L'assemblea del Senato si confronterà con sei disegni di legge di ratifica ed esecuzione di altrettanti accordi di diritto di diritto internazionale. Alle 14 la commissione Affari costituzionali porterà avanti l'indagine conoscitiva sull'applicazione della riforma costituzionale allo studio di Palazzo Madama: argomento sul quale non c'è ancora nessun tipo di accordo né tra i vari Gruppi né tra la maggioranza e la minoranza del Partito democratico. Anche la commissione Giustizia registra lo stallo sul disegno di legge in materia di unioni civili. Il governo avrebbe voluto portare il testo in Aula entro il 15 ottobre ma, con tutta probabilità, se ne riparlerà dopo l'approvazione della legge di stabilità. Nel Pd, nel frattempo, avanza l'ipotesi di un approdo in assemblea del ddl senza mandato al relatore. Del resto, sui punti chiave, a cominciare dalla stepchild adoption, le differenze tra Pd e Ap sembrano insuperabili. Una distanza che, nei prossimi giorni, il Pd potrebbe colmare accelerando il ricambio delle commissioni al Senato. C'è infatti il rischio che i centristi riversino su un tema-bandiera il desiderio di alzare la posta del loro sostegno al governo, visti i malumori interni che da giorni serpeggiano nel partito. La commissione Finanze sarà chiamata ad esprimere il suo parere su due schemi di decreto legislativo in materia di stima dell'evasione e organizzazione delle Agenzie fiscali. Le commissioni Industria e Politiche europee del Senato e le commissioni Attività produttive e Politiche europee della Camera svolgeranno l'audizione della commissaria europea per la concorrenza Margrethe Vestager. Lo schema di decreto legislativo sulla disciplina sanzionatoria in tema di prodotti cosmetici sarà al centro della convocazione della commissiona Sanità.

Alle 10 prenderà il via alla Camera la discussione sulla Relazione della XIV Commissione sulla Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2015 e sul Programma di lavoro della Commissione per il 2015 e sul Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea. Nel corso della seduta i deputati analizzeranno anche cinque disegni di legge di ratifica ed esecuzione di accordi di diritto internazionale. Le commissioni Finanze e Attività produttive porteranno avanti l'esame della legge annuale sul mercato e la concorrenza con l’obiettivo di chiudere entro oggi il testo per l’Aula che dovrebbe iniziarne l’esame tra due settimane. Oggi dovrebbe arrivare il voto sulla regolamentazione del mercato farmaceutico: potrebbe essere approvata la norma sull'arrivo delle società di capitali nelle farmacie mentre, sulla vendita nelle parafarmacie dei farmaci di Fascia C, il parere di governo e maggioranza resta negativo. Sono già stati approvati gli articoli sulle società tra avvocati, sulla rete di distribuzione dei carburanti e sull'assistenza ai clienti da parte degli istituti di credito. La commissione Ambiente porterà avanti l'analisi dello schema di decreto legislativo sulle sostanze prioritarie nel settore della politica delle acque. La commissione Affari sociali e la commissione Giustizia esamineranno lo schema di decreto legislativo sulla disciplina sanzionatoria in tema di prodotti cosmetici.

Oggi entrerà nel vivo la mediazione sulle riforme costituzionali. Renziani e minoranza del Pd sanno bene che può essere in gioco la tenuta della legislatura. I fedelissimi del premier hanno addirittura parlato di fiducia sull'articolo 2 del ddl Boschi in materia di elettività del Senato; un'opzione, quella di apporre la questione di fiducia sulla riforma della Costituzione, mai esercitata in tutta la storia della Repubblica. Per tanti, tutti i tipi di forzature in punta di regolamento devono essere evitate ad ogni costo. Oltre le dichiarazioni di intenti dai toni istituzionali le distanze nel Pd restano. Renzi è disponibile ad allargare le competenze del futuro Senato ma non ha intenzione di riaprire la discussione sull'elettività dei futuri senatori, punto che la minoranza ritiene imprescindibile. Al di là dell'inserimento, con una legge ordinaria o nell'articolo 10, del listino dei futuri senatori nelle elezioni regionali. Se nei prossimi giorni non si troverà una mediazione, il primo che si troverà davanti ad un bivio sarà il presidente del Senato Pietro Grasso. Perché, a quanto si apprende, il Pd dovrebbe avviare i lavori in commissione con l'obiettivo di far dichiarare, ancora una volta, dalla presidente Anna Finocchiaro, inammissibili gli emendamenti all'articolo 2. A quel punto la riforma, saltando la votazione in commissione, sarebbe mandata direttamente in Aula dove Grasso, per accogliere la richiesta di minoranza e opposizioni, dovrebbe pubblicamente contraddire Finocchiaro. E a Palazzo Chigi si sta seriamente valutando l’ipotesi di rinviare l’esame del controverso ddl, a dopo l’approvazione della Legge di Stabilità 2016.



Seguici sui Social


2

Nomos Centro Studi Parlamentari è una delle principali realtà italiane nel settore delle Relazioni IstituzionaliPublic Affairs, Lobbying e Monitoraggio Legislativo e Parlamentare 

Vuoi ricevere tutti i nostri aggiornamenti in tempo reale? Seguici sui nostri canali social