In Senato alle 9:30 si svolgerà la discussione sulla questione di fiducia posta ieri dal Governo sull'approvazione del maxiemendamento interamente sostitutivo del provvedimento recante norme penali sull'omicidio stradale. Le dichiarazioni di voto avranno inizio alle 11; a seguire, la chiama e la votazione finale. A seguire, l’ordine del giorno prevede l’inizio dell’esame del disegno di legge di conversione del dl recante misure urgenti per interventi nel territorio. Nel pomeriggio il governo si presenterà a Palazzo Madama per rispondere ad alcune interrogazioni sulla riorganizzazione del pubblico impiego e delle amministrazioni dello Stato. La commissione Affari costituzionali porterà avanti l'iter dei ddl sulla riforma del Terzo settore e sulla concessione e il riconoscimento della cittadinanza. L'esame del documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sugli organismi della fiscalità e sul rapporto tra contribuenti e fisco sarà al centro delle attività della commissione Finanze. La commissione Lavori pubblici proseguirà il confronto sul ddl di riforma della Rai e sulla legge delega in materia di appalti. Nel pomeriggio – al termine delle audizioni connesse – riprenderà in commissione Industria l'esame della Legga annuale sul mercato e la concorrenza.

In piena sintonia con la consuetudine non si terranno sedute dell'assemblea di Montecitorio durante la sessione di bilancio. La legge di Stabilità è infatti al centro dei lavori della commissione Bilancio. Cominciano ad arrivare le prime proposte di modifica elaborate da governo e relatori. Il primo pacchetto, come annunciato, è quello per il Mezzogiorno, con lo stanziamento di quasi due miliardi e mezzo in quattro anni per far scattare il credito d'imposta automatico, con tre fasce. Niente da fare, al momento, per il rafforzamento degli sgravi per le assunzioni, che potrebbero essere vincolati alla verifica dei fondi con l'Agenzia di coesione, che sarà “sotto osservazione”, come viene spiegato, e potrebbero semmai scattare dal 2017. Nel corso della seduta di oggi potrebbero essere presentate anche le correzioni al capitolo giochi, con una revisione della tassazione ma anche una nuova stretta alla pubblicità, così come l'intero pacchetto cultura-sicurezza da 2 miliardi, annunciato da Matteo Renzi nei giorni scorsi per combattere il terrorismo. Ancora non si è invece arrivati a una soluzione definitiva sul fronte della salvaguardia dei risparmiatori delle quattro banche salvate dal decreto-legge del governo, che è stato assorbito dalla legge di Stabilità. La commissione Bilancio intanto ha completato la prima scrematura degli emendamenti presentati dai deputati, approvando solo una manciata di micro-modifiche: dallo sblocco delle risorse per la gestione della chiusura degli Opg per le Regioni a statuto speciale ai criteri per la ripartizione del fondo anti-povertà che deve essere proporzionale al numero di figli e alla presenza di disabili. L'emendamento sul credito d'imposta e i superammortamenti, che dovrebbe essere votato nel corso della giornata, prevede lo sconto automatico, come sempre chiesto in primis dal Presidente della commissione Francesco Boccia, per gli investimenti delle imprese che già operano nel Mezzogiorno o che lì si insediano, con tre tetti e tre fasce: 20% per le piccole fino a 1,5 milioni di investimento, 15% per le medie fino a 5 milioni e 10% per le grandi fino a 15 milioni. Nel pomeriggio si svolgeranno in commissione Attività produttive delle audizioni nell'ambito della discussione della risoluzione riguardante le prospettive della filiera chimica italiana, di rappresentanti delle regioni Emilia-Romagna, Sardegna, Sicilia e Veneto.

Si scalda il dibattito politico in vista delle elezioni amministrative di primavera. I sindaci “arancioni” di Milano, Genova e Cagliari hanno scritto una lettera per ricerca l'unità perduta all'interno della compagine di centrosinistra. Un messaggio che ha agitato gli animi delle formazioni che nel 2013 si presentarono unite alle Politiche. Gli ex Sel di Sinistra italiana hanno detto che sarà molto difficile sottoscrivere delle alleanze con il Partito democratico di Matteo Renzi. I fan del premier sono intanto pronti ad inaugurare l'appuntamento della prossima “Leopolda”: un must per la componente renziana del Pd. Un palco dal quale il segretario è pronto a rivendicare i risultati raggiunti durante il suo mandato. Obiettivi non condivisi dalla minoranza dei Dem.



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