Tria alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato: nessuna manovra bis; flat tax a tappe

Martedì pomeriggio il ministro dell'Economia Giovanni Tria ha illustrato alle commissioni Bilancio di Camera e Senato le linee programmatiche del suo Ministero. Niente manovra correttiva sui conti del 2018 ma nemmeno misure che possano peggiorare i saldi di bilancio. L'attuazione del Contratto di governo, dalla flat tax al reddito di cittadinanza, è necessaria per rilanciare l'economia, ma andrà fatta con “l'ovvio pensiero sano di chi dice che non si possono far saltare i conti”. Il calo delle tasse, allora, non potrà che essere scaglionato: la flat tax, insomma, arriverà con un processo a tappe, con un “cronoprogramma per l'applicazione progressiva” coerente con la riduzione della spesa pubblica. L'impegno è quello di cominciare dalle Pmi e dalle classi medio-basse.

Quello che è crescita è un investimento, la nuova linea del Governo in UE

Tutto quello che può generare crescita è un investimento e come tale non andrebbe considerato nel rapporto deficit/Pil che imbriglia i margini di manovra di Paesi, come l'Italia, che vogliono mettere in campo riforme ambiziose come quella fiscale e il reddito di cittadinanza proprio per imprimere un’accelerazione all'economia. È questa, come emerge dopo la prima riunione del Comitato per gli affari europei, la nuova linea che il Governo guidato da Giuseppe Conte punterà a tenere con Bruxelles in vista della trattativa da aprire da qui all'autunno sulla prossima legge di bilancio con l'obiettivo di ottenere quanto più possibile in termini di nuova flessibilità.

Bankitalia, crescita rallenta ma non ci sarà una nuova recessione

La “crescita economica sta rallentando, ma non ci sarà una nuova recessione”. Lo ha affermato all'assemblea annuale dell'Ania il Direttore Generale della Banca d'Italia e presidente dell'Ivass, Salvatore Rossi, secondo cui “in questo momento di rallentamento preoccuparsi è sempre bene, ma in modo realistico e costruttivo. È un rallentamento, non una nuova recessione”. “L'Italia - ha sottolineato Rossi - è il paese che forse ha patito di più in termini di decrescita. Siamo in ripresa e adesso c'è un piccolo rallentamento. La crescita economica e l'uguaglianza sono due obiettivi nobili che devono essere perseguiti insieme. Se la torta non si ingrandisce, si smonta, rimpicciolisce e la giustizia distributiva salta e si inceppa. Non si può fare a meno di far crescere continuamente l'economia per il benessere dei cittadini”.

Per l’Istat a maggio cresce l’occupazione

Sul fronte del mercato del lavoro il mese di maggio è stato molto positivo. Secondo i dati ufficiali diffusi dall'Istat, il numero degli occupati è cresciuto di 114 mila unità rispetto al mese precedente mentre il tasso di disoccupazione, è sceso al 10,7%, in calo di 0,3 punti percentuali su base mensile. Si tratta, ha rilevato l'istituto di statistica, del livello più basso da agosto del 2012. Minimo rispetto allo stesso anno anche per la disoccupazione giovanile, scesa al 31,9% (-1,0 punti percentuali su aprile).

Guardando al dettaglio dei dati, l'aumento degli occupati riguarda principalmente i 25-34enni (+31 mila) e, soprattutto, gli ultracinquantenni (+98 mila). Nel periodo considerato crescono nell'ultimo mese sia i dipendenti permanenti (+70 mila) sia i lavoratori a termine (+62 mila), mentre risultano in lieve flessione gli indipendenti (-18 mila). Il numero dei contratti a tempo ha toccato così un nuovo massimo, raggiungendo quota 3 milioni e 74 mila unità. Dati che il ministro del Lavoro Luigi Di Maio non ha accolto positivamente: “Smettiamo di chiamarli record di occupazione, oggi abbiamo segnato un record di precariato dello Stato italiano”.

Scarica la settimana economica

Settimana economica 30 giugno - 6 luglio 2018



Seguici sui Social


2

Nomos Centro Studi Parlamentari è una delle principali realtà italiane nel settore delle Relazioni IstituzionaliPublic Affairs, Lobbying e Monitoraggio Legislativo e Parlamentare 

Vuoi ricevere tutti i nostri aggiornamenti in tempo reale? Seguici sui nostri canali social