Vertice di maggioranza su legge di Bilancio: avanti tutta su flat tax e reddito di cittadinanza

L'Iva non aumenterà, il tandem reddito di cittadinanza flat tax avanzerà e la manovra rispetterà i vincoli di bilancio. È stato questo il sunto del vertice economico che ha preceduto l’ultimo Consiglio dei Ministri prima della pausa estiva, fortemente voluto dal premier Giuseppe Conte, per mettere a punto il quadro in vista della prossima legge di Bilancio, il cui iter inizierà con una prima bozza a settembre, per poi entrare nel vivo della discussione da ottobre sino a Natale.

Sul tavolo del vertice c'erano i conti veri, con budget concreti, e all'appello questa volta non è mancato nessuno: da Matteo Salvini a Luigi Di Maio, da Giovanni Tria a Danilo Toninelli, da Gian Marco Centinaio, a Giulia Grillo, tutta la squadra di Governo si è riunita per questo importante incontro. Il Ministro dello sviluppo economico ha riferito, al termine delle riunioni, che in ballo ci sono “tre grandi temi: reddito di cittadinanza, flat tax e superamento della legge Fornero” ed ha assicurato che il Governo sta “lavorando su tutti i fronti per ottenere questi obiettivi, nell'ambito dei vincoli di bilancio”. Perché i patti con l'Europa vanno rispettati e il 3% non sarà superato, nonostante i progetti ambiziosi di M5S e Lega.

Luigi Di Maio ha infine concluso che: "L'Iva non deve aumentare, lo abbiamo promesso e non aumenterà” puntando il dito contro i governi precedenti, colpevoli di aver approvato provvedimenti senza le dovute coperture economiche.

Bce: «In Italia e Spagna consumi e redditi sono al palo»

“In Italia e in Spagna la retribuzione reale dei dipendenti rimane significativamente più bassa rispetto a prima della crisi, sia per una moderazione salariale indotta dalla crisi sia per la disoccupazione che rimane elevata”. Lo ha scritto la Banca Centrale Europea in un'anticipazione del bollettino economico che sarà pubblicato nei prossimi giorni. Lo studio ha posto l’attenzione sul fatto che, sempre in Italia e Spagna, “i consumi non hanno ancora recuperato del tutto rispetto ai livelli pre-crisi, mentre in Germania e Francia hanno segnato un aumento del 10%”. Un basso livello dei consumi dovuto principalmente al patrimonio immobiliare particolarmente colpito dalla crisi e all'impatto dei bassi tassi d'interesse sulle rendite delle famiglie proprietarie di immobili.

Istat, a giugno cresce ancora la produzione industriale

Nuovo rialzo della produzione industriale, che, a giugno secondo le stime dell'Istat, è cresciuta della dello 0,5% rispetto a maggio. Su base annua, l'indice corretto per gli effetti di calendario è risultato in aumento dell'1,7%. L'espansione quindi si è confermata anche in termini tendenziali, anche se l'impulso è sembrato attenuarsi. Si è trattato infatti del rialzo tendenziale più contenuto dall'aprile del 2017.

Analizzando i diversi macro-comparti, l'indice mensile ha mostrato una crescita congiunturale per i beni strumentali (+1,4%) ed, in misura più contenuta, per quelli di consumo (+0,5%) e intermedi (+0,1%). Una variazione negativa si è registrata nel settore energetico (-0,7%). Su base annua, tra i settori di attività economica che hanno registrato la maggiore crescita ci sono: l'attività estrattiva (+12,5%), la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+11,8%) e la fabbricazione di mezzi di trasporto (+7,1%). Le flessioni più ampie hanno toccato la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-8,6%) e la fornitura di energia elettrica e gas (-6,5%).

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Settimana economica 4 - 10 agosto 2018



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