A partire dalle 16.30 l'assemblea del Senato si confronterà con il ddl di conversione del decreto-legge con cui il governo ha recepito la sentenza della Corte costituzionale in merito all'indicizzazione delle pensioni. A mezzogiorno la commissione Affari costituzionali audirà il presidente dell'Istat nell'ambito dell'istruttoria dello schema di decreto legislativo in materia di determinazione dei collegi elettorali della Camera dei deputati; nel corso del pomeriggio sarà portato avanti il dibattito sui disegni di legge con cui si intende modificare la seconda parte e il Titolo V della Costituzione. La Commissione Bilancio proseguirà l’esame del ddl di conversione del Dl 78/2015, in materia di enti territoriali; al provvedimento sono stati presentati quasi mille emendamenti tra cui quello del Governo che intende trasferirvi alcune norme contenute nel decreto-legge in materia di rifiuti e di AIA, all’esame delle Commissioni riunite Ambiente e Attività produttive della Camera. La commissione Lavori pubblici avvierà l'analisi dello schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente il Piano strategico nazionale della portualità e della logistica. I provvedimenti sull'orario di apertura degli esercizi commerciali e il recupero delle aree industriali dismesse saranno al centro della convocazione della commissione Industria. La commissione Territorio e Ambiente porterà avanti l'esame del disegno di legge – già licenziato dall'altro ramo del Parlamento – relativo alla “Istituzione del Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente e disciplina dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale”.

Durante la mattinata la Camera si confronterà con alcune interrogazioni. Alle 14.30 inizierà invece l'esame e la votazione delle questioni pregiudiziali presentate al disegno di legge di conversione del dl recante misure urgenti in materia di rifiuti e di autorizzazione integrata ambientale, nonché per l'esercizio dell'attività d'impresa di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale. Successivamente riprenderà l'analisi del disegno di legge delega “Madia” sulla riforma della Pubblica amministrazione. In serata potrebbe riprendere il confronto sulle mozioni concernenti iniziative in ambito internazionale in relazione al fenomeno dei matrimoni precoci e forzati di minori. La commissione Ambiente e la commissione Attività produttive svolgeranno l'audizione di rappresentanti dell'Ispra e dell'Istituto superiore di sanità in relazione all'istruttoria delle proposte di legge recanti “Disposizioni concernenti la certificazione ecologica dei prodotti cosmetici”. Successivamente, le stesse Commissioni, porteranno avanti l'esame del ddl di conversione del decreto-legge in materia di “Misure urgenti in materia di rifiuti e di autorizzazione integrata ambientale, nonché per l’esercizio dell’attività d’impresa di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale”. Il provvedimento, molto probabilmente, verrà fatto decadere, avendo il Governo deciso di trasferire parte delle norme previste, nel decreto-legge in materia di enti territoriali, attualmente all’esame del Senato. Il governo si presenterà in commissione Affari sociali per rispondere a una interrogazione sulla regolamentazione per i prezzi dei farmaci generici ad uso veterinario.

Sale la tensione nella maggioranza di governo. Slitta infatti a data da destinarsi l'incontro dato in programma per oggi al Senato tra Pd e Alleanza Popolare sul destino della legge sulle unioni civili. Giorgio Tonini e Renato Schifani avrebbero dovuto sedersi al tavolo per trovare un punto di caduta che consentisse di sbloccare l'impasse e lanciare la volata finale per l'approvazione del provvedimento almeno in commissione entro fine luglio. Nella tarda serata di ieri, fonti parlamentari, hanno fatto sapere che l'incontro non ci sarà: segno che la tensione tra Pd e Ap è tutt'altro che sciolta, anzi. Con i centristi ulteriormente divisi tra l'ala più morbida e quella più oltranzista. Eppure, Matteo Renzi ha dato mandato ai suoi di provare ad accelerare. Perché, come ha detto anche dopo la lunga notte dell'Eurosummit di Bruxelles, “ora che l'Italia è fuori dal club della crisi, abbiamo la necessità di continuare il percorso delle riforme e rilanciare la crescita". Una road map aggiornata la traccerà lui stesso sabato mattina, quando all'Expo riunirà i mille delegati dell'assemblea Pd. E avrà occasione, spiegano i renziani, di tracciare la linea che scandirà i prossimi mesi, parlando a viso aperto agli esponenti della sinistra Dem che criticano la linea del partito e annunciano barricate sulla riforma costituzionale. Intanto il Parlamento di Atene dovrà decidere se approvare o meno, in 48 ore, le riforme contenute nell'accordo raggiunto al termine di un tesissimo confronto con i creditori e i partner dell'Ue. Senza “riforme” non arriveranno gli 80 miliardi promessi dalla Troika.



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