Nella giornata di oggi l’Assemblea e le Commissioni del Senato non si riuniranno. Nell'arco di questa settimana, l’Aula ha approvato il ddl sul contrasto alle intimidazioni nei confronti degli amministratori locali e sul reato di depistaggio. Il provvedimento è stato approvato a larga maggioranza e ora passa alla Camera per la sua probabile approvazione definitiva; era atteso da anni dalle Associazioni dei familiari delle vittime delle stragi e rimanda ad alcuni snodi cruciali della storia recente italiana, dalla vicenda di Piazza Fontana all'attentato alla stazione di Bologna. Il ddl introduce il reato di depistaggio prevedendo pene detentive fino a 12 anni per i pubblici ufficiali cosiddetti “infedeli”.

L’assemblea di Palazzo Madama ha poi approvato, con il 55° voto di fiducia del Governo Renzi, il decreto-legge sulle procedure esecutive per la tutela degli investitori in banche in liquidazione. Il provvedimento, che ora passa all’esame della Camera, contiene misure per accelerare il recupero dei crediti, introduce il rimborso automatico dell'80% agli obbligazionisti 'vittime' della risoluzione di Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti e CariFerrara. Sono fissati a sei, i mesi di tempo per presentare l'istanza di rimborso; per accedere all'indennizzo forfettario occorre che il patrimonio mobiliare sia inferiore a 100mila euro o che il reddito complessivo ai fini dell'Irpef sia inferiore a 35mila euro. Durante l'esame in commissione Finanze sono state approvate una trentina di modifiche, ma non è stato però toccato l'impianto del provvedimento.

Passato il primo turno delle amministrative, questa doveva essere la settimana nella quale, dopo mesi di discussione e rallentamenti, la Commissione Industria avrebbe dovuto affrontare i molti nodi non ancora risolti del ddl Concorrenza. Invece, nonostante le parole del ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda per un’accelerazione del dibattito sul provvedimento, sono state fatte pochissime modifiche e al contempo si sono rinviati alcuni nodi fondamentali come quello delle società di capitale nelle farmacie e della norma “Booking”.

L’esame dei restanti emendamenti riprenderà solamente dopo il secondo turno delle elezioni amministrative con l’obiettivo di arrivare in Aula magari già i primi di luglio. La Commissione si è concentrata principalmente sulle professioni, in parte anche su rc auto ed energia: le modifiche approvate non hanno toccato le norme per le società d'ingegneria e per quelle fra avvocati mentre sono stati aumentati gli obblighi per l’esercizio della professione di odontoiatri e notai. Per quanto riguarda l’Rc auto, è stato deciso che per il calcolo del risarcimento dei danni non patrimoniali subiti dalle vittime di sinistri, si utilizzerà una tabella unica, quella attualmente in uso al Tribunale di Milano. Per quanto riguarda le maxi bollette, i fornitori di energia elettrica e gas saranno obbligati a rateizzare le maxi-bollette che derivano non da una colpa del cliente finale ma "da ritardi o interruzioni della fatturazione o prolungata indisponibilità dei dati di consumo reali". Sulla confrontabilità delle offerte, è stato approvato un emendamento interamente sostitutivo dei relatori che stabilisce che per garantire la piena confrontabilità delle offerte e la loro evidenza pubblica, l'AEEGSI stabilisca la realizzazione di un apposito portale informatico per la raccolta e pubblicazione in modalità open data delle offerte vigenti sul mercato di vendita al dettaglio di energia elettrica e gas, con particolare riferimento alle utenze domestiche, alle imprese connesse in bassa tensione e alle imprese con consumi annui non superiori a 200.000 standard metri cubi. Viene affidato all’Acquirente Unico la realizzazione del portale che dovrà avvenire entro cinque mesi dall'entrata in vigore della legge. La proroga di sei mesi allo stop della maggior tutela nel mercato dell'energia e del gas (da gennaio a giugno 2018) sarà richiesta dai relatori del provvedimento direttamente in Aula, mentre il Governo starebbe valutando la possibilità di utilizzare il meccanismo delle aste per l'assegnazione della fornitura di quei clienti domestici che allo stop della maggior tutela non sceglieranno un'offerta.

Passando all’altro ramo del Parlamento, nella giornata di oggi l’Assemblea della Camera si riunirà a partire dalle 9.30 per lo svolgimento delle interpellanze urgenti, mentre le Commissioni non si riuniranno.

Nell'arco di questa settimana, l’Aula di Montecitorio ha approvato, in prima lettura, il testo unificato, frutto dell'elaborazione di 22 differenti proposte di legge, sui partiti politici contenente norme per favorire la trasparenza e la partecipazione democratica; ora il provvedimento passa all’esame del Senato. Essenzialmente sono due gli assi portanti della riforma: garantire una maggiore trasparenza nella gestione, anche economica, dei partiti, dei movimenti e dei gruppi politici organizzati, e favorire la più ampia partecipazione democratica dei cittadini. Nello specifico, per potersi presentare alle elezioni, qualsiasi partito, movimento o gruppo politico organizzato dovrà fornire, se privo di statuto, una dichiarazione di trasparenza in cui dichiara ufficialmente chi ne è il rappresentante legale, quali sono gli organi, la loro composizione e le relative attribuzioni e soprattutto le modalità di selezione dei candidati alle elezioni. Nei propri siti internet, i partiti dovranno istituire un'apposita e accessibile sezione “Trasparenza”, in cui saranno pubblicate le procedure previste per l'approvazione degli atti che lo impegnano nonché il numero, la composizione e le attribuzioni degli organi deliberativi, esecutivi e di controllo, le modalità della loro elezione e la durata dei relativi incarichi. Nella stessa sezione saranno pubblicati anche i dati economici, come i rendiconti di esercizio e l'elenco dei beni mobili e immobili e degli strumenti finanziari intestati al partito, movimento o gruppo. Sul delicato fronte del finanziamento, viene prevista una dichiarazione sottoscritta congiuntamente dal donatore e dal ricevente per le donazioni e i contributi superiori a 5mila euro/anno destinati a un partito, gruppo parlamentare, eletto (o candidato) al Parlamento sia italiano sia europeo, a un consigliere regionale, provinciale, metropolitano e comunale nonché a dirigenti e leader di ogni livello; tali dichiarazioni saranno accessibili a tutti i cittadini elettori anche per via telematica. Infine, tutti gli iscritti a partiti o movimenti avranno il diritto di conoscere chi sono gli altri iscritti; l’apposita anagrafe non sarà on line, per ragioni di privacy, ma dovrà essere consultabile dagli iscritti.

Dopo quasi tre anni di discussioni parlamentari, mercoledì sera l’Assemblea di Montecitorio ha approvato definitivamente la legge sul contrasto e la repressione dei crimini di genocidio, crimini contro l'umanità e crimini di guerra. Il provvedimento inserisce nel nostro ordinamento l'aggravante che prevede la pena della reclusione da due a sei anni se la propaganda, l'istigazione e l'incitamento sono commessi in modo che ne derivi un concreto pericolo di diffusione e se si fondano in tutto o in parte sulla negazione della Shoah, dei crimini di genocidio, dei crimini contro l'umanità e dei crimini di guerra.

Per quanto riguarda le amministrative, a tenere banco, ormai da giorni, sarebbe l’accordo fra M5S e Lega Nord. Entrambe le parti negano anche se Salvini ha più volte dichiarato la necessità di dare un messaggio e unirsi contro Matteo Renzi. Pentastellati e salviniani in Parlamento si sono trovati spesso dalla stessa parte della barricata, come nella strenua opposizione al disegno di legge di riforma costituzionale. Una riflessione che ha spinto Matteo Salvini a pensare che sia possibile "non una alleanza" ma almeno "una convergenza". "Se l'obiettivo è avere amministrazioni diverse rispetto a quelle del Pd penso sia logico che noi votiamo i loro candidati e viceversa". Per il Pdl le parole di Salvini sono la prova dell'accordo. Il M5S però respinge le avances del Carroccio: "Non esiste alcun asse con nessuno. I voti sono dei cittadini, non dei segretari di partito" ha immediatamente replicato Luigi Di Maio. Certo, le incognite sono ancora molte, fatto sta che i ballottaggi di Roma, Milano e Torino rappresentano un banco di prova fondamentale per il Pd, il Movimento 5 Stelle e la Lega.



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