Secondo i nuovi dati diffusi dall'Istat, il tasso di disoccupazione è sceso all'11% dall'11,1% di ottobre (il livello più basso dal 2012). Nel complesso il numero degli occupati è cresciuto di 65 mila unità portando il numero di occupati a quota 23.183.000.

Sul fronte degli occupati, l'incremento si deve esclusivamente ai dipendenti (+68 mila) il cui aumento è compensato da un calo degli indipendenti (-3 mila), cioè liberi professionisti, autonomi e imprenditori. Tra i dipendenti, come già da molti mesi, è prevalente l'incremento dei posti di lavoro a termine (+54 mila) rispetto a quelli stabili (+14 mila). Molto positivo anche il netto calo degli inattivi (-61 mila), la quota di popolazione in età lavorativa che non cerca né trova un lavoro.

Per quanto riguarda il tasso di disoccupazione, cioè il rapporto tra il numero di persone che non hanno un impiego e lo cercano sul totale della forza lavoro, migliora anche il dato giovanile (15-24 anni) +1,3 punti rispetto a ottobre.

Per la disoccupazione giovanile, l'Italia ha segnato a novembre il miglioramento più forte dell'Eurozona. Scendendo dal 34% al 32,7%, la situazione dei ragazzi italiani resta comunque la terza peggiore d'Europa dopo Grecia (39,5% a settembre) e Spagna (37,9%). Nel complesso il tasso di disoccupazione giovanile nell'ultimo anno è sceso del 7,2% e il numero di disoccupati nella fascia di età più ampia 15-34 è diminuito da novembre 2016 del 14,6%.

Secondo l’Istat la produzione industriale è rimasta invariata a novembre rispetto a ottobre. Su base annua, e cioè rispetto a novembre 2016, l'indice è aumentato del 2,2%. Nella media dei primi undici mesi dell'anno la produzione è aumentata del 2,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, mentre nella media del trimestre settembre-novembre 2017 la produzione è diminuita dello 0,2% nei confronti dei tre mesi precedenti.

La produzione di autoveicoli ha segnato a novembre un rialzo tendenziale del 6,3%. Nei primi 11 mesi del 2017 la produzione è salita dell'8,4% rispetto a gennaio-novembre del 2016. Il dato destagionalizzato novembre 2017 su ottobre 2017 segna un -3,9%, mentre la media mobile trimestrale (settembre-ottobre-novembre 2017 su giugno-luglio-agosto 2017) segna un +4,3%. 

Sul lato dei consumi, l’Istat ha segnalato che nel mese di novembre, le vendite al dettaglio sono tornate a crescere, facendo registrare un +1,1%, su base mensile. Su base annua, la crescita è stata pari all'1,4%. Le vendite degli alimentari segnano +2% in valore. Quelle dei prodotti non alimentari crescono sia in valore dell’1,1%. Su base annua le vendite nella grande distribuzione hanno registrato +2,6%, mentre nelle piccole imprese solo +0,2%.

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Settimana economica 5 - 12 gennaio 2018



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