Nella giornata di oggi l’Assemblea e le Commissioni del Senato non si riuniranno. Nell'arco di questa settimana, l’Aula ha discusso e approvato quattro mozioni sulle campagne pubbliche in materia sanitaria che impegnano il Governo a rinominare, dopo le fortissime polemiche sul Fertility Day, il 22 settembre come giornata di formazione e d'informazione sulla salute riproduttiva, a rafforzare il ruolo dei consultori sul territorio nazionale e a promuovere unpiano pluriennale sulla salute riproduttiva delle donne lungo tutto l'arco della vita, afinanziare lo sviluppo della ricerca nel campo della salute riproduttiva, a garantire a tutti e tutte l'accesso alle tecniche di fecondazione assistita e ai farmaci innovativi, e a includere l'endometriosi tra gli obiettivi prioritari della ricerca sanitaria.

Successivamente, l’Aula di palazzo Madama ha discusso e approvato diverse mozioni sul contrasto all’obesità: il Governo viene impegnato ad adottare un piano nazionale per la prevenzione e la cura dell'obesità, con particolare riguardo a quella infantile, a valutare la possibilità di informare in modo chiaro il consumatore applicando etichette nutrizionali chiare sugli alimenti e prevedendorestrizioni sulla pubblicità di cibi ai bambini, a introdurre una specifica imposta sui prodotti alimentari cosiddetti spazzatura, a introdurre nell'ordinamento una definizione di obesità come malattia cronica e invalidante, a implementare la rete assistenziale e i sistemi di sorveglianza sulla prevalenza di fattori di rischio, a istituire un apposito gruppo di lavoro di esperti con la finalità di individuare misure di prevenzione e di lotta all'obesità e al diabete, e a includere il farmaco a base di liraglutide tra quelli rimborsabili dal Servizio sanitario nazionale.

Il Senato si è poi confrontato sulle mozioni relative alla drammatica pratica dei matrimoni forzati. Il Governo viene impegnato ad attivarsi, nelle sedi internazionali, al fine di garantire il pieno rispetto, da parte dei Paesi che ne sono firmatari, della Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, ad assumere tutte le opportune iniziative per la piena attuazione della risoluzione del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite "Child, early and forced marriages" e a predisporre un'apposita normativa, in sinergia con il Parlamento, per configurare il matrimonio forzato e tutte le attività connesse come nuova fattispecie delittuosa.

Martedì, dopo una tesissima conferenza dei capigruppo, il Presidente del Senato Piero Grasso ha comunicato all’Assemblea ilnuovo calendario dei lavori. Secondo quanto è stato deciso, la prossima settimana, dopo l’approvazione di diverseratifiche di trattati internazionali, verranno discussi il decreto-legge sugli Uffici giudiziari etre ddl definiti dalla Commissione Cultura. Tra il 25 e il 27 ottobre sarà esaminato ilCollegato sul lavoro autonomo, mentre il 2 e il 3 novembre saranno discusse le relazioni della Commissione d'inchiesta sui rifiuti e la proposta di istituire una Commissione d'inchiesta sul terremoto in Abruzzo. Ha fatto rumore e creato non pochi malumori, anche se era un epilogo scontato, che nel nuovo calendario non siano rientrati il ddl per le modifiche al Codice penale, al Codice di procedura penale e all'ordinamento penitenziario, bloccato per le fortissime tensioni interne alla maggioranza, ma soprattutto il ddl concorrenza, che dopo oltre nove mesi di esame in seconda lettura e il via libera da parte della Commissione Industria prima della pausa estiva, sembrava potesse riprendere il cammino verso la sua approvazione.

Questa settimana l’Aula del Senato e quella della Camera hanno concluso l'esame della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2016 e della Relazione annessa in merito allo scostamento dal pareggio di bilancio. I documenti attestano quanto ribadito dal Ministro dell’economa Pier Carlo Padoan in ben due audizioni presso le commissioni Bilancio, e cioè che la crescita si fermerà allo 0,8% quest'anno ed è stimata all'1% l'anno prossimo, mentre il rapporto deficit/Pil si attesterà al 2,4% quest'anno e l'anno prossimo al 2%, ma con una possibile estensione di un ulteriore 0,4%. Entrambi i rami del Parlamento hanno quindi approvato le risoluzioni presentate dalla maggioranza che impegnano il Governo a innalzare, già nel Documento programmatico di bilancio da inviare alle Autorità europee, l'obiettivo d'indebitamento netto per il 2017 fino a un massimo dello 0,4 per cento del PIL per mettere in sicurezza il territorio e far fronte all’emergenza migratoria, a disattivare le clausole di salvaguardia nel 2017 per un ammontare dello 0,9 per cento del PIL, a realizzare un programma d'interventi diadeguamento antisismico del territorio, a sostenere la competitività delle imprese con misure aggiuntive tra cui il Superammortamento, a favorire lo sviluppo delle PMI, garantendo pari livello di tassazione alle diverse forme giuridiche, e a proseguire l'azione di rilancio del Masterplan per il Mezzogiorno. E ancora: a innalzare la no tax area per i redditi da pensione, a prevedere il cumulo gratuito dei periodi contributivi, forme di sostegno all'uscita flessibile dal mercato del lavoro, l'aumento dei trattamenti pensionistici d'importo basso, le misure in favore dei lavoratori precoci e usuranti, la flessibilità della previdenza complementare, così da tener conto dell'accordo tra Governo e sindacati. Inoltre viene chiesto di ridurre il carico fiscale e contributivo sul lavoro e l'impresa nel triennio 2017-2019, di aumentare le risorse per il piano di contrasto alla povertà, di garantire una dotazione finanziaria del Fondo sanitario nazionale idonea ad assicurare l'erogazione dei nuovi Livelli essenziali di assistenza e di prorogare le agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni e l'efficientemente energetico.

Passando all’altro ramo del Parlamento, oggi l’Assemblea della Camera si riunirà alle 9.30 per lo svolgimento delle interpellanze urgenti, mentre le Commissioni non si riuniranno. Nell'arco di questa settimana, l’ Aula di Montecitorio ha approvato, con 248 favorevoli, 55 contrari e 96 astenuti, la pdl relativa alle modifiche al Codice penale e al Codice di procedura penale in materia di furto di materiale appartenente a infrastrutture destinate all'erogazione di energia, di servizi di trasporto, di telecomunicazioni o di altri servizi pubblici. Il provvedimento, che passa ora all’esame del Senato, stabilisce che chiunque s'impossessa di componenti metalliche o di altro materiale sottraendole alle infrastrutture destinate all'erogazione di energia, di servizi di trasporto, di telecomunicazioni o di altri servizi pubblici, gestite da soggetti pubblici o da privati in regime di concessione pubblica, è punito con lareclusione da un anno a sei anni e con la multa da euro 1.000 a euro 5.000. Viene introdotto l’arresto in flagranza, il reato di associazione del delitto di furto e ricettazione, l’aggravante che prevede la punibilità con la reclusione da 3 a 8 anni quando l'associazione per delinquere è diretta a commettere il furto o la ricettazione di rame, e si allargano le competenze delle Procure distrettuali antimafia per quanto riguarda il perseguimento del reato.

Successivamente, l’Aula di Montecitorio ha discusso e approvato diverse mozioni per il rinnovo dei contratti dei comparti dei Vigili del fuoco, delle Forze dell'ordine e delle Forze armate. Il Governo viene quindi direttamente impegnato ad adottare ogni iniziativa utile, anche prevedendo delle specifiche risorse nella prossima legge di bilancio, per proseguire e rafforzare le iniziative già messe in campo per il rinnovo del contratto del pubblico impiego, con specifica attenzione a un settore, quello della sicurezza, fortemente indebolito.

Mercoledì mattina sono state svolte le Comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi in vista del Consiglio europeo del 20 e 21 ottobre 2016. Dopo l’intervento del premier e una discussione che ha visto le opposizioni criticare Renzi anche su temi estranei al Consiglio Europeo, come il referendum e la questione banche, sono state approvate due risoluzioni. Il Governo viene impegnato a perseguire attivamente la coesione all'interno dell'Unione in favore di una politica migratoria comune, a realizzare un efficace coordinamento per l’ identificazione e la riammissione degli immigrati illegali e a proseguire sulla strada della cooperazione economica volta a creare posti di lavoro nei Paesi di origine dei flussi migratori. Ma anche a richiamare la necessità di agire a livello europeo per promuovere la crescita economica e l'occupazione, a ribadire l'importanza strategica delle relazioni transatlantiche, a sostenere un generale rafforzamento delle misure di difesa commerciale dell'Unione, così come a proseguire nell'azione di sostegno nei confronti delle Istituzioni europee di qualsiasi iniziativa volta al raggiungimento di una soluzione politica al conflitto siriano, e a lavorare per la difesa e la promozione degli interessi nazionali ed europei in vista e durante i futuri negoziati per l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea.

 



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