Anche Fitch boccia la Nota di aggiornamento al Def
Dopo l'Ufficio parlamentare di bilancio, Bankitalia, Corte dei Conti e Istat, nel giro di poche ora anche l'agenzia di rating Fitch ha bocciato il Def del governo gialloverde. Ma alle critiche il Governo ha risposto facendo muro: “Tutti quelli che hanno promosso i governi precedenti, è buona cosa che boccino quelli attuali”, ha ribadito il vicepremier Luigi Di Maio, uscendo da palazzo Chigi al termine della prima riunione della cabina di regia sugli investimenti. All'esecutivo è appena stato notificato il giudizio di Fitch, che vede “notevoli rischi per gli obiettivi” della manovra, in particolare oltre il 2019. Per il 2020 si attende un deficit “più vicino al 2,6%" già previsto in agosto rispetto al 2,1% del Pil indicato dall'esecutivo, a fronte anche di previsioni di crescita inferiori rispetto a quelle del Governo.
Il Pil italiano secondo l'agenzia dovrebbe crescere infatti dell'1,2% nel 2019 e dello 0,9% nel 2020, mentre la nota di aggiornamento al Def parla rispettivamente dell'1,5% e dell'1,6%. Per la valutazione, saranno elementi chiave “il dettaglio e l'attuazione delle politiche fiscali”. Insomma, il declassamento a junk, spazzatura, al BBB non è un rischio scongiurato, anzi: la prossima revisione è prevista nel primo trimestre 2019, quando la manovra sarà ormai definita e inizierà a dispiegare i primi effetti. E’ un rischio altissimo per il governo M5s-Lega, che attende ancora i giudizi di Moody's e S&P, che arriveranno entro fine mese.
Fmi, allarme Italia: rischio contagio banche-BTp
Il Fondo Monetario Internazionale ha messo in guardia sul legame fra banche e debito sovrano in Italia: nonostante il calo dei titoli di Stato in pancia alle banche italiane certificato dalla Banca d'Italia, il legame resta stretto e rappresenta un importante canale di trasmissione del rischio. A preoccupare è il fatto che le tensioni sul mercato italiano del debito sovrano, il terzo al mondo dopo Stati Uniti e Giappone, possano contagiare altri paesi europei. E se la Grecia attribuisce la recente pesantezza in Borsa delle sue banche all'Italia paventando un effetto contagio già in atto, il Tesoro americano avverte: anche se l'Italia e la Brexit non sono al momento “significative preoccupazioni” è necessario monitorare i rischi che arrivano dall'Europa, per “assicurare che non ci sia contagio”. Il timore americano è che le difficoltà italiane si traducano in una nuova crisi bancaria europea, le cui conseguenze sarebbero globali.
Il Governo conferma i numeri del NaDef
Il premier Giuseppe Conte e i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, alla prima riunione della cabina di regia sugli investimenti con gli AD delle principali partecipate, fanno asse per difendere a spada tratta le misure da inserire nella manovra. Il Governo tiene ferma la posizione e si dice convinto che lo spread non andrà fuori controllo. L'exit strategy nel caso il Paese dovesse finire sotto attacco sul fronte finanziario sarebbe quello di dilazionare le misure: alleggerire il peso sui conti pubblici per il 2019, far partire quota cento e reddito di cittadinanza più in là di qualche mese, magari sotto le Europee. E' un piano che al momento non viene preso in considerazione da M5S e Lega che insistono sulla necessità di far decollare subito il contratto di governo.
Di fronte alla preoccupazione che continua a esprimere il Capo dello Stato Sergio Mattarella e agli inviti al dialogo con le istituzioni europee, l'esecutivo si muove su un doppio binario. Nessuna marcia indietro, come ribadito dal Ministro dell’Economia Giovanni Tria ieri davanti alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, né sulla cifra del 2,4% del rapporto deficit-Pil, né sui contenuti inseriti nel contratto di governo. Tuttavia la volontà è quella di non chiudere la strada del confronto, restano in ogni caso tensioni legate al decreto fiscale (l'arrivo sul tavolo dei ministri è slittato a lunedì prossimo, il M5S oltre a stoppare qualsiasi tentativo di condono vorrebbe inserire altre misure ma ci sarebbe la resistenza del Mef), su quota cento e sul reddito di cittadinanza (la Lega punta a ridurre la platea dei beneficiari).
In vista del Congresso del PD per i renziani c’è l’ipotesi Minniti
I renziani rompono gli indugi e accelerano nella ricerca del proprio candidato alla segreteria del Partito Democratico. Secondo alcune indiscrezioni sarebbe in atto un nuovo tentativo per convincere Graziano Delrio, il capogruppo alla Camera, che ha più volte declinato l'invito a scendere in campo dicendosi non adatto a un compito del genere. Ma Delrio non è l'unica opzione in campo: alti esponenti del Pd spiegano che è in corso una trattiva con l'ex ministro degli Interni Marco Minniti: se accettasse si tratterebbe di una soluzione che va oltre l'area renziana. L’ex ministro dell’Interno, oltre a godere di una certa autonomia, sarebbe un concorrente temibile per Nicola Zingaretti.
L’Aula del Senato
L’aula del Senato tornerà a riunirsi alle 9.30 per l’esame della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2018.
Le Commissioni del Senato
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali si confronterà sul decreto sicurezza e immigrazione e sul decreto giustizia sportiva. La Lavoro incontrerà la relatrice speciale delle Nazioni unite sulle forme contemporanee di schiavitù Urmila Bhoola. La Salute esaminerà il disegno di legge sulla rete dei registri dei tumori e svolgerà alcune audizioni sul ddl relativo ai disturbi del comportamento alimentare. La Politiche dell’Unione Europea esaminerà la legge di delegazione europea 2018 e la relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2017.
L’Aula della Camera
L’Assemblea della Camera si riunirà a partire dalle 10 per l’esame della proposta di legge sulle norme in materia elettorale e di referendum. A seguire, dalle 16, si confronterà sulla nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2018.
Le Commissioni della Camera
La Commissione Affari Costituzionali, in sede riunita con la Lavoro, proseguirà il confronto sulla pdl per prevenire e contrastare le condotte di maltrattamento o di abuso, anche di natura psicologica, in danno dei minori negli asili nido e nelle scuole dell'infanzia e delle persone ospitate nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani e persone con disabilità. La Giustizia esaminerà la proposta di legge sui reati contro il patrimonio culturale.
La Commissione Finanze si confronterà sullo schema di decreto legislativo sulle norme contro le pratiche di elusione fiscale che incidono direttamente sul funzionamento del mercato interno. La Ambiente, in sede riunita con la Trasporti, esaminerà e avvierà un ciclo di audizioni sul decreto relativo alle disposizioni urgenti per la città di Genova, alla sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, agli eventi sismici del 2016 e 2017 e alle altre emergenze. La Lavoro ascolterà il Presidente dell'INPS Tito Boeri sulla pdl per favorire l'equità del sistema previdenziale.
La Commissione Affari Sociali svolgerà diverse audizioni sulla proposta di legge sulla trasparenza dei rapporti tra le imprese produttrici, i soggetti che operano nel settore della salute e le organizzazioni sanitarie. A seguire si confronterà sulla proposta di legge per il riconoscimento della cefalea primaria cronica come malattia sociale. L’Agricoltura si confronterà sulla pdl per la valorizzazione e la promozione dei prodotti agroalimentari provenienti da filiera corta, a chilometro zero o utile. Infine la Politiche dell’Unione Europea esaminerà la legge di delegazione europea 2018 e la relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2017.