Prove d’intesa Salvini-Di Maio: si va avanti, evitare infrazione
Dopo quasi due settimane dalle europee ieri a palazzo Chigi si è tenuto il tanto atteso vertice a tre fra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini per rinsaldare l'alleanza e accorciare la distanza fra i due in vista del delicato dialogo con l’Europa per evitare la procedura d’infrazione per debito eccessivo, nodo sul quale il Capo dell’esecutivo avrebbe posto un altro ultimatum: “Tratto io con l'Europa o mollo”. L’aut aut avrebbe irritato fortemente i due Ministri inducendoli tuttavia ad abbassare i toni contro Bruxelles.
“Sarà necessario un incontro con i tecnici del Mef e il Ministro dell’economia Giovanni Tria per mettere a punto una strategia da adottare nell'interlocuzione con l'Europa, volta a evitare una procedura d’infrazione per il nostro Paese, e per impostare una manovra economica condivisa”, recita una nota di palazzo Chigi diffusa al termine dell'incontro. Se non è bastato a ricucire del tutto le tensioni degli ultimi giorni con il premier, il vertice che è stato un vero e proprio banco di prova per lo stato di salute del Governo in vista anche del delicato Consiglio dei ministri di oggi pomeriggio.
La verifica si è conclusa con la soddisfazione di entrambi gli azionisti del Governo che, al termine del confronto di quasi due ore, si sono scambiati una stretta di mano quasi a suggellare l'intesa ritrovata. Entrambi, infatti, hanno incassato qualcosa: Matteo Salvini il decreto sicurezza bis già oggi in Consiglio dei ministri e Luigi Di Maio un'accelerazione sul salario minimo. La priorità per entrambi è quella di tagliare le tasse e Salvini ha infatti assicurato che il Governo va avanti, con “l'obiettivo comune di evitare l'infrazione garantendo la crescita, il diritto al lavoro e il taglio delle tasse”. E ha ribadito: “Non ci sarà nessuna manovra correttiva e nessun aumento di tasse”.
“Clima positivo di chi vuole lavorare al massimo per l'Italia” anche per Luigi Di Maio: per il leader del M5S “il primo obiettivo e la priorità in questo momento è abbassare le tasse”. Oltre alla procedura d’infrazione sul debito italiano, molti gli altri dossier sul tavolo a partire dall'agenda per rilanciare l'azione del Governo: tra i nodi quello delle nomine Ue e l'eventuale rimpasto dell'esecutivo. Un nuovo vertice a tre si terrà nei prossimi giorni per completare il piano di azione da perseguire sino alla fine della legislatura.
Zingaretti lavora per ricostruire il PD e il centrosinistra
Dopo i ballottaggi delle amministrative il Pd si scopre ferito, ma ancora vivo e combattivo. Il centrosinistra, pur partendo da una situazione di netto vantaggio, strappa un pareggio al centrodestra sui capoluoghi di provincia, finisce 7 a 7, e conserva la maggior parte dei Comuni, anche se tanti sono quelli che lascia agli avversari. “Un'avanzata leghista c'è stata, ma niente a che vedere con un'ondata travolgente”, sintetizza Paolo Gentiloni. Per Nicola Zingaretti “Dai territori il segnale è forte: c'è un nuovo bipolarismo. L'alternativa a Salvini è possibile ed è rappresentata dal Pd e da un nuovo centrosinistra”. Per il Nazareno il dato politico è che per la prima volta gli elettori M5S e Lega non si sono sovrapposti o coalizzati contro il Pd ed è un fatto che fa ben sperare per il futuro.
Il segretario lavora al Piano per l'Italia e già in settimana potrebbe varare la nuova Segreteria dalla quale sarebbe pronto a escludere i renziani e in particolare Luca Lotti. È il modo per iniziare a costruire un’alternativa di centrosinistra che sia aperta, civica e plurale: “Costruiamo una nuova alleanza. E cambiamo il Pd, per andare incontro a quella voglia di partecipare e di combattere che sta riemergendo nel Paese. La strada sarà lunga e difficile ma siamo in cammino”. Certo, gli ostacoli ci sono e Zingaretti non fa finta di nulla: “In questo voto, è inutile negarlo, ci sono ferite sulle quali occorrerà riflettere e capire come reagire”; le più dolorose riguardano l'Emilia Romagna: il centrosinistra dopo 74 anni perde Ferrara e lascia al centrodestra anche Forlì.
L’Aula del Senato
L’aula del Senato tornerà a riunirsi alle 17.30 per l’informativa del Ministro dell'economia e delle finanze Giovanni Tria in merito all'eventuale avvio di una procedura per disavanzi eccessivi nei confronti dell'Italia e per illustrare gli esiti dell'ECOFIN del 17 maggio e del 14 giugno.
Le Commissioni del Senato
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà la proposta di legge costituzionale sull’iniziativa legislativa popolare e referendum, e su quella per l’abolizione del Cnel. La Giustizia si confronterà sul ddl relativa alla lite temeraria, su quella per il procedimento monitorio abbreviato e sul disegno di legge per la tutela degli animali. Proseguirà poi le audizioni sui disegni di legge per la tutela delle vittime di violenza di genere.
La Commissione Finanze ascolterà i rappresentanti dell’Agenzia delle Entrate sull’indagine conoscitiva sul processo di semplificazione del sistema tributario e del rapporto tra contribuenti e fisco. Esaminerà poi lo schema di decreto ministeriale per l'individuazione delle manifestazioni da abbinare alle lotterie nazionali da effettuare nell'anno 2019. La Lavori Pubblici esaminerà il disegno di legge sulla trasparenza delle tariffe telefoniche.
La Agricoltura svolgerà diverse audizioni sul ddl per l’agricoltura con metodo biologico e alcune sull’affare assegnato relativo alle problematiche dei Consorzi di bonifica e d’irrigazione. In sede riunita con la Territorio, riprenderà l’esame delle ddl sul consumo di suolo. L’Industria proseguirà il dibattito sul ddl relativo all’obsolescenza programmata dei beni di consumo. La Lavoro svolgerà delle audizioni sulla legge delega al Governo per il miglioramento della Pubblica amministrazione e proseguirà il confronto sul ddl relativo al caregiver familiare.
La Commissione Salute riprenderà il ciclo di audizioni sull’affare assegnato sull'uso della triptorelina, esaminerà poi il sulle misure emergenziali per il servizio sanitario della Regione Calabria e diversi ddl tra cui quelli sull’endometriosi e la fibromalgia, sui dirigenti sanitari e sul riconoscimento della guarigione e la piena cittadinanza delle persone con epilessia. Infine la Politiche dell’Unione Europea si confronterà sulla legge di delegazione europea 2018.
L’Aula della Camera
L’Assemblea della Camera alle 14 ascolterà l’informativa del Ministro dell'economia e delle Finanze Giovanni Tria in merito all'eventuale avvio di una procedura d’infrazione europea per disavanzi eccessivi nei confronti dell'Italia e, dalle 15.30, inizierà l’esame del decreto sblocca cantieri approvato la settimana scorsa dal Senato.
Le Commissioni della Camera
La Commissione Affari costituzionali svolgerà diverse audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva su politiche dell'immigrazione, diritto d'asilo e gestione dei flussi migratori; a seguire si confronterà sulla proposta di legge costituzionale in materia di elettorato per l'elezione del Senato. La Giustizia in sede riunita con la Affari Sociali proseguirà l’esame della pdl relativa al rifiuto dei trattamenti sanitari e alla liceità dell'eutanasia. La Bilancio, in sede riunita con la Finanze, proseguirà l’esame degli emendamenti presentati al decreto crescita.
La Cultura esaminerà la pdl per la promozione e il sostegno della lettura e la legge delega sulle disposizioni in materia di ordinamento sportivo e delle professioni sportive. La Commissione Ambiente esaminerà e ascolterà il Presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) Raffaele Cantone sul decreto sblocca cantieri. La Trasporti riprenderà il confronto sugli emendamenti relativi alla proposta di legge di modifica del Codice della strada. La Attività Produttive proseguirà il ciclo di audizioni nell’ambito dell’esame della legge delega sul turismo. La Affari Sociali proseguirà il ciclo di audizioni sulle misure volte a garantire l'effettiva tutela della salute mentale.