L’UE chiede chiarimenti, ma difficile una decisione prima delle europee
L'Unione Europea, per bocca della commissaria ai Trasporti Violeta Bulc, ha chiesto chiarimenti alle autorità italiane sull'analisi costi-benefici che ha bocciato la Torino-Lione, uno studio di 78 pagine difeso strenuamente dal professor Marco Ponti, pronto a sostenere la neutralità del suo gruppo di lavoro anche davanti alla commissione Trasporti della Camera. E’ lo stesso premier Giuseppe Conte ad annunciare una “decisione politica nelle prossime settimane”; a favore del sì la Lega, che continua il pressing sull'alleato 5 Stelle, da sempre contrario all'opera: “Non mi risulta che l'Italia abbia detto no”, dice non a caso il sottosegretario leghista alle Infrastrutture Armando Siri. Dopo le discussioni sulle cifre, la palla passa dunque alla politica, chiamata a fare la sintesi tra le posizioni opposte degli alleati di governo.
La decisione “non sarà condizionata da posizioni preconcette - come ha sottolineato il presidente del Consiglio, - ma sarà interamente mirata a realizzare l'interesse generale”. Proprio quello che assicura di avere perseguito anche il professor Ponti, che nel corso dell'audizione alla Camera ha invocato rispetto per il lavoro della sua Commissione. Ciò non toglie che al momento una decisione non c’è e quel che sembra più probabile è che si dovrà aspettare almeno fino a dopo alle elezioni Europee, il che permetterà al M5S e alla Lega di non dover sobbarcarsi il peso di una decisione politica estremamente spinosa e dall’impatto dirompente sia si decida di andare avanti sia di bloccare l’opera.
Disgelo Roma-Parigi e Salvini annuncia: Ambasciatore tornerà
Parigi e Roma tornano a parlarsi, pochi giorni dopo il ritiro dell'ambasciatore francese dall'Italia. Il dialogo riprende quasi bypassando l'esecutivo giallo-verde, ai massimi livelli: lunedì sera il presidente Emmanuel Macron ha telefonato direttamente al capo dello Stato Sergio Mattarella, non una soluzione alla crisi diplomatica, ma un modo di tenere aperto un canale di comunicazione. Il vicepremier Matteo Salvini, interpellato dai giornalisti, non sa ancora se e quando potrà incontrare il suo omologo Christophe Castaner, ma dopo la telefonata Eliseo-Quirinale si è detto fiducioso: “L'ambasciatore tornerà, prima o poi tornerà. E noi lo aspetteremo a braccia aperte”.
A seguito del colloquio Macron-Mattarella, Palazzo Chigi ha diffuso un comunicato ribadendo i “solidi rapporti che non possono certo essere messi in discussione da singoli episodi”. Gli episodi, però, rimangono: tanto Salvini quanto l'altro vicepremier Luigi Di Maio, hanno criticato Parigi e probabilmente continueranno a farlo, magari con toni meno aggressivi. E lo stesso Luigi Di Maio, nei prossimi giorni, dovrebbe avere a Roma un incontro con rappresentanti dei Gilet Gialli, com’è già accaduto la settimana scorsa in Francia.
Insomma, il dialogo riprende anche se a rilento, tanto che l'esecutivo francese sottolinea che Christian Masset, l'ambasciatore richiamato, rimarrà a Parigi per consultazioni. Il diplomatico rientrerà a Roma quando sarà il momento, ha fatto sapere la portavoce del Quai d'Orsay Agnes von der Mull: chissà se il momento giusto arriverà tra fine febbraio e inizio marzo, quando è prevista la due giorni organizzata da Confindustria e il corrispettivo francese Mede, occasione per un tentativo di disgelo anche se sembra evidente che a far da padrona sarà la questione Tav.
Nel Pd è partito il totonomi per le Europee
La griglia delle candidature alle europee sarà il primo fronte su cui si misurerà il nuovo segretario del Partito Democratico. E con tempi strettissimi visto che per la fine di marzo il quadro dovrà essere definito e che le previsioni non saranno così rosee come alle europee del 2014 dove il Pd prese il 40%. In attesa del verdetto delle primarie del 3 marzo, tra i parlamentari dem iniziano a circolare ipotesi e a rincorrersi voci sui possibili nomi in lista. E iniziano anche a crescere i timori, come quelli dei renziani che, in caso di vittoria di Nicola Zingaretti, temono per le candidature di area.
Alcune voci in Transatlantico danno addirittura lo stesso Zingaretti intenzionato a scendere campo in prima persona come capolista nella circoscrizione Centro con Michela De Biase numero due, quindi David Sassoli e poi Simona Bonafè. Viene data poi per scontata la presenza di Carlo Calenda che ieri ha incassato la firma dei 3 candidati alla segreteria Pd al Manifesto Siamo Europei e l'impegno, ha detto lo stesso ex-ministro, a correre in una lista unitaria il 26 maggio. Se sarà Zingaretti il nuovo segretario, c'è chi dà per certa anche la candidatura al Nord dell'ex-sindaco di Milano Giuliano Pisapia e di Massimo Cacciari.
L’Aula del Senato
Nella giornata di oggi l’aula del Senato non si riunirà per consentire alle Commissioni di poter lavorare a pieno regime. I lavori dell’Assemblea di palazzo Madama riprenderanno martedì della settimana prossima con l’esame del disegno di legge sull'applicabilità delle leggi elettorali e del decreto su reddito di cittadinanza e quota 100.
Le Commissioni del Senato
Per quanto riguarda le Commissioni, la Giustizia svolgerà alcune audizioni sui ddl relativi all’affido dei minori. La Finanze alle 10 ascolterà i rappresentanti dell'Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul processo di semplificazione del sistema tributario e del rapporto tra contribuenti e fisco. La Commissione Lavori Pubblici proseguirà il lungo ciclo di audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull'applicazione del codice dei contratti pubblici. La Agricoltura, in sede riunita con la Territorio, proseguirà il ciclo di audizioni sui disegni di legge sul consumo del suolo. La Lavoro proseguirà l’esame del decreto relativo a reddito di cittadinanza e quota 100. La Salute si confronterà sul disegno di legge relativo alla fibromialgia e proseguirà il ciclo di audizioni sull’epilessia. ì
L’Aula della Camera
Dopo che nella giornata di ieri è stato approvato il decreto Carige, l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 10 per proseguire l’esame della proposta di legge costituzionale per la modifica dell'articolo 71 della Costituzione in materia d’iniziativa legislativa popolare. A seguire si confronterà sulle mozioni per la realizzazione della sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria Torino-Lione e su quelle per vietare l'utilizzo dei pesticidi e dei diserbanti nelle produzioni agricole.
Le Commissioni della Camera
La Commissione Affari costituzionali in sede riunita con la Lavoro ascolterà i rappresentanti dell'Associazione nazionale dei comuni italiani (ANCI) sul disegno di legge del Governo sugli interventi per la concretezza delle azioni delle Pubbliche amministrazioni e la prevenzione dell'assenteismo. La Giustizia proseguirà l’esame della proposta di legge sul voto di scambio politico-mafioso. La Esteri alle 8.30 ascolterà il Direttore per le relazioni internazionali di ENI Lapo Pistelli sulla politica estera energetica dell'Italia tra crisi regionali e rotte transcontinentali. La Cultura ascolterà i rappresentanti della Conferenza dei presidenti delle Regioni sulle proposte di legge sull’accesso ai corsi universitari. La Trasporti proseguirà le audizioni sulle proposte di legge di modifica del Codice della strada. La Affari Sociali esaminerà la risoluzione sui disturbi dello spettro autistico in età adulta. La Agricoltura ascolterà i rappresentanti del Crea e dell’Ismeai sugli Atti europei sulla riforma della politica agricola comune (PAC).