Il Senato si confronterà con il testo unificato in materia di unioni civili. Un argomento in grado di dividere la maggioranza e spaccare i gruppi parlamentari. Il disegno di legge, comunque, viene solo incardinato congelando, di fatto, il suo esame, in attesa della sessione di bilancio e con un ok che, a questo punto, potrebbe registrarsi all'inizio del 2016. Un'accelerazione, quella del Pd, ottenuta con la sponda del M5S e nonostante la trincea scavata sin da lunedì dagli alleati centristi di governo. Alleati che, alla luce del nuovo calendario, parlano di “forzatura ideologica” e di una scelta “di immagine e non di contenuti”. Alla fine però, il Pd ha avuto la meglio e l'Aula ha bocciato le proposte di rinvio giunte da AP e da FI, confermando il calendario approvato a maggioranza nella Conferenza dei capigruppo. Una maggioranza che, sul fronte delle unioni civili, è pressoché inedita essendo formata da Pd, M5S, Ala e Sel. Alle 15.30 si svolgeranno le comunicazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri in vista del Consiglio europeo di domani e venerdì. Successivamente, i senatori inizieranno il confronto sul disegno di legge relativo ai rendiconti dei partiti politici: testo già approvato dalla Camera. L'aula di Palazzo Madama sarà inoltre chiamata a votare sulla dichiarazione d'urgenza di un ddl relativo all'introduzione del divieto di pubblicità per i giochi con vincite in denaro. Alle 15 gli uffici di presidenza delle commissioni Affari costituzionali e Lavoro audiranno il presidente della Commissione di garanzia sullo sciopero in merito al ddl sulla regolamentazione dello sciopero nel trasporto pubblico. Il ddl di conversione del decreto-legge sulla sterilizzazione delle clausole di salvaguardia e sulla proroga della voluntary disclosure sarà al centro dei lavori della commissione Finanze. Gli uffici di presidenza delle commissioni Industria e Ambiente svolgeranno l'audizione informale di rappresentanti del Gruppo Volkswagen in relazione all'affare assegnato sulla vicenda della casa automobilistica di Wolfsburg e sulle ricadute della stessa sui consumatori, sul mercato e sull'ambiente. Successivamente, la sola commissione Industria, porterà avanti il confronto sull'affare assegnato sull'aggiornamento delle linee guida in materia di certificati bianchi e sullo schema di decreto legislativo sull'efficienza energetica. In mattinata il governo si presenterà in commissione Sanità per rispondere a un'interrogazione sul presunto conflitto di interessi dei componenti del Consiglio superiore di sanità. La commissione Territorio e Ambiente riprenderà l'esame della proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio per sostenere una riduzione delle emissioni più efficace sotto il profilo dei costi e promuovere investimenti a favore di basse emissioni di carbonio.
Alle 9.30 il presidente del Consiglio si presenterà alla Camera per illustrare le sue comunicazioni sul Consiglio europeo di domani e venerdì. Successivamente i deputati porteranno avanti l'esame della legge delega sugli appalti pubblici e delle mozioni concernenti iniziative per assicurare adeguate risorse al Servizio sanitario nazionale e per l'introduzione del sistema dei costi standard quale presupposto per l'effettività del diritto alla salute. La commissione Finanze porterà avanti la discussione della risoluzione contenenti “Misure a sostegno del credito in favore dei soggetti esercenti impianti fotovoltaici di produzione di energia”. La commissione Cultura e la commissione Trasporti porteranno avanti l'analisi della proposta di legge di riforma della Rai. In commissione Attività produttive si svolgerà il seguito dell'audizione dei rappresentanti dell'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico nell’ambito dell’esame dello schema di decreto legislativo sull'efficienza energetica. Il testo unico contenente “Disposizioni in materia di responsabilità professionale del personale sanitario” proseguirà il suo iter in seno alla commissione Affari sociali, commissione che proseguirà anche il confronto sulla risoluzione contenente iniziative sulle vaccinazioni.
Domani il Consiglio dei ministri approverà una Legge di stabilità che, al netto della spending review, utilizzerà tutti i margini di flessibilità possibili. Pur restando sotto il 3% del deficit, il governo sfrutterà la già concessa clausola delle riforme, quasi tutta quella per gli investimenti e anche l'0,2% di “clausola migranti” che in realtà a Bruxelles non è affatto scontata. Intanto la Conferenza delle Regioni lamenta tagli insostenibili al Fondo sanitario nazionale: i governatori chiedono altri 2 miliardi rispetto ai 111 previsti dal governo. Anche Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, si sta battendo per un aumento della dotazione del Fondo.