L'assemblea di Palazzo Madama porterà avanti la discussione sulla proposta di legge per l'istituzione del reato di negazionismo di genocidio e sui testi relativi all'inasprimento delle pene previste per i delitti contro il patrimonio ambientale. La commissione Affari costituzionali e la commissione Giustizia si confronteranno sul disegno di legge governativo in materia di contrasto della criminalità organizzata e sequestro dei patrimoni illeciti. I rappresentanti dell'Istat saranno ascoltati dalla commissione Finanze in merito al ddl di conversione del decreto-legge sull'esenzione Imu per i terreni agricoli montani. Le commissioni Industria e Ambiente continueranno a lavorare sulla conversione del decreto-legge con cui si propone di nazionalizzare l'Ilva; a differenza di quanto previsto all'inizio della settimana si sono però verificati dei rallentamenti rispetto alla tabella di marcia stilata nei giorni scorsi. L'obiettivo – secondo alcune fonti parlamentari - è quello di portare in Aula il provvedimento martedì o mercoledì della prossima settimana, per chiuderlo definitivamente entro la settimana stessa. Intanto, maggioranza e governo sono al lavoro su almeno altri due emendamenti. Uno con il quale si intende aprire una linea di credito da parte di Cassa depositi e prestiti, garantita dallo Stato; un altro per congelare gli oneri fiscali delle aziende dell'indotto. Intanto stanno aumentando le proteste dei creditori della società gestita dalla famiglia Riva: ieri decine di tir hanno invaso la città di Taranto per denunciare il pericolo di una cancellazione delle somme vantate dagli autotrasportatori nei confronti dell'acciaieria. Il documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sul caso Stamina continuerà a catalizzare l'attenzione dei componenti della commissione Sanità.

La rottura del Patto del Nazareno ha prodotto i primi effetti nell'aula di Montecitorio. Il presidente della commissione Affari costituzionali, Francesco Paolo Sisto, si è infatti dimesso da correlatore del testo con cui si intende modificare la seconda parte e il Titolo V della Costituzione. Una decisione che ha aperto una giornata caratterizzata dal fortissimo ostruzionismo delle opposizioni, rimostranze andate avanti sino alla tardissima serata. Atteggiamenti favoriti dalla decisione della Presidenza relativa alla non concessione di un supplemento nei tempi di intervento per i gruppi di Sel e Movimento 5 stelle, formazioni che – in teoria – non potrebbero più intervenire da qui alla conclusione dell'istruttoria prevista per la giornata di sabato. Una posizione drastica che potrebbe essere sanata oggi da una nuova Conferenza dei capigruppo o da una seduta della Giunta per il regolamento. Riunioni che potrebbero precedere l'esame e il voto sugli emendamenti. La commissione Affari costituzionali e la commissione Bilancio riprenderanno in serata l’esame del ddl di conversione del decreto-legge Milleproroghe. In commissione Finanze si svolgerà il seguito dell’audizione del viceministro dell’Economia e delle finanze Luigi Casero, sull’attuazione della delega per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita. Successivamente, insieme alla commissione Attività produttive, saranno ascoltati il presidente della Consob e i rappresentanti delle associazioni di tutela dei consumatori in merito al contenuto del decreto-legge con cui si propone di variare la governance delle Banche popolari. In commissione Ambiente si svolgerà l'audizione di rappresentanti dell'Ispra nell’ambito dell’esame dello schema di decreto ministeriale recante approvazione delle linee guida concernenti la determinazione dei valori di assorbimento del campo elettromagnetico da parte delle strutture degli edifici.

La condotta tenuta dai deputati di Forza Italia ha rafforzato la convinzione di Matteo Renzi: il Partito democratico potrà fare a meno del soccorso azzurro garantito da Silvio Berlusconi. Ieri, durante il voto sugli emendamenti alle proposte di legge di revisione costituzionale, i parlamentari forzisti si sono divisi tra il voto positivo, quello negativo e le astensioni. Uno scenario confuso capace di rafforzare le certezze del segretario del Pd. Intanto sono continuate le grandi manovre per stringere un'alleanza tra Forza Italia e Lega Nord, accordo per tentare di ricostruire la vecchia formazione del centrodestra. Intanto i a Palazzo Chigi ferve l’attività per mettere a punto i testi che saranno esaminati dall’atteso consiglio dei Ministri del 20 febbraio, riunione che sarà caratterizzata dalla presenza di diversi provvedimenti economici, primo tra tutti il ddl concorrenza che, secondo il premier, darà una scossa al sistema economico del Paese e favorirà gli investimenti da parte delle imprese estere.



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