L'aula di Palazzo Madama riprenderà i propri lavori con il seguito della discussione sulla conversione del decreto-legge su emergenza abitativa e comparto edile. Punto all'ordine del giorno seguito dalla discussione del dl in materia di sostanze stupefacenti e farmaci off label, testo su cui si potrebbero registrare delle tensioni legate alla disciplina penale sulle droghe leggere. La commissione Affari costituzionali porterà avanti l'indagine conoscitiva sull'applicazione del ddl costituzionale governativo assunto come “testo base” per la riforma della seconda parte della Carta e la revisione del Titolo V. La commissione Finanze riprenderà le audizioni connesse all'indagine conoscitiva sugli organismi della fiscalità e sul rapporto tra cittadini e fisco, ascoltando il direttore generale del dipartimento delle Finanze. Le commissioni Bilancio e Finanze continueranno a confrontarsi sul decreto-legge con cui si introdurrà il “bonus Irpef”, atto su cui pesano le osservazioni dei tecnici del Senato. È intervenuto sul punto anche il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, giudicando “serie” le valutazioni inserite nella relazione dei funzionari di Palazzo Madama, dichiarazioni in controtendenza rispetto a quelle pronunciate da Matteo Renzi. Il segretario Pd aveva infatti accusato i tecnici di aver affermato il falso in merito alle coperture per finanziare il taglio della pressione fiscale per i lavoratori dipendenti. La commissione Industria proseguirà nell’indagine conoscitiva sui prezzi dell'energia elettrica e del gas come fattore strategico per la crescita del sistema produttivo del Paese, mentre nel pomeriggio sarà portato avanti l'iter dei ddl istitutivi del marchio “Italian Quality”.

A Montecitorio si voterà la fiducia sul “dl Lavoro”, nello stesso testo trasmesso da Palazzo Madama. Hanno quindi tenuto gli accordi tra la maggioranza del Pd e il Nuovo centrodestra, patti che avevano già ingenerato malumori nella sinistra Pd e nelle opposizioni. “Abbiamo dovuto porre la fiducia per evitare una discussione parlamentare improduttiva. Ci sono tante aziende che aspettano di applicare le norme contenute nel provvedimento”, questo il commento rilasciato dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. La presentazione degli ordini del giorno – il termine scade alle 11 - potrebbe allontanare la votazione finale; le opposizioni, MoVimento 5 stelle in testa, potrebbero infatti decidere di fare ostruzionismo attraverso la discussione di centinaia di odg. A causa dell'apposizione della questione di fiducia la quasi totalità delle Commissioni parlamentari sono state sconvocate.

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi sarà a Milano per verificare di persona la gestione degli appalti per le opere che ospiteranno l'Expo. Durante la tappa lombarda sarà accompagnato da Raffaele Cantone, numero uno dell'Autorità nazionale anticorruzione. L'ex sindaco di Firenze ha garantito che i lavori per l'Esposizione universale andranno avanti ma si dovrà fare di tutto per garantire efficienza e trasparenza. Saranno infatti illustrati interventi per rendere più efficace la battaglia contro i reati a danno della pubblica amministrazione. Il MoVimento 5 stelle ha evidenziato l'inutilità dell'operazione perché gran parte delle opere sarebbero già state assegnate e in corso di realizzazione. Renzi e Grillo ingaggeranno un duello a distanza ravvicinata; difatti, anche il leader dei cinque stelle sarà presente a Milano per denunciare quanto accaduto nell'assegnazione dei lavori dell'Expo.

L'istruttoria delle riforme costituzionali rischia di subire un rallentamento. Silvio Berlusconi ha nuovamente fatto capire che Forza Italia potrebbe non garantire più il suo sostegno al testo che ha iniziato il suo iter nella commissione Affari costituzionali del Senato. Ci sono però anche importanti problemi di natura tecnica. La Giunta del Regolamento di Palazzo Madama è convocata alle 13 per pronunciarsi sul ricorso di Roberto Calderoli. Secondo l'esponente della Lega non è valido il voto con cui la commissione Affari costituzionali ha adottato martedì il ddl del governo come testo base, perché subito prima essa aveva approvato un suo ordine del giorno con contenuti opposti al ddl di Palazzo Chigi, a cominciare dall'elezione diretta dei senatori. Calderoli ha chiesto al presidente Pietro Grasso se una norma del Regolamento che riguarda l'Aula si applichi anche alle commissioni. In giunta i numeri sono favorevoli all'opposizione: 8 a 6. Ci sono 3 senatori di Fi, due di M5S, e uno ciascuno di Lega, Sel e Gal; per la maggioranza invece siedono solo 3 senatori del Pd, uno ciascuno per Ncd, Sc e le Autonomie linguistiche. Manca però un rappresentate del gruppo “Per l'Italia”; nelle more della sua nomina la decisione sul testo potrebbe essere rinviata a dopo le elezioni europee. 



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