Cdm: il governo approva salvo intese dl fiscale e legge di bilancio

Dopo una vera e propria maratona notturna, il Cdm ha approvato il Documento programmatico di bilancio (Dpb) da inviare alla Commissione europea e ha dato l’ok “salvo intese” alla legge di Bilancio per il 2020 e al decreto fiscale collegato alla manovra. I capisaldi della manovra dell’esecutivo riguardano la sterilizzazione dell’aumento dell’Iva, la conferma di Quota 100 (voluta dal M5S) la riduzione delle tasse solo per i lavoratori che vale circa 2 miliardi (come voleva il Pd). La misura bandiera voluta dal premier Giuseppe Conte sul tetto al contante c’è: si passa da 3000 a 2000 euro nel 2020 e 2021, per poi scendere a 1000 euro negli anni successivi. A questo si lega nel dl fiscale una norma che prevede multe per i commercianti che non accettano carte e bancomat e una serie di incentivi per il pagamento con moneta elettronica (superbonus, lotterie, ecc.) e disincentivi come il carcere per gli evasori. La manovra comprende anche un sostegno alle famiglie (Ape Social, Opzione Donna e gratuità degli asili nido), cancellazione del superticket in sanità e proroga delle detrazioni per la riqualificazione energetica, gli impianti di micro-cogenerazione e le ristrutturazioni edilizie. Le coperture della manovra, che dovrebbe superare i 30 miliardi, saranno garantite da flessibilità sul deficit, spending rewiew, abolizione dei sussidi ambientalmente dannosi, lotta all’evasione fiscale e dal maggior gettito dalle imposte delle partite Iva.

Manovra, si discute sul carcere per gli evasori. Di Maio: attenzione a esercenti

La partita sulla manovra non è finita, anzi. I pentastellati, con Luigi Di Maio in testa, spingono per ridiscutere alcuni punti del testo, ma Giuseppe Conte frena. Il ministro degli Esteri spinge per una riunione lunedì ma il premier, da Bruxelles, sottolinea che il prossimo Consiglio dei ministri sarà dedicato principalmente a un decreto sul terremoto. Certo, i testi della manovra sono stati approvati salvo intese, formula che permette di rivederli; per il premier, quindi, sono possibili ulteriori ragionamenti, ma fa capire che le linee guida restano quelle. Le componenti della maggioranza, però, non sembrano essere dello stesso avviso: Luigi Di Maio spinge sul carcere per i grandi evasori, ma il Pd e Italia Viva vogliono approfondire il tema. La questione dei reati tributari viene affrontata in un apposito vertice a Palazzo Chigi cui partecipano tra gli altri il senatore di LeU Pietro Grasso e il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Carcere e confisca pesante potrebbero essere inseriti in fase di conversione del decreto fiscale, con un emendamento ad hoc. Altro terreno di scontro è la sugar tax. Dopo giornate di polemiche, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri annuncia che la tassa ci sarà e non riguarderà le merendine, come annunciato originariamente, ma le bibite zuccherate. Plaude il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti, che aveva lanciato la proposta finendo nell’occhio del ciclone e che ora chiede che i proventi vadano alla scuola. Ma Luigi Marattin, esponente del gruppo Italia Viva di Matteo Renzi, suona l’altolà: “Non è una buona idea, proveremo a eliminarlo in fase parlamentare”.

Gelo tra Mattarella e Trump: nessun passo indietro sui dazi

La proposta del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non trova sponda alla Casa Bianca: per Donald Trump non ci sarà negoziato sui dazi, tuttalpiù una rimodulazione per venire incontro all’Italia. Nel corso dell’incontro, allargato al ministro degli Esteri Luigi Di Maio e al Vicepresidente Mike Pence, si è parlato, oltre che dei dazi, anche di Cina, caccia F-35 (l’Italia ne ha definitivamente avallato l’acquisto), Nato (per Trump l’impegno italiano è minimo, mentre Mattarella ha specificato come l’Italia sia il quinto contributore finanziario dell’alleanza) e tecnologia 5G.  Mattarella propone quindi di fermare la probabile escalation di “ritorsioni e contro ritorsioni” a partire dal caso Airbus per intavolare una trattativa che tocchi diversi temi. Ma la risposta di Trump è stata negativa: i dazi non sono una ritorsione ma un risarcimento. Tante differenze anche sul tema dei curdi: Mattarella condanna con forza l’azione di Erdogan, per Trump la priorità è riportare a casa i propri soldati. Insomma, i rapporti tra i due paesi rimangano amichevoli anche se condizionati dall’approccio anti-europeo del leader americano.

Istat, a settembre inflazione allo 0,3%

L'Istat rivede la stima dell'inflazione a settembre. La crescita annua dei prezzi rallenta infatti allo 0,3%, mentre la stima preliminare era dello 0,4%, lo stesso livello dei due mesi precedenti. Su base mensile emerge invece una diminuzione dello 0,6%.  “A settembre l'inflazione nel nostro Paese continua a mostrare una debole dinamica, rallentando rispetto ad agosto e posizionandosi al livello più basso da novembre 2016”, è il commento dell'Istituto di statistica. Secondo i dati definitivi dell'Istat i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona che compongono il cosiddetto carrello della spesa sia quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto registrano una crescita dello 0,4% a settembre (da +0,7% del mese precedente). L'Istituto ha rivisto la stima preliminare che indicava un valore doppio (0,8%).

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Settimana Economica 12 - 18 ottobre 2019



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