Caro bollette, il centrodestra chiede a Draghi di intervenire su luce e gas
Il caro energia è al centro della campagna elettorale di questi ultimi giorni. Dopo la proposta di Carlo Calenda su Twitter di sabato della necessità di un time out elettorale e un confronto tra i partiti su come intervenire sulle bollette e dare pieno mandato a Mario Draghi, i partiti stanno prendendo posizione. Il primo a farlo è Matteo Salvini che sulla spinta delle richieste dei governatori del Nord e del ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti propone una misura per limitare al 4% l'aumento delle bollette di luce e gas, con uno stanziamento tra 20 e 40 miliardi di euro come fatto da Macron in Francia per evitare una strage di aziende italiane. La proposta, secondo il leader del Carroccio, sarebbe pronta per andare in Consiglio dei Ministri già questa settimana a patto che vi sia un consenso politico totale per dare mandato pieno a Mario Draghi di intervenire prontamente.
Giorgia Meloni è intervenuta sul tema esponendo la sua proposta nel corso di un comizio elettorale a Barletta. La questione delle bollette è un tema che avvicina Nord e Sud e la leader di Fratelli d’Italia spiega: “Propongo una cosa per la quale non serve lo scostamento di Bilancio. Parametriamo le bollette di quest’anno con quelle dell’anno scorso e tagliamo tutti gli oneri dello Stato. Lo Stato non ci può guadagnare sul caro bollette. Ribadisce la volontà di fare presto (“sono pronta ad approvarla lunedì”) perché “può tagliare il costo delle bollette del 30%”.
Sulla stessa linea d’onda anche Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia, in un’intervista a 'la Repubblica'. "Pensiamo che si possa decidere di far pagare alle imprese e ai cittadini una bolletta pari a quella dell’anno scorso, prima degli aumenti: lo Stato potrebbe farsi carico della differenza. E poi si può abbattere l’Iva sui beni di prima necessità come il pane, la pasta, il latte", ha aggiunto. "È innegabile che abbiamo un problema di debito pubblico, ma non possiamo far chiudere migliaia di piccole e medie imprese. Non dico che dobbiamo arrivare all’helicopter money, ma la preoccupazione per una crisi che mette in difficoltà anche le famiglie borghesi, viene prima di quella per i conti. Aggiungo che bisognerà anche ridurre i consumi e abituarsi a risparmiare un po’", ha spiegato. "L’Europa non deve perdere tempo. Convocare la riunione dei ministri dell’energia a metà settembre rischia di essere un po’ tardi. L’Ue deve intervenire imponendo un prezzo al tetto del gas e bloccando le contrattazioni sulla borsa del gas di Amsterdam per evitare anche speculazioni, di Paesi europei e non", ha aggiunto.
Caro bollette, Calenda e PD vogliono accelerare. Conte indica la via parlamentare
Non si è fatta attendere la risposta di Carlo Calenda che, in un’intervista al Corriere, ha plaudito alle dichiarazioni di Matteo Salvini e proposto un incontro a breve. Ha però aggiunto che chiedere un intervento a Draghi è sufficiente solo se il prossimo Governo rispetterà una rigorosa disciplina di bilancio e “in cambio assumiamo un impegno sul rigassificatore di Piombino e una grande attenzione al debito cancellando dai programmi proposte irrealizzabili come la flat tax e quota 41 sulle pensioni che scasserebbero i conti pubblici". Sulla stessa lunghezza d’onda Matteo Renzi che, parlando a Viareggio ad un incontro pubblico, ha sostenuto la necessità della costruzione del rigassificatore a Piombino entro marzo e della necessità di un tetto europeo per abbassare le bollette di luce e gas, “perché quello nazionale non funziona. Non possiamo non arrivarci perché altrimenti salta tutto".
Passo in avanti anche da parte del Partito Democratico. Il segretario Enrico Letta, a margine di un evento elettorale a Monteriggioni (Siena), ha confermato che “il caro bollette è arrivato ad un livello insostenibile" chiedendo “che il Governo intervenga sia a livello nazionale che europeo, che venga messo un tetto al prezzo dell'energia sia a livello nazionale ribadita la piena fiducia a Mario Draghi “che riuscirà a fare un intervento tempestivo ed efficace. Adesso è importante che i partiti diano pieno sostegno al Governo” anche chi lo ha fatto cadere.
Anche il M5S è favorevole ad un confronto parlamentare sul caro bollette ma "è evidente che la campagna elettorale non si può fermare, ma siamo disponibili a trovare soluzioni. Tutti i gruppi parlamentari possono, di comune accordo, all'unanimità, concordare una soluzione". Lo ha detto il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, a Zona Bianca su Rete 4 specificando che "una variazione di bilancio ben costruita e comunicata, la possiamo reggere". Come alternative, Conte ha anche proposto di "estendere la tassazione anche ai comparti farmaceutico e assicurativo che durante la pandemia hanno speculato accumulando profitti ingenti".
Migranti, il centrodestra propone blocco navale e DL Sicurezza mentre il PD attacca
I nuovi sbarchi registrati nelle ultime ore a Lampedusa non sono passati inosservati e hanno riportato alla ribalta la questione delle frontiere e della gestione dell’immigrazione. Giorgia Meloni ha colto al volo l’occasione per ribadire la necessità di un blocco navale che intende realizzare se dovesse effettivamente diventare premier. “Uno Stato serio - ha dichiarato la leader di FdI - controlla e difende i propri confini. Non mi stancherò ma di ribadire che l’unico modo per fermare l’immigrazione clandestina è il blocco navale”. “Una missione europea - ha aggiunto la Meloni - in accordo con le autorità nordafricane. Solo in questo modo sarà possibile mettere fine alle partenze illegali verso l’Italia e alla tragedia delle morti in mare. È giunto il momento di voltare pagina. Avverrà il 25 settembre se gli italiani ci daranno fiducia”. Il tema viene affrontato anche dalla Lega che, per fermare scafisti e clandestini, propone di “reintrodurre i decreti Sicurezza di Salvini nel primo Consiglio dei Ministri dopo le elezioni. Hanno già funzionato e difeso l'Italia, torneranno a proteggere confini e cittadini''. Effettivamente a Lampedusa la situazione è nuovamente precipitata in poche ore: fino a giovedì scorso la struttura ospitava 340 persone (la capienza massima è di 350). Adesso sono oltre 1.500 le persone presenti nell’hotspot dell’isola siciliana: in due giorni sono stati registrati 89 sbarchi (presto 250 persone verranno trasferite). Nel frattempo, non si fermano gli sbarchi neanche lungo le coste della Sardegna: nelle ultime 36 ore sono arrivati oltre 200 migranti.
Decisa e dura la replica di Enrico Letta alle proposte del centrodestra sui migranti: "Stanno facendo propaganda come sempre sulla pelle delle persone, con linguaggi e metodi che sono da mettere ai margini della campagna elettorale". Questa è una campagna elettorale dove bisogna usare il linguaggio della verità. E dire alle persone le cose che si possono fare, quelle prioritarie. Soprattutto bisogna smettere di fare proposte a vanvera che non hanno nessuna possibilità poi di realizzarsi e che sono fuori da qualsiasi norma internazionale. Credo che sia importante concentrarsi tutti sulle cose che si possono fare e realizzare, se tutti facciamo così questa è una campagna elettorale che aiuta l'Italia altrimenti infiammerà il nostro Paese, creerà aspettative che non saranno realizzate e sarà molto negativo per tutti", ha concluso il segretario del Pd.
Renzi, obiettivo 10% per avere ancora Draghi a Chigi
Il Terzo polo vuole mantenere Mario Draghi a Palazzo Chigi, ma Matteo Renzi sa che sarà difficile riuscire se il tandem con Carlo Calenda non riuscirà a raggiungere la doppia cifra. "Per avere altre ipotesi diverse da un governo Meloni, bisogna che il Terzo Polo faccia il 10%, perché se c’è una chance di rifare il governo con Draghi bisogna arrivare a quel risultato", ha spiegato Renzi da Viareggio, al termine di una settimana in cui i sondaggi più ottimistici pongono la forza composta da Italia viva e Azione poco sotto il 7%. Così è d'obbligo provare ad attirare gli elettori delusi dagli altri partiti di centrodestra e centrosinistra. "Hai votato Forza Italia? Bene, oggi non votare chi si è appiattito sulla Meloni” è l'appello lanciato dall'ex premier. “Hai votato il Pd e sei riformista e non ti ritrovi nell'alleanza costruita da Letta? Votate per noi perché se avremo il 10% il prossimo presidente del consiglio sarà Draghi". A differenza di Calenda, Renzi non ha neanche preso in considerazione un'alleanza con il Pd. "Certa sinistra ha accettato Conte e ha massacrato me. E mi odia", ha osservato, giudicando "suicida" la strategia del segretario Enrico Letta. "E mi fa male - ha aggiunto il senatore toscano, che a sua volta è stato segretario dem fino alle elezioni del 2018. Ha detto che voleva mettere al centro della campagna l'agenda Draghi e ha imbarcato nell'alleanza Fratoianni, che gli ha votato la sfiducia 55 volte. Così da Draghi è passato all'agenda Bonelli facendo di fatto campagna elettorale per la Meloni". E se la leader di FdI dovesse prendere il posto di Draghi, "il Terzo Polo farà l'opposizione e riconosceremo la Meloni premier - ha assicurato Renzi -. Non faremo una battaglia ad personam". Calenda, però, non ha dubbi, con il centrodestra al governo c’è da attendersi "uno tsunami finanziario".
Conte, mantenere RdC e investire in transizione ecologica
È irresponsabile pensare di cancellare un sistema di protezione sociale adesso, è pura follia. Chi lo fa, da Italia viva a Fratelli d'Italia, consapevolmente appicca il fuoco in un pagliaio, e si assume la responsabilità di appiccare il fuoco e di aizzare uno scontro sociale di dimensioni epocali. Chi vuole sfasciare questo paese continui a fare propaganda, sulla pelle di chi non arriva a fine mese". Lo ha detto il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte alla kermesse di Affaritaliani.it a Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi. "La rabbia sociale, il malessere sociale come lo controlliamo? Chi non ha da mangiare cosa fa, va a casa di Meloni e Renzi che vogliono abolire il reddito di cittadinanza?", ha aggiunto Conte.
Il leader pentastellato si è espresso anche su un altro cavallo di battaglia, la transizione ecologica che “non può essere uno slogan. Il bipolarismo non può essere tra la destra di Meloni e una sinistra di Letta molto moderata e prudente sull'agenda ecologica e sociale. Il vero bipolarismo è tra chi avverte la gravità dei cambiamenti climatici e l'urgenza di ridefinire tutta l'organizzazione industriale del paese abbracciando l'economia circolare e chi usa la transizione ecologica come uno slogan e poi pensa che la soluzione sia tornare al fossile”. Su questo punto e più in generale “credo che le proposte politiche del centrodestra siano ricette insufficienti. Il modo di declinare l'interesse nazionale da parte della Meloni e compagnia non offre una prospettiva di benessere per gli italiani".
Il Senato
L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi la settimana prossima. Per quanto riguarda le Commissioni, la Bilancio con la Finanze esaminerà, in sede referente, il disegno di legge di conversione del decreto Aiuti-bis che scadrà l’8 ottobre nella seduta di mercoledì 31 agosto. La Bilancio si confronterà in sede consultiva sul DL Aiuti-bis ed esaminerà alcuni atti governo in materia di norme sull'ufficio per il processo, delega al Governo per l’efficienza del processo civile e finanziamento delle missioni internazionali. L’Istruzione esaminerà il decreto-legge Aiuti-bis e l’atto Governo recante l'elenco delle proposte di istituzione e finanziamento di Comitati nazionali ed Edizioni nazionali per l'anno 2022. La Sanità, infine, il disegno di legge di conversione del decreto Aiuti-bis.