La legge di stabilità proseguirà il suo iter in seno alla commissione Bilancio di Palazzo Madama. I senatori saranno chiamati a valutare e discutere circa 3800 emendamenti, proposte di modifica a cui oggi si sommeranno quelle firmate dal governo. Sembra tramontare definitivamente l'idea, caldeggiata in un primo momento dallo stesso premier, di usare il veicolo della manovra per la riforma delle tasse locali sulla casa. Niente local tax insomma nonostante la discussione nel governo sia stata aperta fino all'ultimo. Nell’esecutivo sarebbe invece maturata la convinzione dell'opportunità di abbassare la tassazione sui fondi pensione che al momento la manovra prevede passare dall'11 al 20 per cento. L'asticella si dovrebbe fermare al 17 per cento, nonostante il pressing del Pd per cercare di scendere anche al di sotto di questa soglia. Dall'esecutivo arriverà invece, come ha assicurato il viceministro dell'Economia Enrico Morando, un ritocco alle norme sui giochi “anche in risposta ai rilievi della Ue”. Sempre in emendamenti del governo si dovrebbero tradurre gli accordi con Regioni – definire i tagli per 4 miliardi di euro – Province e Comuni, così come sarà l'esecutivo a modificare il “pacchetto fiscale” su minimi, macchinari imbullonati e Irap. Ieri, in commissione Affari costituzionali sono stati presentati migliaia di emendamenti alla legge elettorale, solo la Lega ne ha depositati circa 10500. Un numero impressionante di atti che potrebbe rendere molto difficile il voto sul provvedimento entro Natale. Inoltre, la sinistra del Pd avrebbe fatto capire di essere pronta a votare con il Movimento 5 stelle e il Carroccio, una presa di posizione che ha mandato su tutte le furie diversi esponenti della componente renziana. La materia elettorale sta diventando sempre più ingarbugliata, tra chi propone un ritorno del “Mattarellum” qualora non si dovesse riformare la costituzione e chi continua a sostenere l'Italicum nato dall'accordo tra il Pd e Forza Italia. Parlamentari vicini al presidente del Consiglio hanno però iniziato a parlare di “election day” in primavera, tanto che il fedelissimo Marcucci ha presentato un emendamento alla legge di stabilità per accorpare le prossime regionali di maggio alle eventuali elezioni per il rinnovo di Camera e Senato.

L'assemblea della Camera sarà chiamata a discutere le proposte di legge sulla modifica delle tasse automobilistiche e il contrasto del conflitto di interessi. Proseguirà inoltre il confronto sulla relazione sul semestre di presidenza italiana dell'Unione europea e sulla lotta alla criminalità mafiosa su base europea ed extraeuropea, approvata dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sui disegni di legge di ratifica ed esecuzione di alcuni accordi internazionali in materia fiscale compreso l'Accordo tra il governo della Repubblica italiana e il governo degli Stati Uniti d'America finalizzato a migliorare la compliance fiscale internazionale e ad applicare la normativa F.A.T.C.A. In commissione Affari costituzionali andrà avanti l'istruttoria delle proposte per la modifica della seconda parte e del Titolo V della legge fondamentale. Ieri si è verificato un incidente di percorso in grado di minare la serenità del dibattito. Grazie al voto di Maurizio Bianconi, parlamentare azzurro di osservanza fittiana, ha trovato accoglimento un emendamento di Sel in cui si prevedeva l'abolizione dei senatori a vita. Un atto in contrasto con l'accordo siglato tra Pd e Forza Italia. Renzi ha parlato di “giochini parlamentari” ed ha usato espressioni durissime nei confronti della minoranza del suo partito, minacciando imminenti elezioni. Dichiarazioni che non hanno preoccupato sinistra dem e opposizioni, che hanno dimostrato come sia imprescindibile il confronto con loro. In commissione Affari sociali proseguirà la discussione sulle proposte di legge contenenti “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone affette da disabilità grave prive del sostegno familiare”.

Matteo Renzi ha annunciato lo slittamento a domani alle 18 del Consiglio dei Ministri inizialmente convocato per oggi. L'ex sindaco di Firenze ha confermato che al centro dell'ordine del giorno ci saranno nuove regole per il contrasto e la repressione della corruzione. Le prossime ore saranno dedicate alla definizione della politica fiscale da tradurre in norme della legge di stabilità. Confronti accompagni dal dialogo serrato con la Commissione Ue; ieri l'esecutivo di Bruxelles ha minacciato di “spiacevoli conseguenze” l'Italia e la Francia. Parole riferite alla situazione dei due Paesi. Renzi ha risposto citando il FMI, che ha chiesto politiche per favorire ripresa e crescita.



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