Nella giornata di oggi l’Assemblea del Senato e le Commissioni non terranno sedute. Volendo fare il punto su quanto successo nella settimana, bisogna ricordare che nella giornata di mercoledì l’Assemblea di Palazzo Madama ha discusso e approvato con modifiche la legge quadro per la partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali; i voti favorevoli sono stati 191, 3 i contrari e 28 gli astenuti. Rispetto al testo già votato dalla Camera sono stati approvati diversi emendamenti e in particolare è stata integrata la composizione del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) con l'obiettivo di garantire la rappresentanza di Forza Italia nel Comitato. Nella stessa giornata, il Ministro per gli affari esteri Paolo Gentiloni ha svolto l’informativa sulla situazione in Libia: il Capo della Farnesina è stato molto chiaro nel ribadire la linea di fermezza, prudenza, responsabilità del Governo sulla delicatissima situazione; secondo il Ministro, l’Italia potrà intervenire militarmente solamente su richiesta di un governo legittimo e solamente dopo aver ricevuto il via libera dal Parlamento. L’obiettivo prioritario rimane quindi quello di sempre e cioè favorire la nascita di un governo in Libia che potrà poi godere dell’aiuto dell’Italia sotto il piano economico, della sicurezza e umanitario. Giovedì mattina è stata approvata la delega del governo per la riforma della magistratura onoraria e dei giudici di pace con 127 voti favorevoli, 46 contrari e 31 astenuti; l'obiettivo del provvedimento è quello di arrivare ad un un'unica figura di giudice onorario. Ora il testo passa all’esame della Camera per la sua possibile approvazione definitiva.

L’Assemblea della Camera nell’arco di questa settimana ha esaminato e approvato il ddl delega al Governo sul nuovo processo civile con 261 voti favorevoli, 134 contrari e 29 astenuti; ora il provvedimento passa all’esame del Senato. Il testo si propone di riformare il processo civile secondo parametri di maggiore efficienza e specializzazione; fra le novità introdotte c’è l'ampliamento delle competenze del Tribunale delle imprese, la riorganizzazione e razionalizzazione dei Tribunali per la famiglia in sezioni e gruppi specializzati per la persona, la famiglia e i minori, l’accelerazione dei tempi del processo civile, la riforma del procedimento per dichiarare l'inammissibilità dell'appello e soprattutto l’adeguamento delle norme processuali al processo civile telematico.

Giovedì pomeriggio è stata discussa e approvata con 364 voti a favore e 6 astenuti la risoluzione sulla relazione promossa dalla Commissione di inchiesta sui fenomeni della contraffazione e sulla "contraffazione nel settore tessile: il caso del distretto produttivo di Prato". La risoluzione impegna il Governo ad adottare misure contro il caporalato, promuovere la certificazione etica delle filiere produttive, garantire la tracciabilità dei prodotti, contrastare il traffico illecito di denaro realizzato attraverso i money transfer.

Martedì 8 marzo sono state discusse e approvate a larga maggioranza le mozioni sul settantesimo anniversario del riconoscimento del diritto di voto alle donne. In particolare le mozioni impegnano il Governo a promuovere e a rafforzare la tutela dei diritti delle donne e il loro empowerment in tutti i settori, affrontando le cause strutturali della discriminazione basata sul genere, ad assumere iniziative per garantire alle donne l'effettiva partecipazione e la possibilità di assumere la leadership a tutti i livelli decisionali, politici, economici e sociali.

Nella giornata di oggi l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi a partire dalle 9.30 per lo svolgimento delle interpellanze urgenti che in particolare riguarderanno lo scandalo dei controlli di qualità truccati all'interno di Poste italiane, gli effetti della cessione di una parte del mare a nord della Sardegna alla Francia con riferimento anche alla ricerca di idrocarburi e la mancanza di un sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con la delega per le sostanze stupefacenti.

Nuovo colpo di scena nella complessa questione delle elezioni del prossimo sindaco di Roma. A sinistra del Pd si consolida l’asse Fassina-Marino, al quale si vorrebbero aggregare i cosiddetti scontenti del “renzismo” romano come Massimo Bray e i civatiani. L’obiettivo sarebbe quello di individuare un candidato unico da opporre al centrodestra, al Movimento 5 Stelle e al candidato del Partito Democratico Roberto Giachetti; questi potrebbe essere individuato anche tramite le primarie nel caso ad esempio ci sia la disponibilità di Marino e di Bray a scendere in campo. Al momento sono aperte tutte lo opzioni anche se il tempo inizia ormai a scarseggiare. Per ora è solo un progetto, ma scatena già dure reazioni nel PD: Ignazio Marino e Massimo Bray in pista con la sinistra? "Per noi sono ipotesi che non esistono e ci stupisce non siano già state smentite", ha commentato il commissario romano dei democratici Matteo Orfini.

Questo fine settimana ci saranno due appuntamenti politicamente molto importanti per le dinamiche interne al Partito Democratico. Da oggi e sino a domenica, a Perugia si riunisce la minoranza con l’obiettivo di indicare "un'alternativa al Pd renziano". Nella tre giorni sfileranno vecchi e nuovi big come Roberto Speranza, organizzatore dell'evento, Pier Luigi Bersani, Gianni Cuperlo e Massimo D'Alema. Matteo Renzi dal canto suo sabato sarà a Parigi per il vertice del Partito Socialista Europeo e rilancerà la sua idea di sinistra e di Europa. Ma soprattutto sembra che per rispondere alla minoranza voglia intervenire domenica presentandosi ancora una volta alla scuola di formazione politica del Pd.

A Napoli intanto Antonio Bassolino presenterà un nuovo ricorso con anche la richiesta di rivotare nei seggi incriminati. Il Partito Democratico del Nazareno si sta muovendo ormai da giorni per scongiurare l’ipotesi che l’ex Sindaco di Napoli possa presentarsi con una propria lista civica togliendo voti al Pd e indebolendo la candidatura di Valeria Valente in un contesto cittadino già fortemente frammentato e complesso.

Nella giornata di ieri la Banca centrale europea ha tagliato tutti i tassi di riferimento del costo del denaro, mentre il programma d'acquisto di titoli di Stato lanciato un anno fa sale di 20 miliardi al mese, raggiungendo quota 80. Da ieri la Bce, inoltre, potrà acquistare anche i bond emessi dalle aziende più solide e non solo Titoli di Stato. Il Governatore della Banca centrale europea Mario Draghi ha spiegato come la nuova strategia sia pensata e orientata per "agevolare ancora le condizioni di accesso al credito" e riportare l'Eurozona vicino all'obiettivo d'inflazione al 2% (a febbraio, ultima rilevazione Eurostat, i prezzi erano negativi). Rivolgendosi alla politica, Draghi ha chiesto ai Governi di "applicare le raccomandazioni della Commissione Ue", cosa avvenuta in maniera limitata nel 2015. L’obiettivo nel suo complesso rimane quello di favorire tutti i fattori e le condizioni perché all’interno dell’eurozona si possa ancor più consolidare e rafforzare la crescita.



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