Oggi il Parlamento Ue voterà la fiducia alla Commissione
Una maggioranza politica, più ampia, anche se potrebbe essere numericamente inferiore, a quella di luglio che ha rieletto Ursula von der Leyen per il suo secondo mandato, è quella che si sta profilando per il voto di fiducia alla nuova Commissione Ue che si terrà oggi a Strasburgo nella plenaria del Parlamento Ue. Lo scenario è stato salutato con favore dal capogruppo del Ppe Manfred Weber, il vero regista della manovra che ha reso possibile una maggioranza, con un sostegno che va dai Verdi alle componenti più moderate dei Conservatori dell'Ecr (il gruppo di Giorgia Meloni) passando per il Popolari, i Socialisti e Democratici (S&D) e i Liberali di Renew. Ma è pur sempre una maggioranza che, a parte il Ppe, nessuno degli altri gruppi riconosce come tale, vedendola semmai come un'eccezione rarissima e certo non come un'esperienza da ripetere sistematicamente, come invece sembra volere il Ppe. I Verdi, Renew e S&D non hanno intenzione di allearsi con i Conservatori, voteranno ma non volentieri. Il boccone più amaro è stata la vicepresidenza esecutiva affidata al conservatore Raffaele Fitto; una vicepresidenza vista, appunto, come un riconoscimento formale dell'ingresso dell'Ecr nella maggioranza. L'Ecr, a sua volta, non vuole avere nulla a che fare con i Verdi e con i Socialisti, di cui si considera un antagonista politico.
Ma i Conservatori hanno risposto alle lusinghe del Ppe, accettando di votare a favore di tutti i Commissari designati (salvo la belga Hadja Lahbib, su cui si sono spaccati) durante le audizioni, e sono entrati di fatto, in questo modo, nella maggioranza. D'altra parte, Ecr è in posizione ideale per fare da ponte tra il Ppe e le due formazioni di estrema destra con cui formalmente i Popolari non negoziano. Il ruolo dei Conservatori, così, diventa essenziale per far prevalere la maggioranza di centro-ultradestra, nei casi in cui il Ppe lo deciderà opportuno. Un successo strategico che porta la firma di Manfred Weber e che è stato assecondato, oltre che dall'Ecr, dalla stessa von der Leyen. L'ultimo atto di questa strategia è stato compiuto proprio da von der Leyen quando ha scongiurato un possibile, compatto voto contrario dei Verdi alla fiducia per la nuova Commissione, riconoscendo finalmente e formalmente che il gruppo ecologista fa parte della maggioranza. Ad ogni modo, oggi si passerà alla prova dei fatti e potremo vedere se quanto è stato costruito supererà o meno le attese.
La Commissione UE dà il via libera alla sesta rata del Pnrr da 8,7 miliardi
Via libera della Commissione Ue alla sesta rata del Pnrr per l'Italia, primo Paese a ricevere la valutazione positiva sulla nuova tranche di aiuti europei che porterà entro fine anno nelle casse del settore pubblico ulteriori 8,7 miliardi di euro, di cui 1,8 in sovvenzioni e 6,9 in prestiti. Esprime “grande soddisfazione” per l'Italia “al primo posto in Europa” la premier Giorgia Meloni, anticipando la richiesta di pagamento della settima rata nelle prossime settimane, con cui, al termine del consueto iter procedurale, l'Italia si conferma anche la nazione che ha ricevuto l'importo maggiore di aiuti che a fine 2024 raggiungerà 122 miliardi di euro, pari al 63% dei 194,4 miliardi della dotazione italiana complessiva.
In una nota in cui ringrazia il ministro Raffaele Fitto, la premier scrive che il via libera europeo agli aiuti “certifica il primato europeo dell'Italia, a conferma del positivo lavoro del Governo, in costruttiva collaborazione con la Commissione Ue, le Amministrazioni titolari degli interventi e gli Enti territoriali”. Il risultato “dimostra che l'attuazione del Piano procede nei tempi previsti e nel rispetto di tutti gli obiettivi concordati a livello europeo, unici parametri di valutazione oggettivi dello stato di avanzamento del Pnrr”. Tra i trentanove obiettivi connessi all'approvazione del pagamento della sesta rata, distinti in ventitré milestone e sedici target, figurano investimenti strategici e riforme, fra cui le misure per la riduzione dei ritardi di pagamento da parte della Pa, la legge quadro dedicata alle persone con disabilità, i provvedimenti a favore degli anziani non autosufficienti, il contrasto a lavoro sommerso, sfruttamento dei lavoratori e altre forme di lavoro irregolare.
L’Italia supera il test del nuovo Patto, via libera su bilancio e piano di rientro
Via libera della Commissione Ue al piano di bilancio 2025 e al percorso di medio termine di aggiustamento fiscale dell’Italia. Per Bruxelles, il Documento programmatico di bilancio e Piano strutturale di bilancio sono in linea con le nuove regole del Patto di stabilità. La “promozione” spicca ancora di più nel quadro della bocciatura del piano di medio termine dell'Olanda e del giudizio di non piena conformità del documento programmatico di bilancio della Germania. L’Italia figura tra i 20 Stati membri su 21 che hanno ricevuto il via libera sul piano di medio termine. L'Italia, assieme ad altri quattro Stati membri (Finlandia, Francia, Spagna e Romania), si è vista approvare anche la richiesta di estendere il proprio percorso di aggiustamento fiscale a sette anni. Quanto alla procedura di infrazione per eccesso di deficit, il disavanzo italiano dovrà scendere sotto il 3% del Pil entro il 2026, con tassi di crescita massimi della spesa netta dell’1,3% nel 2025 e dell’1,6% nel 2026. Nelle valutazioni della manovra, la Commissione elogia l’Italia per il taglio del cuneo fiscale, con misure che semplificano il sistema e riducono le aliquote marginali sul reddito. “Un giudizio atteso, frutto di scelte improntate alla serietà. Procederemo sobriamente, come fatto finora”, ha commentato il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.
Alla Camera
Dopo che ieri è stata votata la questione di fiducia, l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 9.00 per l’approvazione del decreto-legge in materia d’ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato, di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale. A seguire, dibatterà sulle mozioni sulle iniziative in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne e sulla Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023. Come di consueto alle 15.00 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari costituzionali si confronterà sul ddl in materia di ordinamento giurisdizionale e d’istituzione della Corte disciplinare. La Giustizia si confronterà sulla pdl sulla durata delle operazioni d’intercettazione, sulle pdl per l’istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime di errori giudiziari e, con la Finanze, terrà delle audizioni sull’Atto Ue per la prevenzione dell'uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo. La Esteri esaminerà la risoluzione sul riconoscimento dell'apartheid di genere come crimine contro l'umanità, ascolterà i rappresentanti della Comunità Bahá'í d'Italia e incontrerà informalmente i membri del Comitato di presidenza del CGIE.
Dopo che la settimana scorsa è scaduto il termine per la presentazione dei segnalati e successivamente per l’indicazione dei super segnalati, questa settimana la Bilancio non esaminerà la legge di bilancio così da consentire alle forze politiche di confrontarsi in vista dell’inizio della discussione delle proposte di modifica previsto per la settimana prossima. (Segui la legge di bilancio sulla pagina dedicata di Nomos). La Cultura, con la Lavoro, dibatterà sul decreto in materia di lavoro, università, ricerca e istruzione per una migliore attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Esaminerà la pdl sulla disciplina dell'elezione e della durata in carica dei componenti degli organi territoriali e nazionali dell'Ordine dei giornalisti e lo schema del decreto d’istituzione e di rifinanziamento dei Comitati nazionali e delle Edizioni nazionali per l'anno 2024. La Ambiente svolgerà delle audizioni sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al codice dei contratti pubblici.
La Trasporti esaminerà e svolgerà delle audizioni sulle pdl sulla disciplina dei centri di elaborazione dati. La Attività Produttive ascolterà i rappresentanti dell'Associazione per i servizi, le applicazioni e le tecnologie Ict per lo spazio (Asas), dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) e di Lma sul ddl in materia di economia dello spazio. La Affari Sociali esaminerà lo schema di decreto legislativo sulle caratteristiche di sicurezza che figurano sull'imballaggio dei medicinali per uso umano, la pdl relativo alle terapie digitali, la pdl per l’istituzione della figura professionale dell'autista soccorritore, la pdl per l’istituzione della Giornata nazionale per la prevenzione del melanoma cutaneo e altre disposizioni per la prevenzione e la diagnosi precoce della malattia e la risoluzione per potenziare l'assistenza alle persone con allergie respiratorie. La Agricoltura proseguirà le audizioni sull'emergenza legata alla diffusione della Xylella fastidiosa nella regione Puglia.
Al Senato
L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 10.00 per dibattere sul ddl per l’accesso ai corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia. A seguire dibatterà sul decreto fiscale.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà, con la Giustizia, il ddl sicurezza. La Giustizia esaminerà il ddl in materia di spoglie mortali delle vittime di omicidio, il ddl sulla responsabilità dei componenti del collegio sindacale, il ddl sull’autopsia obbligatoria in caso di morte avvenuta in carcere, il ddl sulla responsabilità per dolo o colpa grave nell'esercizio della professione forense e il ddl sul procedimento sommario per l'effettiva realizzazione del credito. La Esteri e Difesa alle 8.30, ascolterà il Capo di Stato maggiore della Difesa gen. Luciano Portolano sul Documento programmatico per la Difesa per il triennio 2024-2026.
La Politiche dell’Ue si confronterà sulla relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Ue per l'anno 2024 e la legge di delegazione europea 2024. Dibatterà, poi, sulle disposizioni relative alla data di applicazione e sugli aspetti istituzionali della strategia commerciale dell'Ue. La Bilancio esaminerà gli emendamenti al decreto fiscale. La Finanze si confronterà sulle risoluzioni sul contributo dei Comuni per il risanamento della finanza pubblica e sulla risoluzione sul funzionamento del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. Con la Affari Sociali dibatterà sullo schema di DPCM per la revisione delle modalità di determinazione e dei campi di applicazione dell'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE). La Ambiente e Lavori Pubblici dibatterà sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al Codice dei contratti pubblici, si confronterà sugli emendamenti sul decreto per la tutela ambientale, e, con la Sanità, sul ddl sull’intelligenza artificiale.
La Industria dibatterà sui ddl contro lo spreco alimentare ed esaminerà i ddl sul registro nazionale dei pizzaioli professionisti. La Affari Sociali esaminerà il ddl in materia di lavoro, il ddl sulle prestazioni sanitarie, il ddl sulla sicurezza lavoro e tutela vittime amianto e tumori professionali, il ddl per la tutela persone affette da patologie oculari cronico-degenerative, i ddl per il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante, il ddl sul salario minimo, i ddl per la tutela delle persone affette da epilessia, il ddl per le semplificazioni in materia di lavoro e legislazione sociale, i ddl sui disturbi del comportamento alimentare, i ddl per l’inserimento lavorativo persone con disturbi dello spettro autistico, e il ddl sui disturbi dello spettro autistico.