Il centrosinistra trionfa in Emilia-Romagna e si riprende l'Umbria

Il centrosinistra trionfa in Emilia-Romagna andando ben oltre le previsioni della vigilia e si prende anche l'Umbria dove il risultato era decisamente meno scontato. Il Pd esulta per le percentuali dem definite “straordinarie” dalla segretaria Elly Schlein mentre il Movimento 5 Stelle si lecca le ferite per un risultato ancora una volta deludente nei territori. Anche in quest’occasione è pesata la disaffezione degli elettori: la tornata elettorale è stata dominata dall'astensionismo; in Emilia-Romagna quello del non-voto si può addirittura definire il primo partito: si è espresso solo il 46,4% degli aventi diritto, un calo enorme, del 21%, rispetto alle precedenti regionali quando si recò ai seggi il 67,2% degli elettori. 

Poco meglio è andata in Umbria dove ha votato il 52,3%, comunque un dato ben al di sotto della precedente consultazione dove l'asticella si fissò al 64,6%. “Uniti si vince”, ha commentato a caldo Elly Schlein che da Bologna, dopo aver festeggiato la vittoria di Michele de Pascale (56,7%) si è spostata a Perugia per celebrare l'exploit di Stefania Proietti (51,1%) che ha strappato la guida della regione alla candidata uscente del governo di centrodestra dell'Umbria Donatella Tesei (46,1%). Quella umbra è una vittoria assai più sofferta rispetto all'Emilia Romagna e nelle letture degli opinionisti segnala un trend interessante per il centrosinistra che sicuramente farà aprire una riflessione nelle fila del centrodestra guidato dal partito di Giorgia MeloniFdI, infatti, spiega il direttore di Youtrend Lorenzo Pregliasco, “cala rispetto a europee e politiche, pur essendo superiore rispetto alle ultime regionali, quando ancora non c'era stato l'exploit meloniano”. Da notare inoltre il sorpasso di Forza Italia alla Lega sia in Umbria che in E-R. Conciso il commento del leader della Lega Matteo Salvini: “Gli elettori hanno sempre ragione”. Certamente è il Pd il vero vincitore della competizione: quasi doppiato Fratelli d'Italia in E-R (42,9% contro 23,8%) ma molto avanti anche in Umbria (31,1 dei dem contro il 19,5% di FdI) secondo dati non definitivi. 

Sanchez apre a Fitto per sbloccare la nomina di Ribera

A poco più di ventiquattrore dal voto sulle nomine dei Commissari europei si apre uno spiraglio per lo scioglimento dell’impasse. I socialisti spagnoli, guidati dal premier Pedro Sanchez, hanno infatti fatto sapere di essere pronti a votare Raffaele Fitto come vicepresidente esecutivo. L'obiettivo di Sanchez è uno, innanzitutto: sbloccare il gioco di veti incrociati che, complice la trincea del Partido Popular, rischia di far cadere la nomina di Teresa Ribera ad una dei sei vice di von der Leyen. “L'Ue non può inabissarsi nella instabilità con veti incrociati di corta visione. Per proteggere l'Europa, per responsabilità, è imprescindibile una Commissione che vada avanti, che non dipenda dalle manovre di Trump e dall'estrema destra”, hanno spiegato fonti del governo di Madrid. Di questo, a margine del G20, Sanchez parlerà con Ursula von der Leyen in un incontro che, secondo El Pais, sarebbe previsto nelle prossime ore. Ma a Rio de Janeiro sono presenti anche Giorgia MeloniEmmanuel Macron e Olaf Scholz, a capo dei principali governi comunitari e leader dei Conservatori, dei Liberali e dei Socialisti. È in questo consesso, più che all'interno di una maggioranza Ursula attraversata da tensioni, che si può sciogliere il nodo della Commissione von der Leyen bis

L'apertura del Psoe a Fitto potrebbe cambiare la posizione anche del Pd, che finora ha sempre detto di essere scettico sull'arrivo di Fitto in Commissione non per il profilo del Ministro italiano ma per il ruolo apicale assegnato ad un esponente della destra europea. Resta da vedere se anche le delegazioni tedesca e francese, all'interno del gruppo S&D, ammorbidiranno le loro posizioni. Molto, moltissimo dipenderà dall'atteggiamento di Manfred Weber e del Ppe nei confronti di Ribera: finora il presidente dei Popolari ha tenuto la barra dritta sulla posizione del leader del Pp Alberto Nunez Feijoo, deciso a fare di tutto per bocciare Ribera sulla scia delle polemiche per le alluvioni di Valencia. Il Ppe ha ribadito di voler attendere l'audizione della vicepremier iberica alle Cortes, prevista domani, ovvero nel medesimo giorno in cui a Bruxelles è stata convocata la Conferenza dei presidenti per decidere sui tre Commissari la cui approvazione è stata sospesa: Fitto, Ribera e l'ungherese Oliver Varhelyi. 

La svolta targata Sanchez, tuttavia, potrebbe isolare Feijoo. E forse non è un caso che dal leader del Pp sia arrivato un nuovo avvertimento: la delegazione popolare spagnola non voterà in ogni caso Ribera e, se la candidata socialista passasse, potrebbe non votare von der Leyen alla Plenaria di Strasburgo. Possibile che, all'interno delle Commissioni competenti sia su Ribera sia su Fitto si vada alla conta, ovvero al terzo scrutinio che prevede il quorum della maggioranza semplice e il voto segreto. Ma se una parte del Ppe, oltre a S&DLiberali e Verdi, appoggiasse Ribera la spagnola potrebbe passare anche con il no sia del Pp sia di Vox; d’altro canto, se fosse certificata l'apertura di Sanchez a Fitto i meloniani avrebbero più di una difficoltà a non votare Ribera. L'impressione è che il nodo si possa sciogliere definitivamente solo a ridosso del giorno del voto sull'intera Commissione a Strasburgo il 27 novembre. 

Dal G20 la Meloni rilancia l’alleanza contro la povertà e la fame

L'Itala aderisce convintamente all'alleanza contro la povertà e la fame nel mondo: la premier Giorgia Meloni, intervenendo alla prima sessione dei lavori del G20, ha assicurato il via libera di Roma al progetto rilanciato dalla presidenza brasiliana del vertice, con il via libera di 82 Paesi, l'Unione Africana, l'Unione Europea, 24 organizzazioni internazionali, 9 istituzioni finanziarie internazionali e 31 organizzazioni filantropiche e non governative. Ma la premier ha anche ribadito le sue tesi sul tema della sicurezza alimentare: occorre “difendere il diritto di ogni popolo e di ogni nazione di scegliere il modello produttivo e il sistema di alimentazione che reputano più adatto alle proprie caratteristiche”, dunque no “a soluzioni precostituite”; la sfida “non deve essere solo quella di garantire cibo per tutti, ma quella di garantire buon cibo per tutti”; è importante il ruolo della ricerca “ma voglio essere chiara: non per produrre cibo in laboratorio. Perché significa andare verso un mondo nel quale chi è ricco potrà mangiare cibo naturale e a chi è povero verrà destinato quello sintetico. E non è il mondo nel quale voglio vivere”. 

Il summit a Rio si è aperto con la discussione sulla battaglia portata avanti in questi mesi da Inacio Lula da Silva che ha chiesto di mettere fine alla “piaga” della fame del mondo. La sfida “è certamente una di quelle più ambiziose e complesse” e la crisi si aggrava con “gli scenari di guerra che si moltiplicano”, si è detta d'accordo la premier che ha sottolineato l'impegno in prima linea dell'Italia: in Medio Oriente nell'aiutare le popolazioni civili, con il piano Mattei che dedica un segmento al tema dell'agricoltura e dell'acqua in Africa e con il suo ruolo di osservatorio privilegiato, considerato che Roma ospita la Fao, il Pam e il l'Ifad, ovvero i tre pilastri del polo agroalimentare delle Nazioni Unite. 

Nella giornata Meloni, ha tenuto alcuni vertici bilaterali (tra cui quello con il principe ereditario emiratino di Abu Dhabi Sheikh Khaled bin Mohamed bin Zayed Al Nahyan, con il primo ministro del Canada Justin Trudeau) e ha in programma un incontro con Narendra Modi, primo Ministro dell'India e con il presidente della Banca mondiale Ajay Banga); oggi al termine del vertice raggiungerà Buenos Aires e iniziare la sua visita ufficiale in Argentina.

Alla Camera

L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi oggi alle 11.00 per l’esame delle mozioni sulla Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, della mozione sul conferimento della cittadinanza italiana all'attivista russo Vladimir Kara-Murza, delle mozioni sull’attuazione dell'autonomia differenziata, con particolare riguardo alla prioritaria definizione dei livelli essenziali delle prestazioni anche al fine di ridurre il divario tra le diverse aree del Paese e la pdl reati contro gli animali

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari costituzionali si confronterà sul decreto sull’ingresso in Italia di lavoratori stranieri, per la tutela e assistenza alle vittime di caporalato, per la gestione dei flussi migratori e la protezione internazionale. La Giustizia ascolterà Antonio Sangermano, capo del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità, sulle attività del suo ufficio, dibatterà sulle pdl sui reati contro gli animali. La Difesa ascolterà i rappresentanti di Meridian Group  sulla difesa cibernetica. Questa settimana la Bilancio non esaminerà la legge di bilancio; in ogni caso, domani alle 9.00 scadrà il termine per la segnalazione da parte dei gruppi parlamentari degli emendamenti prioritari. La Finanze dibatterà sullo schema di decreto legislativo recante revisione del regime impositivo dei redditi. 

La Cultura, con la Lavoro, dibatterà sul decreto in materia di lavoro, università, ricerca e istruzione per una migliore attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. La Ambiente, con la Attività Produttive, riprenderà il confronto sulla Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023 e sullo schema di decreto legislativo in materia di regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Esaminerà la pdl sui piani particolareggiati o di lottizzazione convenzionata e sugli interventi di ristrutturazione edilizia connessi a interventi di rigenerazione urbana. La Affari Sociali ascolterà i rappresentanti dell’Agenzia per l'Italia digitale (AgID), di Federated Innovation @Mind e della Società italiana di farmacia ospedaliera e dei servizi farmaceutici delle Aziende sanitarie (SIFO) sulla pdl relativa alle terapie digitali. 

Al Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 16.30 per dibattere sul ddl di revisione del Codice della strada, sul ddl per il riconoscimento e la promozione della mototerapia, sul ddl per l’introduzione dello sviluppo di competenze non cognitive e trasversali nei percorsi delle istituzioni scolastiche, sul ddl per il finanziamento d’interventi volti al rafforzamento dei servizi consolari in favore dei cittadini italiani residenti o presenti all'estero, il ddl sulle elargizioni e benefici in favore delle vittime dell'incuria e il ddl per la semplificazione per il potenziamento dei controlli sanitari in ingresso sul territorio nazionale in occasione del Giubileo della Chiesa cattolica per il 2025

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali svolgerà delle audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul fenomeno della prostituzione realizzata attraverso piattaforme telematiche di incontri. La Giustizia svolgerà delle audizioni sul ddl sul processo telematico, sul ddl per la determinazione del valore dell'immobile espropriato e alcune sul ddl relativo ai reati di violenza sessuale contro le donne nei conflitti armati. Esaminerà lo schema di decreto legislativo sulla mediazione civile e commerciale e negoziazione assistita, sul ddl in materia di spoglie mortali delle vittime di omicidio, sul ddl sulla sottrazione o trattenimento anche all'estero di persone minori o incapaci, sui ddl sulle norme per l’attribuzione del cognome ai figli e sul ddl sulla responsabilità dei componenti del collegio sindacale.

La Politiche dell’Ue svolgerà diverse audizioni e si confronterà sulla relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2024 e la legge di delegazione europea 2024. Dibatterà, poi, sulle disposizioni relative alla data di applicazione e sugli aspetti istituzionali della strategia commerciale dell'Ue. La Bilancio esaminerà gli emendamenti al decreto fiscale. La Finanze si confronterà sulle risoluzioni sul contributo dei Comuni per il risanamento della finanza pubblica e sulla risoluzione sul funzionamento del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. 

La Cultura, con la Affari Sociali, esaminerà il ddl sulla formazione specialistica dei medici e i ddl per l'introduzione del profilo professionale dell'assistente per l'autonomia e la comunicazione nei ruoli del personale scolastico. A seguire, ascolterà d i rappresentanti di Cgil, Anief, Cnr e Crui sul ddl per la valorizzazione e promozione della ricerca, si confronterà sui ddl sugli alunni con alto potenziale cognitivo e sul ddl per il rispetto e la tutela delle tradizioni religiose italiane.

La Ambiente e Lavori Pubblici dibatterà sullo schema di dlgs in materia di regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili, sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al Codice dei contratti pubblici, sul decreto per la tutela ambientale, sul ddl relativo ai manufatti e macchine per la pesca tradizionale e sul ddl relativo alla legge quadro in materia di interporti. La Industria dibatterà sull’affare assegnato sull'artigianato di alta gamma, sui ddl contro lo spreco alimentare ed esaminerà i ddl sul registro nazionale dei pizzaioli professionisti.

La Affari Sociali ascolterà i rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome sul ddl sulle prestazioni sanitarie, esaminerà  il ddl sulle prestazioni sanitarie, il ddl sulla sicurezza lavoro e tutela vittime amianto e tumori professionali, il ddl per la tutela persone affette da patologie oculari cronico-degenerative, i ddl per il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante, il ddl per le semplificazioni in materia di lavoro e legislazione sociale, il ddl sul salario minimo, i ddl per la tutela delle persone affette da epilessia, i ddl sui disturbi del comportamento alimentare, i ddl per l’inserimento lavorativo persone con disturbi dello spettro autistico, il ddl in materia di lavoro e il ddl sui disturbi dello spettro autistico.

  1. Il centrosinistra trionfa in Emilia-Romagna e si riprende l'Umbria
  2. Sanchez apre a Fitto per sbloccare la nomina di Ribera
  3. Dal G20 la Meloni rilancia l’alleanza contro la povertà e la fame
  4. Alla Camera
  5. Al Senato