Meloni vola in Libia per stabilizzazione e contrasto ai migranti irregolari

Portare avanti il processo di stabilizzazione della Libia, rafforzando in parallelo la cooperazione contro i flussi di migranti irregolari nel Mediterraneo: sono le due direttive con cui finora Giorgia Meloni ha condotto i rapporti con il Paese nordafricano, dove è già stata a fine gennaio 2023 e tornerà nelle prossime ore. A Tripoli dovrebbe incontrare il premier ad interim del Governo di unità nazionale Abdul Hamid Dbeibah, ma anche Mohammed Yunis Ahmed Al-Menfi, il presidente del Consiglio presidenziale dello Stato. Meloni sarà accompagnata da tre Ministri, per siglare accordi bilaterali, sulla falsariga di quanto appena fatto con la Tunisia, secondo la strategia di cooperazione con l'Africa del Piano Mattei. Poi, da sola, la premier potrebbe recarsi anche ad Est, nell'area controllata dal generale Khalifa Belqasim Haftar.

Sul tavolo, soprattutto, le modalità per sostenere il processo politico in Libia, per lo svolgimento “quanto prima di elezioni parlamentari e presidenziali libere, trasparenti e inclusive”, come riporta l'ultima relazione del Governo sulle missioni internazionali, in cui si constata la “fase di stallo, con una perdurante polarizzazione tra il Governo di Unità Nazionale del Primo Ministro Abdul Hamid Dabaiba e il cosiddetto Governo di Stabilità Nazionale di Osama Hammad, Primo Ministro designato dalla Camera dei Rappresentanti di Tobruk”. Fra i temi bilaterali, anche il dossier migranti. A gennaio, nel suo incontro a Istanbul con il presidente Tayyip Erdogan Meloni ha chiesto anche una sponda alla Turchia, che ha un effetto stabilizzante in Libia. Nelle scorse settimane, tra l'altro, il Ministro Matteo Piantedosi ha invitato il suo omologo libico, nonché quelli di Algeria e Tunisia, alla riunione del G7 dei ministri dell'Interno, a inizio ottobre ad Avellino. 

Più aiuti all’Ucraina, Crosetto agita la maggioranza

L'escalation della guerra in Ucraina con le crescenti minacce di Putin impongono una presa di coscienza e un sostegno ancora maggiore a Kiev perché se i russi “dovessero espugnare la capitale ucraina si aprirebbe uno scontro drammatico”. Le parole del Ministro della Difesa Guido Crosetto riaprono il dibattito nella maggioranza soprattutto in vista del nuovo pacchetto di aiuti all'Ucraina che egli stesso conferma essere in arrivo, con l'ipotesi che possa rientrarvi anche il Samp/T, il sistema di difesa aerea e antimissile a medio-lungo raggio. È il Ministro degli Esteri Antonio Tajani a puntualizzare la linea del governo: “Non invieremo mai soldati a combattere in Ucraina, non siamo in guerra con la Russia e non facciamo campagna elettorale”. Il leader della Lega Matteo Salvini ribadisce con enfasi la linea del suo partito: “Mai, mai nel mio nome e mai con l'ok della Lega, un solo figlio d'Italia a combattere e a morire in Ucraina”. Intanto dalle opposizioni arriva, forte, la richiesta di rassicurazione oltre che di un costante coinvolgimento del Parlamento; del resto, il tema è reso ancora più attuale dall'imminente visita del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in Italia. 

Il nodo resta quello dell'obiettivo del raggiungimento del 2% per le spese militari. L'Italia, ricorda il Ministro Crosetto, “è tra i pochi paesi della Nato a essere sotto questa percentuale. Dobbiamo porci il problema se vogliamo essere all'altezza della sfida tremenda che è stata scatenata. L'Italia è tra i pochissimi Paesi della Nato di gran lunga sotto l'obiettivo che tutti i Governi di tutti i colori politici, succedutisi in questi anni, si sono impegnati a raggiungere”. “Credo che si debba fare in modo” dice anche il Ministro Tajani “di essere parte attiva della Nato e rispettare gli impegni. Andiamo verso il 2%, è un impegno che abbiamo preso e dobbiamo mantenere però tenendo conto di tutte le spese che vengono fatte nelle tante missioni”. Intanto in Aula alla Camera si votano, tra oggi e domani, le missioni internazionali italiane. 

Schlein attacca sul lavoro anche se il Jobs Act torna ad agitare il Pd

Nel giorno in cui a Palermo si registra una nuova strage di operai, Elly Schlein cerca di tenere dritta la barra del Pd, ribadendo uno dei punti cardine del programma elettorale per le europee. I dem, assieme alle altre opposizioni, hanno depositato le firme per la legge d’iniziativa popolare sul salario minimo, un modo per mettere all'angolo la destra dopo che la maggioranza ha affossato la proposta di legge unitaria sullo stesso tema. “Quando l'abbiamo portata in Parlamento hanno deciso con la maggioranza di svuotarla e non farla passare. Oggi chiediamo ai cittadini di firmarla per riportarla in Parlamento con la loro forza e vediamo se Giorgia Meloni avrà il coraggio di voltare le spalle anche questa volta. Io penso di no”, dice la segretaria Pd a Perugia, dove ha incontrato i lavoratori di una azienda a Marsciano. Le notizie che arrivano da Casteldaccia, in provincia di Palermo, costringono tuttavia a puntare i fari su un altro tema che riguarda il lavoro: non basta la solidarietà, dice Schlein, “servono investimenti in prevenzione, formazione e assunzioni del personale incaricato di fare i controlli nelle aziende”. Insomma, “occorre essere conseguenti con l'articolo 1 della Costituzione che dice che la nostra è una Repubblica fondata sul lavoro”.

Intanto, però, il partito torna a discutere e a dividersi sul Jobs Act. A riaprire il tema, nervo scoperto dei dem, è il referendum promosso dalla Cgil che prevede, tra le altre cose, di tornare all'articolo 18. La segretaria ha annunciato alla festa dell’Unità di Forlì che firmerà per il referendum, senza tuttavia indicare la linea al partito, lasciando libertà ai singoli dirigenti di agire secondo coscienza. Una linea apprezzata dai più, ma che fa riemergere i malumori in quegli esponenti che la riforma del lavoro, con Matteo Renzi segretario, l'avevano sostenuta e votata. Il sindaco di Bergamo e candidato alle europee Giorgio Gori annuncia che non firmerà per abolire il Jobs Act perché “sarebbe incoerente” con la sua storia e perché “il Jobs Act non ha aumentato la precarietà, anzi l'ha fatta diminuire”. 

Alla Camera

L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 11.00 per la discussione delle interrogazioni. Dalle 14.00 esaminerà la proposta di legge modifica del Codice del Terzo settore con riguardo alla compatibilità urbanistica dell'uso delle sedi e dei locali impiegati dalle associazioni di promozione sociale per le loro attività, la proposta di legge per la riforma della disciplina sul conflitto di interessi per i titolari di cariche di governo statali, regionali e delle province autonome di Trento e di Bolzano e per i presidenti e i componenti delle autorità indipendenti di garanzia, vigilanza e regolazione, le relazioni sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione riferita all'anno 2023, anche al fine della relativa proroga per l'anno 2024, la ratifica dell’accordo in materia di coproduzione cinematografica Italia-Serbia e dell’accordo in materia di coproduzione cinematografica Italia-Giappone

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari costituzionali, con la Giustizia, dibatterà sul ddl governativo per il rafforzamento della cybersicurezza nazionale e sui reati informatici. La Esteri ascolterà Mikhail Khodorkovsky, attivista dell'opposizione russa in esilio. La Difesa ascolterà Emanuele Galtieri, Amministratore delegato di CY4GATE, sulla difesa cibernetica. Alle 10.30, la Bilancio, con la rispettiva del Senato, ascolterà i rappresentanti della Corte dei conti e il presidente dell'Ufficio parlamentare di bilancio Lilia Cavallari nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulle prospettive di riforma delle procedure di programmazione economica e finanziaria e di bilancio in relazione alla riforma della governance economica europea. 

La Finanze, con la Lavoro, esaminerà la pdl per la devoluzione allo Stato delle opere non amovibili alla cessazione delle concessioni di aree del demanio marittimo, la pdl per l’equiparazione del regime fiscale nell'applicazione dell'imposta municipale propria e dell'imposta di registro relativamente a immobili posseduti nel territorio nazionale da cittadini iscritti nell'Anagrafe degli italiani residenti all'estero e lo schema di decreto legislativo per il riordino del sistema nazionale della riscossione. La Ambiente dibatterà sulla pdl per l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico del territorio italiano. 

La Trasporti svolgerà delle audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle prospettive della mobilità verso il 2030: dalla continuità territoriale all'effettività del diritto alla mobilità extraurbana. La Lavoro svolgerà delle audizioni sul rapporto tra Intelligenza Artificiale e mondo del lavoro, con particolare riferimento agli impatti che l'intelligenza artificiale generativa può avere sul mercato del lavoro, e alcune sulle pdl per la riduzione dell’orario di lavoro. La Affari Sociali svolgerà delle audizioni sulle risoluzioni per la definizione delle linee guida in materia di disforia di genere. 

Al Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 16.00 per le comunicazioni sull’ordine dei lavori del presidente Ignazio La Russa.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali si confronterà sulla proposta di nomina del professor Francesco Maria Chelli a Presidente dell'Istituto nazionale di statistica (ISTAT), esaminerà il ddl costituzionale sulla conversione dei decreti-legge, il ddl per il riconoscimento e la promozione delle zone montane, il ddl per la nuova denominazione Giornata vittime dei disastri ambientali, il ddl per l’estensione dei benefici alle vittime del terrorismo e il ddl di disciplina delle attività di sicurezza sussidiaria svolte da soggetti privati. La Giustizia svolgerà delle audizioni sul ddl per il contrasto alla maternità surrogata e alcune sul ddl per l’attribuzione del cognome ai figli. A seguire, esaminerà il ddl di delega al Governo per l'efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie, il ddl per l’introduzione della circostanza aggravante dello sciacallaggio e il ddl sul processo telematico. 

La Esteri e Difesa ascolterà il prof. Giuseppe De Vergottini dell’Università di Bologna sul disegno di legge sulla partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali, esaminerà la proposta di ratifica della Convenzione per l’estradizione tra Italia e Algeria e la proposta di ratifica della convenzione Italia-Kosovo per l’eliminazione delle doppie imposizioni. Dibatterà sul programma denominato “Data Center”, sul programma denominato “Potenziamento delle capacità di demilitarizzazione del Centro tecnico logistico interforze (CETLI) NBC di Civitavecchia” e sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per il finanziamento di nuove missioni internazionali da avviare nel 2024. La Politiche dell’Ue dibatterà l’Atto Ue sui servizi di sicurezza gestiti e quello sul quadro di sostegno per il trasporto intermodale di merci. 

La Finanze proseguirà il confronto sul ddl sulle agevolazioni fiscali in edilizia e sullo schema di decreto legislativo per il riordino del sistema nazionale della riscossione. La Cultura esaminerà il ddl per l’istituzione del Museo del Ricordo, il ddl per la valorizzazione delle abbazie e degli insediamenti benedettini medievali e il ddl sulle manifestazioni di rievocazione storica e norme per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. La Ambiente e Lavori Pubblici svolgerà delle audizioni sul ddl, già approvato dalla Camera, per la riforma del Codice della strada. 

L’Industria e Agricoltura ascolterà i rappresentanti di Agrinsieme e di Coldiretti nell’ambito dell'indagine conoscitiva sugli effetti del cambiamento climatico in agricoltura, esaminerà il ddl sul florovivaismo, lo schema di decreto legislativo per la semplificazione dei controlli sulle attività economiche e il ddl sulla produzione e vendita del pane. La Affari Sociali svolgerà delle audizioni sul ddl relativo al terzo settore, alcune sul ddl sulla mototerapia e altre sul ddl per la tutela delle persone affette da epilessia. Esaminerà l’Atto Ue per l’istituzione del bacino dei talenti dell'Ue, il ddl per la tutela persone affette da patologie oculari cronico-degenerative, i ddl per il riconoscimento della guarigione e dei diritti delle persone affette da epilessia, il ddl sulla tutela della salute mentale, il ddl relativo ai disturbi del comportamento alimentare, il ddl di  semplificazioni in materia di lavoro e legislazione sociale e il ddl per l’inserimento lavorativo delle persone con disturbi dello spettro autistico.

  1. Meloni vola in Libia per stabilizzazione e contrasto ai migranti irregolari
  2. Più aiuti all’Ucraina, Crosetto agita la maggioranza
  3. Schlein attacca sul lavoro anche se il Jobs Act torna ad agitare il Pd
  4. Alla Camera
  5. Al Senato