, n. 5, ‘Ordinamento della professione di maestro di sci e delle scuole di sci’ e di altre leggi provinciali”, tenuto conto del venire meno dei motivi di impugnazione in virtù delle modifiche alla medesima legge apportate dalla Provincia autonoma.

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Il Consiglio dei Ministri è terminato alle ore 15.20.