Il Cdm dà il via libera al DEF: crescita allo 0,1%
Ieri sera il Consiglio dei Ministri ha varato il Documento di Economia e Finanza (DEF). Quello che emerge dai dati messi nero su bianco è un'Italia in sostanziale stagnazione economica, con una crescita di pochi decimi superiore allo zero nonostante la spinta attesa da misure come il decreto crescita e lo sblocca-cantieri. La situazione è aggravata dall’effetto dei rendimenti sul debito ancora elevati e di un deficit strutturale in rialzo nonostante l'impegno preso con l'Ue a ridurlo. Questi sono i primi numeri del DEFsecondo una nota del Ministero dell'Economia.
Nel quadro tendenziale del DEF la crescita 2019 scende drasticamente dall’1% previsto lo scorso anno allo 0,1%. Le stime programmatiche prevedono invece 0,2% nel 2019, a fronte di uno stimolo pari a uno 0,1% di Pil atteso dai decreti per cantieri e crescita, per poi accelerare allo 0,8% nel 2020. Un'ulteriore spinta arriverebbe dal reddito di cittadinanza, da cui il Def si attende un +0,2% di Pil, mentre l'effetto di quota 100, cifrato nelle tabelle del Def, sarebbe intorno allo zero. Il deficit/Pil nel 2019 salirebbe al 2,4% dal 2% che era stato previsto nelle ultime stime del Governo, per poi scendere al 2,1% nel 2020 e all'1,8% nel 2021. Il deficit strutturale peggiorerebbe invece a -1,5% del Pil nel 2019 per poi arrivare a -0,8% nel 2022. Di fronte al rialzo delle stime di deficit, restano congelati i due miliardi di spesa già oggetto della clausola contenuta nella legge di bilancio 2019.
Il Def prevede un debito pubblico al 132,6% del Pil per quest'anno, in rialzo dal 132,2% del 2018 a causa della bassa crescita nominale e di rendimenti reali relativamente elevati, un calo nel 2020 al 131,3% e al 128,9% nel 2022. Nella nota di Palazzo Chigi, si parla di deficit strutturale, ovvero al netto dell'andamento ciclico e delle misure temporanee, che darebbe luogo a una variazione dell'indebitamento di solo -0,1 punti percentuali. Tenendo conto della flessibilità concordata con la Commissione, il risultato di quest'anno rientrerebbe quindi nei limiti del Patto di Stabilità e Crescita.
Ancora scontro nel Governo ma la flattax si farà
È un quadro pieno d’incognite quello delineato dal Documento di economia e finanza varato dal Governo al termine di un lungo braccio di ferro che ha visto al centro le stime di crescita, la flattax e lo stop all'aumento dell'Iva. Alla fine, nel giorno in cui anche il Fondo monetario internazionale ha tagliato le stime di crescita per l'Italia (0,1% nel 2019), è prevalsa la linea più prudente e realistica del Ministro dell'Economia Giovanni Tria, bersaglio di nuove tensioni durante la riunione del Cdm sulle ipotesi di flattax promosse dalla Lega e la loro compatibilità con il blocco delle clausole di salvaguardia dell'Iva.
Per il momento il Governo ha assicurato che non ci sarà nessuna nuova tassa e nessuna manovra correttiva anche se i numeri sono molto differente dalle attese. Gli esponenti della Lega hanno ribadito che i dati del DEF non mettono in discussione il programma di Governo e che sarà tutto attuato ma con un po’ di tempo. I margini stretti di finanza pubblica limitano il raggio d'azione dell'esecutivo e rischiano di acuire le tensioni all'interno della maggioranza. Al centro del lungo vertice che ha preceduto la riunione lampo del Consiglio dei ministri, iniziato con dure ore di ritardo, la flattax, cavallo di battaglia leghista, tornato alla ribalta per l'urgenza politica dettata dalle elezioni europee. La Lega ha spinto fino all'ultimo per dare un segnale subito e blindare l'operazione nel Def: “La flattax si farà”, ha assicurato Matteo Salvini.
Dal canto suo, il leader M5S Luigi Di Maio ha voluto sottolineare che la flattax inserita nel Def sarà indirizzata al ceto medio e non solo ai ricchi rivendicando che “vince il buonsenso”. Nella versione post Cdm il riferimento alla flattax sarebbe abbastanza generico: spariscono le ipotesi dei due scaglioni di aliquote al 15 e al 20% contenute in una prima bozza. Alla fine la sintesi politica ha portato a introdurre un'indicazione di massima su una riforma fiscale che attui progressivamente un sistema di flattax come componente importante di un modello di crescita più bilanciato. Altro nodo: gli oltre 23 miliardi di clausole di salvaguardia da disinnescare sono stati oggetto di un confronto acceso tra i Ministri del Movimento 5 stelle e il titolare del MEF Giovanni Tria; i pentastellati avrebbero chiesto garanzie sullo stop all'aumento dell'Iva nel 2020 e 2021 spingendo anche perché fosse esplicitato che il Governo non farà ricorso a nuove tasse.
L’Aula del Senato
L’aula del Senato questa settimana non si riunisce per consentire alle Commissioni di proseguire il confronto sui molti provvedimenti assegnati: i lavori riprenderanno martedì 16 alle 16 con l’esame del ddl per la prevenzione di maltrattamenti a danno di minori, anziani e disabili nelle strutture pubbliche e private, al quale seguirà il dibattito sul ddl per l’istituzione del salario minimo orario e sulla Legge europea 2018.
Le Commissioni del Senato
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali svolgerà alcune audizioni sul ddl costituzionale relativo all’iniziativa legislativa popolare e al referendum, e concluderà l’esame sul ddl per la prevenzione di maltrattamenti a danno di minori, anziani e disabili nelle strutture pubbliche e private. La Giustizia esaminerà il ddl per il contrasto al voto di scambio politico-mafioso e su quello per favorire la concorrenza delle assicurazioni. La Bilancio proseguirà il confronto sulla relazione sull'evoluzione dell'andamento degli indicatori di benessere equo e sostenibile per l'anno 2019.
La Finanze proseguirà l’esame del cosiddetto decreto brexit per assicurare sicurezza, stabilità finanziaria e integrità dei mercati, nonché tutela della salute e della libertà di soggiorno dei cittadini italiani e di quelli del Regno Unito in caso di recesso dall'Unione europea. A seguire si confronterà sul ddl per il contrasto al finanziamento delle mine anti persona e sul ddl per la parità di accesso agli organi di società quotate. L’Istruzione, in sede riunita con la Affari Sociali, si confronterà sulla definizione del programma dell'indagine conoscitiva sul doping. La Commissione Lavori Pubblici svolgerà diverse audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull'applicazione del Codice dei contratti pubblici.
La Agricoltura, con la Territorio, ascolterà i rappresentanti di Assoimmobiliare e di R.ET.E. Imprese Italia sui disegni di legge relativi al consumo di suolo. La Commissione Industria avvierà il ciclo di audizioni sulla riforma del mercato elettrico infragiornaliero e riprenderà l’esame del ddl per la vendita e produzione di pane. La Lavoro si confronterà sui ddl relativi al caregiver familiare e sul ddl per il salario minimo orario. Inizierà l’esame e svolgerà diverse audizioni sul ddl di deleghe al Governo per il miglioramento della Pubblica amministrazione.
La Commissione Affari Sociali esaminerà il ddl sulla prevenzione vaccinale, il ddl sulle professioni sanitarie e quello per il contrasto ai disturbi del comportamento alimentare. Ascolterà i rappresentanti del Comitato Nazionale di Bioetica e dell’AIFA sull’affare assegnato relativo all'uso della triptorelina. Infine la Commissione Politiche dell’Unione Europea esaminerà la legge europea 2018 e la legge di delegazione europea 2018.
L’Aula della Camera
Dopo che nella seduta di ieri sono state discusse le mozioni per il sostegno della candidatura di Milano a sede di Sezione specializzata del Tribunale unificato dei brevetti, l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi a partire dalle 11.00 per l’esame del disegno di legge sugli interventi per la concretezza delle azioni delle Pubbliche amministrazioni e la prevenzione dell'assenteismo, la mozione per il riconoscimento del genocidio del popolo armeno e quella sulle iniziative a favore della famiglia e per l'incremento della natalità. A seguire si confronterà sulla ratifica dell’accordo di cooperazione Italia-Niger in materia di difesa, sulla proroga dell'Accordo di cooperazione Italia-Libano nel settore della difesa, sulla convenzione del Consiglio d'Europa relativa alla manipolazione di competizioni sportive e sull’accordo con l’Istituto universitario europeo sulla sua sede. Come di consueto alle 15.00 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata. Alle 16.00 discuterà la relazione della Giunta per le autorizzazioni sulla richiesta di deliberazione in materia d’insindacabilità nell'ambito di un procedimento penale nei confronti dei deputati Dalila Nesci (M5S) e Paolo Parentela (M5S).
Le Commissioni della Camera
La Commissione Affari costituzionali esaminerà la proposta di legge costituzionale per la riduzione del numero dei parlamentari. La Giustizia esaminerà la pdl sull’assegno spettante a seguito dello scioglimento del matrimonio o dell'unione civile; con l’Ambiente, si confronterà sullo schema di decreto legislativo sulle emissioni di anidride carbonica generate dal trasporto marittimo. La Bilancio discuterà la relazione sugli indicatori di benessere equo e sostenibile per il 2019. La Finanze discuterà la proposta per la semplificazione fiscale, il sostegno delle attività economiche e delle famiglie e il contrasto dell'evasione fiscale. La Cultura esaminerà la pdl per la promozione e il sostegno della lettura.
La Commissione Ambiente, in sede riunita con la Attività Produttive, svolgerà diverse audizioni sulle pdl per la disciplina e la promozione dell'attività di compravendita di beni usati, l’istituzione del Consorzio nazionale del riuso, nonché le disposizioni per la formazione degli operatori del settore. La Trasporti proseguirà il dibattito sulle modifiche al Codice della strada e sullo schema di decreto legislativo per l’attuazione della direttiva relativa all'interoperabilità del sistema ferroviario dell'UE. La Attività Produttive svolgerà alcune audizioni sulle proposte di legge relative alle modifiche della disciplina degli orari di apertura degli esercizi commerciali.
La Lavoro si confronterà sulla pdl in materia di modifiche all’ordinamento e la struttura organizzativa dell'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) e dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL). La Affari sociali si confronterà sul documento conclusivo dell’indagine conoscitiva sull’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore con particolare riferimento all'ambito pediatrico e sulla risoluzione per contrastare il fenomeno dell'antibiotico-resistenza. Infine svolgerà alcune audizioni sulle risoluzioni relative ai disturbi dello spettro autistico. Infine, la Commissione Agricoltura proseguirà l’esame del decreto per il rilancio dei settori agricoli in crisi e il sostegno alle imprese agroalimentari colpite da eventi atmosferici avversi di carattere eccezionale