L'assemblea del Senato non si riunirà per tutta la settimana per consentire alle Commissioni permanenti di esaminare il disegno di legge di stabilità e le tabelle allegate. La manovra di finanza pubblica continuerà infatti il suo iter in seno alla commissione Bilancio dove sono stati presentati oltre duemila emendamenti che dovranno essere vagliati entro la mattinata di martedì 16. I gruppi hanno in parte già anticipato alcuni dei loro cavalli di battaglia - da nuove risorse per gli ammortizzatori chieste dal Pd al riordino della tassazione sulla casa ritenuto necessario da Ncd - ma le partite su cui molto si giocherà sono quelle che la Camera ha voluto appositamente rimandare al Senato, concedendo tutto il tempo necessario per calcoli e approfondimenti. Sul piatto ci sono infatti ancora la revisione dell'aumento della tassazione sui rendimenti dei fondi pensione, l'ammorbidimento dei tagli alle Regioni, il destino del personale delle Province, i ritocchi al regime dei minimi. Nella giornata di oggi proseguiranno gli incontri tra i consulenti del Tesoro e quelli della presidenza del Consiglio, faccia a faccia durante i quali si farà il punto sugli emendamenti che l'esecutivo dovrà presentare entro domani. Per il momento sembra tramontare l'estensione degli “80 euro” ad autonomi e pensionati e l'istituzione di una local tax in grado di sostituire le imposte locali esistenti. La commissione Affari costituzionali accantonerà l'esame della riforma della legge elettorale. Ieri è stato approvato, con voto trasversale, un ordine del giorno di Roberto Calderoli che prevedeva che l'Italicum entrasse in vigore non sin dalla sua approvazione, ma solo dopo quella della riforma del bicameralismo. Provvedimento disinnescato dai nuovi accordi raggiunti da Partito democratico e Forza Italia. Domani scadranno i termini per la presentazione di nuovi emendamenti e si capirà la reale posizione di tutti i partiti, minoranza del Pd compresa. L'obiettivo è il sì della Commissione entro Natale.
Nel pomeriggio la Camera si confronterà sulle proposte di legge contenenti “Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare”. Successivamente dovrebbe invece essere approvata la legge con cui si eliminano i limiti di altezza per essere considerati idonei al servizio nelle Forze armate. In commissione Affari costituzionali andrà avanti l'istruttoria riguardante la modifica della seconda parte e del Titolo V della legge fondamentale. Ieri sono stati confermati senza modifica i primi due articoli della riforma del Senato. Il tutto con Fi che ha votato sempre assieme alla maggioranza. Una conferma della solidità del Patto del Nazareno: sono state infatti confermate le norme che segnerebbero il definitivo superamento del bicameralismo paritario. La commissione Finanze riprenderà la discussione di due risoluzioni concernenti l'aumento dell'accisa sulla birra e sui prodotti alcolici. La commissione Ambiente e la commissione Attività produttive svolgeranno le audizioni informali del primo ricercatore dell’Istituto di geoscienze e georisorse del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR), dottoressa Adele Manzella, e dei rappresentanti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV), nell’ambito della discussione congiunta delle risoluzioni sulla produzione di energia da impianti geotermici. Successivamente, le stesse commissioni, svolgeranno le audizioni dei rappresentanti di Cia, Confagricoltura, Coldiretti e Alleanza delle Cooperative in merito alla proposta di legge sui limiti all’impiego di sostanze diserbanti chimiche. Il Comitato ristretto della commissione Affari sociali porterà avanti il dibattito sulle proposte di legge contenenti “Disposizioni in materia di responsabilità professionale del personale sanitario”.
Domani il Consiglio dei ministri varerà una stretta sulla corruzione e sui reati a danno della pubblica amministrazione. Questo l'annuncio fatto ieri da Matteo Renzi, parole che arrivano a qualche ora dall'inchiesta della procura di Roma su “Mafia Capitale”. Palazzo Chigi intende introdurre l'aumento da quattro a sei anni di carcere per corruzione, una più facile confisca dei beni, il dovere di restituire “tutto il maltolto” e tempi di prescrizione più lunghi. Intanto, a livello comunitario, continua il confronto del governo con la Commissione e l'Eurogruppo. Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ha smentito le voci che volevano un'Italia pronta a sfondare il rapporto deficit/Pil nel 2015. Per il Tesoro non ci sarà bisogno di nessuna manovra correttiva.