Il Ministro Tria è già al lavoro sulla nota di aggiornamento al Def

Rientrato dal viaggio in Cina, il ministro dell’economia Giovanni Tria è al lavoro per definire il nuovo quadro macroeconomico per il 2018 e il 2019. Il primo passo in vista della messa a punto della manovra è la Nota di aggiornamento al Def attesa per la settimana tra il 24 e il 29 settembre. Per il momento il Mef non ha intenzione di anticiparla ma preferisce aspettare gli ultimi dati dell'Istat sui conti economici, in arrivo il 21 settembre, per fare i calcoli definitivi. La famosa tabella sugli indicatori di finanza pubblica fisserà gli obiettivi di deficit, saldo strutturale e debito pubblico, nella consapevolezza che proprio il debito dovrà dare segnali di discesa, anche considerando la ormai imminente fine del quantitative easing. Già ad agosto l'acquisto di titoli di Stato da parte della Bce si è ridotto di 3,6 miliardi, con un calo superiore all'11%.

Trovato l’accordo su reddito di cittadinanza e Flat tax

Dieci miliardi per partire, dal prossimo maggio-giugno, con il reddito di cittadinanza e poi Flat tax progressiva fino alla riduzione a due aliquote. Nel vertice di maggioranza convocato dal premier Giuseppe Conte sulla prossima legge di bilancio è stato trovato un accordo che sembra soddisfare Matteo Salvini e Luigi Di Maio, che potranno così varare dal 2019 le loro misure bandiera.

Dai tre miliardi iniziali che Tria aveva previsto per il reddito di cittadinanza si passa ai 9-10 sui quali si è concluso il vertice. Con un escamotage: partire da subito con la pensione di cittadinanza, metter in campo sin dall'inizio del 2019 la riforma dei centri per l'impiego e passare, da metà anno, all'applicazione del reddito di cittadinanza. Per sei mesi, nel 2019, i dieci miliardi bastano, spiegano fonti di Governo, sottolineando come, nel 2020, la misura resterà e l'obiettivo è finanziarla per intero con i 17 miliardi previsti. Anche la flat tax, da gennaio, partirà con un primo step. L'obiettivo è una sua applicazione progressiva, riducendo gradualmente l’entità delle aliquote e arrivando, non l'anno prossimo, alle due aliquote previste nel contratto di governo.

Aumenta l’inflazione e cresce il Pil

Nel mese di agosto il tasso di inflazione è salito all'1,7% contro l'1,5% di luglio. Lo rende noto l'Istat precisando che su base mensile i prezzi sono aumentati dello 0,5%. L'accelerazione dell'inflazione si deve soprattutto ai servizi di trasporto, il cui tasso passa dal +1,7% di luglio al +2,9% del mese in corso.    L'indice Ipca che tiene conto dei saldi segna ad agosto un calo dello 0,1% su base mensile e un aumento dell'1,7% su base annua.  L'Istat ha rivisto al rialzo la prima stima sulla crescita tendenziale dell'economia italiana. Nel secondo trimestre 2018 il Pil è aumentato dell'1,2% rispetto allo stesso periodo del 2017, contro il +1,1% reso noto dall'Istituto di statistica il 31 luglio scorso in base alle stime provvisorie. 

Per l’Istat prosegue il calo della disoccupazione

Il tasso di disoccupazione scende a luglio al 10,4%, con un calo di 0,4 punti percentuali rispetto a giugno, tornando ai livelli di marzo 2012. Lo rivela l'Istat precisando che è in calo anche la disoccupazione giovanile, scesa il mese scorso al 30,8% (-1,0 punti), ovvero al minimo da ottobre 2011.  A luglio gli occupati sono diminuiti dello 0,1% (-28.000 unità) rispetto a giugno, mese in cui si era già registrato un calo di 41.000 unità.

In flessione i dipendenti permanenti (-44 mila), mentre crescono lavoratori a termine e indipendenti (entrambi +8 mila). Malgrado il calo di giugno e luglio, nel trimestre maggio-luglio gli occupati sono aumentati di 151 mila unità (+0,7%). A luglio il tasso di occupazione è al 58,7%. Nel mese di luglio aumentano gli inattivi con una crescita dello 0,7% (pari a 89 mila unità in più) rispetto a giugno. Il tasso di inattività sale al 34,3% (+0,3 punti percentuali).



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