L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi a partire dalle 16.30 per il seguito della discussione delle mozioni sulla sottrazione internazionale di minori, sulla stabilizzazione degli ecobonus e sulla privatizzazione parziale di Ferrovie dello Stato Italiane.
Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Affari Costituzionali proseguirà l’esame del dlgs sulla revisione e la semplificazione in materia di prevenzione della corruzione, e tratterà il ddl relativo alle disposizioni sul conflitto d'interessi. La Commissione Giustizia, in sede riunita con la Esteri, proseguirà l’esame del ddl sulle norme per il contrasto al terrorismo. La Commissione Bilancio esaminerà il dlgs per il completamento della riforma della struttura del bilancio dello Stato. La Commissione Finanze, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle condizioni del sistema bancario e finanziario italiano e la tutela del risparmio, svolgerà alcune audizioni; riprenderà poi l’esame dell’atto preparatorio della legislazione comunitaria in merito all’istituzione di un sistema europeo di assicurazione dei depositi e successivamente del ddl per l’istituzione di una Commissione d'inchiesta sul sistema bancario e finanziario e dell’Atto comunitario per il completamento dell'unione bancaria.
La Commissione Istruzione si confronterà sul ddl relativo alla disciplina del cinema, dell'audiovisivo e dello spettacolo e sul ddl per la funzionalità del sistema scolastico e della ricerca; proseguirà poi l’esame del ddl in materia di ricercatori a tempo determinato e del ddl per il sostegno alle scienze geologiche. La Commissione Lavori pubblici tornerà a confrontarsi sulla delega per la riforma del Codice della strada, mentre la Commissione Agricoltura inizierà l’esame del ddl sugli sprechi alimentari e proseguirà l’esame del ddl per la promozione della filiera della canapa. In Commissione Industria saranno esaminati diversi atti comunitari sullo scambio d'informazioni nel settore dell'energia, sulla sicurezza dell'approvvigionamento di gas e sulla strategia dell'UE in materia di gas naturale liquefatto e stoccaggio.
La Commissione Lavoro proseguirà l’esame del ddl relativo all’assistenza dei disabili gravi. La Commissione Sanità effettuerà alcune audizioni nell’ambito di due indagini conoscitive: quella sul Sistema Sanitario Nazionale e quella sull’inquinamento ambientale. La Commissione Territorio proseguirà l’esame del dpr per la gestione delle terre e rocce da scavo, e, in sede riunita con la Esteri, proseguirà l’esame della ratifica di accordi in materia ambientale.
L’Assemblea della Camera si riunirà a partire dalle 10.30 per la discussione delle interrogazioni. Nella giornata di ieri, la Conferenza dei capigruppo ha confermato il calendario d'Aula respingendo la richiesta delle opposizioni, che ora minacciano l’ostruzionismo, di rinvio della riforma costituzionale. L'aula inizierà alle 15 con il voto sugli articoli del ddl Boschi, con la possibilità di una seduta notturna. Non essendo contingentati i tempi non è ancora possibile stabilire quando ci sarà il voto finale. Quello che è certo è che oggi, dopo oltre due lunghi anni e sei letture, tra Camera e Senato, le riforme costituzionali arrivano al fatidico “ultimo miglio” in Parlamento e si apprestano a tagliare il traguardo, con il voto finale di Montecitorio che comunque, ostruzionismo o meno, è previsto nell’arco di questa settimana.
Ieri sera, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi è intervenuto in Aula al termine della discussione generale. Nel suo lungo intervento ha risposto a molti dei rilievi che sono stati mossi nei confronti delle riforme e del Governo: dal combinato disposto Italicum-Riforme che metterebbe eccessivo potere nelle mani di un solo partito, alla figura del premier; dal motivo ispiratore della riforma, alla scelta di tenere il referendum confermativo, dal quale dipenderà il futuro del Governo e dello stesso Renzi. Il Presidente del Consiglio si è soffermato su ognuno di questi aspetti, ma di fronte a un'Aula vuota, a causa della decisione delle opposizioni di lasciare l'emiciclo. I deputati di Forza Italia, Movimento 5 Stelle, Sel e Lega Nord hanno infatti abbandonato l'Aula prima dell'ingresso di Renzi, in segno di protesta per la non presenza del premier durante la discussione generale.
Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Affari Costituzionali proseguirà l’esame del dlgs sulla revisione e semplificazione in materia di prevenzione della corruzione, e del ddl di attuazione dell'articolo 49 della Costituzione relativo ai partiti politici. La Commissione Giustizia tratterà il ddl di delega al Governo sulla riforma organica della Magistratura onoraria e altre disposizioni sui giudici di pace, e riprenderà la discussione sulla proposta sulle Unioni Civili.
La Commissione Bilancio proseguirà l’esame dello schema di dlgs sulla riforma della struttura del bilancio dello Stato e sul rafforzamento del bilancio di cassa. La Commissione Finanze proseguirà l’esame della delega al Governo per la riforma del sistema dei confidi e ascolterà informalmente il Capo della Direzione del V Dipartimento del tesoro del Ministero dell'economia e delle finanze, Giuseppe Maresca, sulle tematiche relative ai servizi di money transfer. La Commissione Cultura esaminerà lo schema di dm per il riparto della quota del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per l'anno 2014.
La Commissione Ambiente, in sede riunita con la Attività Produttive, tratterà l’Atto comunitario relativo alla strategia dell'UE in materia di riscaldamento e raffreddamento. La Commissione Attività Produttive ascolterà Yosuke Nakayama, Consigliere economico dell'Ambasciata del Giappone in Italia, nell’ambito dell’indagine conoscitiva su Industria 4.0. La Commissione Lavoro tratterà le pdl per la tutela dell'occupazione nelle attività di call center. La Commissione Affari Sociali proseguirà l’esame della risoluzione sulla trasparenza degli accordi stipulati dall'AIFA con le case farmaceutiche.
Nella giornata di ieri hanno fatto eco e molto discutere le dichiarazioni del Presidente della Corte Costituzionale Paolo Grossi durante la conferenza stampa seguita alla presentazione annuale sull’attività della Consulta. Il Presidente ha dichiarato che al referendum del 17 aprile sulle trivelle e lo sfruttamento dei giacimenti "si deve votare: ogni cittadino è libero di farlo nel modo che ritiene giusto. Ma credo si debba partecipare al voto: significa essere pienamente cittadini". La posizione espressa dal presidente della Corte è quindi molto chiara e netta, e non investe, ovviamente, i contenuti del quesito referendario: su quelli, "ciascuno è libero". Investe, invece, il diritto-dovere di prendere parte alle consultazioni democratiche, previste e disciplinate dalla Costituzione.