Matteo Renzi ha deciso di far licenziare dal Consiglio dei Ministri il ddl costituzionale con cui punta a archiviare il bicameralismo perfetto, riscrivere il Titolo V e abolire il CNEL. Scelta operata nonostante le crescenti polemiche e lo scontro istituzionale con il presidente del Senato Pietro Grasso. Persino durante il CdM si sono registrati momenti di tensione; Stefania Giannini, ministro dell'Istruzione espressione di Scelta civica, sarebbe stata tentata dal non votare il ddl. Un bivio causato dalle tempistiche imposte da Renzi e dal suo atteggiamento nei confronti di alleati e opposizioni. Daranno qualche preoccupazione al segretario del Pd anche i 25 senatori firmatari di un appello in cui lo invitano a rivedere la strategia sulle riforme istituzionali, un numero che – secondo fonti accreditate – sarebbe destinato a salire nelle prossime ore. Dissenso trasversale che fa sembrare fantascienza l'agenda immaginata da Renzi. Insomma, nulla pare scontato lungo il cammino verso le riforme.

L'assemblea di Palazzo Madama si confronterà con i ddl relativi alle modifiche al codice di procedura penale in materia di misure cautelari personali. Uno di questi, presentato dalla presidente della commissione Giustizia di Montecitorio Donatella Ferranti, è già stato approvato dalla Camera e non dovrebbe incontrare particolari resistenze. La commissione Affari costituzionali si occuperà invece di alcune questioni interpretative relative al ddl Delrio su Province e Città metropolitane, impegno a cui faranno seguito le comunicazioni di Maria Elena Boschi, ministro per le Riforme e per i Rapporti col Parlamento. Saranno inoltre vagliati i presupposti costituzionali del decreto-legge sull'emergenza abitativa, l'edilizia e l'Expo. Il dl sull'avvalimento per l'esercizio dell'attività di vigilanza della Banca d'Italia sarà all'attenzione della commissione Finanze. La commissione Industria continuerà invece a portare avanti l'affare assegnato sui risultati delle società partecipate dallo Stato e l'istruttoria dei ddl con cui si intende istituire il marchio “Italian Quality”. L'affare assegnato sugli ospedali psichiatrici giudiziari sarà al centro delle attività della commissione Sanità che, insieme alla commissione Ambiente, si occuperà anche dell'affare assegnato relativo al sistema d'arma MUOS. La commissione Territorio si occuperà anche della programmazione dei lavori relativi alla trattazione delle Comunicazioni della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sull'energia oceanica e il “quadro energia 2030”.

Le norme per il contrasto dello scambio elettorale politico-mafioso torneranno all'attenzione della Camera. L'argomento è di quelli che faranno emergere la netta contrapposizione tra centrodestra e centrosinistra. La proposta di legge – già approvata dal Senato – potrebbe poi essere affossata dalle dichiarazioni rese ieri da Rosy Bindi, presidente della commissione Antimafia. Parole con cui l'ex presidente Pd ha chiesto al governo di intervenire con la presentazione di un ddl in grado di tenere conto delle perplessità sollevate persino dall'Anm. Il ddl Delrio – approvato la settimana scorsa dal Senato – sarà all'attenzione della commissione Affari costituzionali; entro le 12 dovranno essere presentati gli emendamenti. Le commissioni Bilancio e Finanze proseguiranno con le operazioni di voto sugli emendamenti presentati al dl “Salva Roma-ter”; ieri si è concluso l'esame dell’articolo 1. Le commissioni Affari sociali e Giustizia, in sede referente, si occuperanno della conversione del dl “Disposizioni urgenti in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, nonché di impiego di medicinali meno onerosi da parte del Servizio sanitario nazionale”. Punto all'ordine del giorno seguito dall'indagine conoscitiva sull'organizzazione dell’attività dei medici che svolgono gli accertamenti sanitari per verificare lo stato di salute del dipendente assente per malattia; procedimento che prevede l'audizione del sottosegretario di Stato per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Angelo Rughetti.



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