Il governo sarà impegnato a difendere le misure contenute nel Documento di economia e finanza. Il premier Matteo Renzi ha spiegato che le stime inserite nel testo sono “fin troppo prudenti”, parole che potrebbero lasciar prevedere una ripresa dell'economia più decisa rispetto a quella preventivata. L'inquilino di Palazzo Chigi ha chiarito quindi che non ci sarà nessun bisogno di manovre correttive o inasprimento della tassazione rispetto alle novità approvate nell'ultima seduta del Consiglio dei ministri. Il Def non dovrebbe incontrare problemi a livello internazionale, Unione europea e Fondo monetario internazionale hanno infatti promosso, in attesa comunque di leggere i dettagli, la strategia dell'esecutivo. Le maggiori difficoltà saranno generate dal dibattito politico nazionale. Renzi, per esorcizzare gli attacchi dei frondisti, ha invitato le correnti di minoranza del Pd ad una serie di incontri sulle riforme costituzionali che si terranno la prossima settimana. Una mano tesa accompagnata da una presa di posizione netta: “I provvedimenti già votati in direzione nazionale non possono essere stravolti”. Sembra comunque difficile che i mal di pancia di bersaniani, lettiani e civatiani possano rientrare nei prossimi giorni. Fassina, ex responsabile economico del Pd durante la segreteria Bersani, è arrivato a paragonare il Def di Renzi alle manovre licenziate da Giulio Tremonti nell'estate del 2011 dopo gli ammonimenti arrivati dalla Banca centrale europea. Accusa in grado di far sollevare i toni dello scontro nelle prossime ore. Il muro contro muro potrebbe essere limitato dall'inizio della campagna elettorale per le Europee. Il segretario del Pd ha compiuto un'operazione di equilibrismo individuando delle capolista appartenenti a tutte le componenti del partito; una mossa utile a calmare i più riottosi. E intanto, nel pomeriggio si registrerà un fatto in grado di cambiare lo scenario politico nazionale. Il tribunale di sorveglianza di Milano sarà infatti chiamato a pronunciarsi sulla richiesta di affidamento ai servizi sociali di Silvio Berlusconi avanzata dall'Ufficio esecuzione penale esterna. Nella prossima settimana potrebbe arrivare il verdetto. Una pronuncia capace di minare seriamente il “Patto del Nazareno” su riforme e legge elettorale.
Al Senato andrà in scena il voto sul ddl relativo alla modifica del codice penale con cui si intende punire più severamente lo scambio politico-mafioso. Il testo dovrebbe essere approvato definitivamente salvo sorprese dell'ultimo minuto. Restano comunque abissali le differenze tra i vari gruppi; i grillini parlano di un regalo ai mafiosi e la minoranza Pd potrebbe decidere di confermare l'astensione così come fatto in Commissione Giustizia. A seguire, sarà discussa la mozione presentata dal MoVimento 5 stelle che chiede le dimissioni del sottosegretario Umberto Del Basso De Caro, coinvolto in un'indagine della magistratura. In commissione Finanze si continueranno ad analizzare le proposte dell'Unione europea con cui si intende armonizzare l'IVA. La commissione Sanità porterà avanti l'istruttoria sui disegni di legge sulla donazione del cordone ombelicale e l'utilizzo delle cellule staminali.
Dopo una travagliata vita parlamentare potrebbe finalmente avviarsi verso la conversione il dl “Salva Roma-ter”. Sul provvedimento in materia di finanza locale è stata posta la questione di fiducia dal governo, misura necessaria ad evitare il rischio della decadenza, fissata per il 5 maggio. Ieri sono stati comunque introdotti dalle commissioni Bilancio e Finanze sette emendamenti presentati dai due relatori, mossa che obbligherà il Senato ad esprimersi nuovamente. Una delle modifiche ha riguardato la Tasi: la scadenza ultima è stata fissata per il 16 dicembre, data che vale per quei Comuni oggetto di voto o che comunque non riescano prima di maggio a rendere note le aliquote e le detrazioni del tributo. Forti novità potrebbero arrivare anche dalla possibilità di portare avanti una contrattazione di secondo livello con i dipendenti degli Enti locali. Un'innovazione che dovrà comunque essere coniugata in base ai vincoli derivanti dal patto di stabilità. Numerose sedute delle Commissioni permanenti sono state sconvocate a causa della fiducia in Aula. Uno stop dei lavori che non coinvolge la commissione Ambiente dove, in sede referente, si continuerà a esaminare nel tardo pomeriggio la proposta di testo unico sulla “Istituzione del Sistema nazionale delle agenzie ambientali e disciplina dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale”. Le commissioni Giustizia e Affari sociali porteranno avanti l'iter di conversione del dl “Disposizioni urgenti in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309, nonché di impiego di medicinali meno onerosi da parte del Servizio sanitario nazionale”.