Alle 9 il Parlamento si riunirà in seduta comune per l'elezione di due giudici della Corte Costituzionale e di otto componenti del Consiglio Superiore della Magistratura. Sul punto non c'è accordo tra le forze politiche e c'è il rischio di proseguire con lo stallo che ha caratterizzato le diverse sedute che si sono susseguite prima della pausa estiva. In queste ore andrà avanti la trattativa tra i vari partiti, le presidenze di Camera e Senato hanno già chiarito che, qualora anche la seduta di oggi si dovesse concludere con un nulla di fatto, si andrà avanti con sedute ad oltranza due volte a settimana. Eventualità che avrebbe conseguenze sui tanti provvedimenti presentati alle Camere dal governo.

 Al Senato proseguirà in maniera congiunta la discussione della delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea - “Legge di delegazione europea 2013 - secondo semestre” e della legge europea 2013-bis “Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea”, testi già approvati dalla Camera. La commissione Affari costituzionali porterà avanti i suoi lavori sul ddl relativo alla riorganizzazione della Pubblica amministrazione. La commissione Finanze, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sugli organismi della fiscalità e sul rapporto tra contribuenti e Fisco , ascolterà i rappresentanti di ANAFE (Associazione Nazionale produttori Fumo Elettronico), British American Tobacco Italia e Imperial Tobacco Italia. In commissione Industria riprenderà l'esame delle comunicazioni della Commissione europea relative alla politica industriale in ambito Ue e al mercato interno dei prodotti industriali, potrebbe essere aggiornata anche l'istruttoria del testo istitutivo del disciplinare del marchio “Italian Quality” e delle proposte per la valorizzazione delle imprese artigiane. Nel pomeriggio la commissione Sanità riprenderà l'analisi delle proposte per favorire il riutilizzo dei farmaci e regolamentare lo screening neonatale.

Alla Camera proseguirà la discussione sulla conversione del decreto-legge sulla proroga delle missioni internazionali e il finanziamento dei programmi di cooperazione internazionale; ieri l'assemblea ha autorizzato il ritorno del testo in Commissione per meglio valutare alcuni emendamenti presentati dal governo, tra i quali è presente anche quello per la consegne delle armi ai peshmerga curdi impegnati contro i miliziani dello stato islamico dell'Isis. A Montecitorio proseguirà inoltre l'istruttoria della proposta per l'introduzione nel codice penale dei reati di depistaggio e inquinamento processuale. Potranno inoltre proseguire anche i lavori sulle mozioni relative all'acquisto dei caccia F-35, alla salvaguardia dei diritti degli animali, al bilancio comunitario e alle iniziative a favore di Chico Forti, italiano detenuto negli Stati Uniti. Le commissioni Affari costituzionali e Giustizia porteranno avanti l'analisi del disegno di legge di conversione del dl sul contrasto della violenza negli stadi. Le commissioni Ambiente e Attività produttive proseguiranno il confronto sul documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sulla green economy. In commissione Affari sociali andrà avanti l'indagine conoscitiva sul ruolo, l’assetto organizzativo e le prospettive di riforma dell’Istituto superiore di sanità (ISS), dell’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) e dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Age.NA.S.), saranno ascoltati il direttore generale dell'Age.NA.S., Francesco Bevere, e il professor Cesare Cislaghi, consulente responsabile del coordinamento delle ricerche economico sanitarie dell'Agenzia.

 Matteo Renzi andrà avanti con il programma dei “Mille giorni” nonostante le difficoltà. L'economia e la modifica del diritto del lavoro restano le sue priorità, nei prossimi giorni definirà il programma di revisione della spesa pubblica rigettando al mittente le critiche di chi parla di tagli lineari. Palazzo Chigi cercherà infatti di concentrare gli investimenti sulle misure utili come gli 80 euro e di arrivare ad una ulteriore riduzione delle imposte per i lavoratori. Il segretario del Pd ha detto anche di non temere le critiche dei magistrati sulla riforma della giustizia: “Scioperino pure, sono i cittadini che mi dicono di andare avanti”. Insomma, l'agenda dell'esecutivo non cambia di una virgola. Sullo sfondo rimane il dibattito comunitario: l'austerità resta nemica della ripresa.



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