Governo, Fontana a Bruxelles. M5S avverte: rimpasto dopo 20 luglio
Matteo Salvini dà il la al rimpasto di Governo, ma Luigi Di Maio per ora non ne vuole sentire parlare. Intanto Lorenzo Fontana diventa Ministro degli Affari europei e la deputata Alessandra Locatelli viene promossa Ministro per la Disabilità e alla Famiglia. Con “uno spostamento e un'acquisizione”, annuncia il premier Giuseppe Conte, il Governo “completa l'assetto e potrà proseguire la sua attività”. Intanto il capo politico pentastellato, chiuso nei suoi uffici, tra vertenze aziendali e progetti per il rilancio del Movimento, ha già fatto sapere che di eventuale rimpasto si potrebbe parlare solo a chiusura della finestra elettorale, quindi non prima del 20 luglio.
Luigi Di Maio quindi insiste nel voler mantenere la squadra così com'è, ma deve scontrarsi con la realtà di tutti i giorni. Danilo Toninelli al Mit rischia di essere troppo debole, proprio ora che sul tavolo ci sono dossier come Alitalia, Autostrade ed entro fine mese anche la Tav Torino-Lione. In queste partite infatti il Ministro sembra rimasto nelle retrovie, mentre il vicepremier in prima fila detta linea e regole. Fonti pentastellate confidano che siano proprio i parlamentari a chiedere un rinnovamento per acquisire credibilità: ecco allora il motivo per cui Toninelli è stato messo in standby, anche dalle luci dei riflettori. Intanto Riccardo Fraccaro ha bollato le voci di un suo arrivo al Mise come "gossip politico", ma tra i nodi da sciogliere per Di Maio c'è anche quello di abbandonare un dicastero e concentrarsi sul Movimento e sui dossier del lavoro, a lui più cari.
Manca ancora il nome per il Commissario italiano a Bruxelles
E se il Movimento frena, in attesa della data definita della tranquillità, la Lega sta rimettendo a posto tutte le caselle. Dopo il ministro degli Affari europei toccherà al commissario Ue, anche se da Bruxelles giungono notizie di un ulteriore slittamento dei tempi, addirittura a settembre. Per parlare di Commissari prima deve essere votata Ursula von der Leynen, su cui ci sono ancora molte resistenze, soprattutto da parte della Lega. “È vergognoso escludere il partito più votato in Italia e in Europa - tuona Salvini in merito alle nomine di presidenti e vice - se pensano di intimidirci hanno trovato le persone sbagliate”.
La battaglia quindi si preannuncia durissima, ma in via Bellerio si deve prendere una decisione. E' in atto una moral suasion pressante su Giancarlo Giorgetti affinché accetti l'incarico e nel caso sembra essere tornata in pole Giulia Bongiorno. Scendono le quotazioni di Nicola Molteni, troppo importante al Viminale con un Ministro sempre sul campo, mentre in pista rimarrebbe Claudio Durigon in caso di cambio all'ultimo miglio; alla casella del ministero invece potrebbe spuntare un nome alla Locatelli, giovane e praticamente sconosciuta.
Lega nella bufera sul caso fondi russi
Un audio sul sito Usa BuzzFeed riporta in primo piano i rapporti della Lega con la Russia di Vladimir Putin e il sospetto di finanziamenti segreti da Mosca al partito di Matteo Salvini. Nella registrazione, datata 18 ottobre del 2018 all'Hotel Metropol di Mosca, Gianluca Savoini, ex portavoce del leader del Carroccio e presidente dell'associazione Lombardia-Russia, parla con alcuni russi di strategie sovraniste anti-Ue e di affari legati al petrolio. Secondo BuzzFeed si cerca un accordo per far arrivare fino a 65 milioni di dollari alla Lega, ma non si sa se l'intesa sia mai andata in porto e se il partito abbia ricevuto i soldi. “Mai preso un rublo, un euro, un dollaro o un litro di vodka dalla Russia” il commento di Salvini che poi scarica Savoini: “Da segretario farò tutto quello che devo fare” rilancia il leader della Lega rispondendo alle domande dei giornalisti che lo incalzavano, una posizione che lascia anche intendere che Savoini avrebbe agito in proprio.
L'episodio risale ai giorni della visita di Salvini da vicepremier a Mosca per incontrare degli imprenditori. Savoini con altri due italiani, secondo BuzzFeed, parla in una sala dello storico albergo con tre russi, a giudizio del sito di news vicini a esponenti di rilievo del Cremlino. Savoini dice in inglese: “A maggio ci saranno le elezioni in Europa e vogliamo cambiarla. Una nuova Europa deve essere vicina alla Russia, perché vogliamo riprenderci la nostra sovranità”. Dalla geopolitica si passa agli affari e in brani audio non diffusi della conversazione si parlerebbe, ancora secondo BuzzFeed, di una percentuale del 4% su una grossa fornitura di petrolio all'Eni per finanziare la Lega. L'Eni smentisce qualsiasi ruolo nel caso.
L'audio scatena la polemica politica. “Soldi dalla Russia alla Lega contro l'euro? Salvini chiarisca subito in Parlamento", dice il leader Pd Nicola Zingaretti. I deputati dem espongono alla Camera cartelli con il 49 milioni che la Lega ha rateizzato e i 65, presunti, milioni di dollari da Mosca. “L'Italia è un Paese autonomo e chi si candida a rappresentarla deve fare l'interesse dell'Italia, non di altri Paesi. Che questi si trovino a Est od Ovest fa poca differenza” - si legge sulla pagina Facebook del M5S - “Noi siamo liberi e lo resteremo”. Luigi Di Maio prima scherza “meglio Putin che i petrolieri”, poi si fa serio: “Sempre più orgoglioso del M5S. Noi abbiamo sempre ricevuto risorse solo dalle donazioni volontarie”.
Tensione fra Salvini e Trenta sul ruolo della Marina Militare
“Le navi prendono ordini dal Ministro di riferimento”, dice Elisabetta Trenta. “A me basta che le navi difendano i confini: ciascuno faccia il suo”, ribatte Matteo Salvini. Continuano, sul tema dei migranti, le schermaglie tra Difesa e Viminale. Lo scontro a distanza va in scena dopo poco meno di un'ora di vertice a Palazzo Chigi. Giuseppe Conte ha riunito attorno a un tavolo tutti i Ministri competenti: ci sono Matteo Salvini, Elisabetta Trenta, Enzo Moavero, Danilo Toninelli e anche il capo di gabinetto di Giovanni Tria, dal momento che il ministero dell'Economia ha competenza sulla Guardia di finanza. “È stato un incontro proficuo in cui abbiamo rivisto i dati sui flussi e gli elementi di contrasto al traffico illegale”, dice Conte.
All'uscita da Palazzo Chigi, però, torna in scena la tensione tra Difesa e Viminale. La ministra Trenta dichiara di aver letto della proposta di Salvini di usare le navi della Marina a protezione dei porti solo sui giornali: “Stasera non me l'ha chiesto”. Il Ministro dell'Interno indirettamente conferma, ma poi aggiunge: “Abbiamo messo sul tavolo altre iniziative come i controlli della Marina militare preventivi sulle navi di presunto soccorso per verificare se abbiano tutti i requisiti. A me basta che le navi delle forze armate difendano i confini via terra, via mare, via aereo: Esercito, Marina militare, Guardia di finanza. Se ciascuno fa il suo in Italia entra chi ha il permesso di entrare”, è la sua stoccata.
L’Aula del Senato
L’aula tornerà a riunirsi domani alle 9.30 per proseguire l’esame della proposta di legge costituzionale per la riduzione del numero dei parlamentari. A seguire si confronterà su diversi disegni di legge di ratifica di accordi internazionali e alle 15 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata.
Le Commissioni del Senato
Per quanto riguarda le Commissioni, la Bilancio proseguirà l’esame del decreto legge per il miglioramento dei saldi della finanza pubblica e si confronterà sul rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2018 e sulle disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2019. La Finanze esaminerà il ddl per la parità di accesso agli organi di società quotate.
L’Istruzione esaminerà il decreto legge sulle misure urgenti nei settori di competenza del Mibac come le fondazioni lirico sinfoniche e il settore del cinema e dell’audiovisivo. L’Agricoltura alle 8.30, in sede riunita con la Politiche dell’Ue e le rispettive della Camera, ascolterà il sottosegretario per le politiche agricole alimentari, forestali e del turismo Franco Manzato in vista del Consiglio dell’Unione europea in materia di agricoltura e pesca previsto per il 15 luglio. La Politiche dell’Unione Europea proseguirà il confronto sulla legge di delegazione europea 2018.
Alla Camera
Nella giornata di oggi l’Assemblea della Camera non si riunirà; i lavori sono rinviati a domani alle 11 quando l’Aula di Montecitorio svolgerà le interpellanze urgenti.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari costituzionali, in sede riunita con la Giustizia, proseguirà l’esame del cosiddetto decreto sicurezza bis. La Finanze svolgerà diverse audizioni nell’ambito dell’esame della pdl per l’istituzione dell'imposta municipale sugli immobili, la cosiddetta nuova IMU. La Cultura esaminerà la pdl sull’accesso ai corsi universitari. La Trasporti proseguirà l’esame della proposta di legge sul Codice della strada. La Affari Sociali esaminerà la pdl in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, formazione e ricerca scientifica e infine proseguirà il ciclo di audizioni sulle risoluzioni per contrastare il fenomeno dell'antibiotico-resistenza.