L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi a partire dalle 9.30 per proseguire il confronto sul ddl editoria. A seguire sarà esaminato il ddl per le modifiche al Codice penale, al Codice di procedura penale e all' ordinamento penitenziario.

Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Affari costituzionali si confronterà sullo schema di decreto legislativo relativo al Testo Unico sui servizi pubblici locali, su quello in materia di condizioni d'ingresso e soggiorno dei cittadini di Paesi terzi per lavori stagionali e su quello relativo alla disciplina della dirigenza della Repubblica. In sede riunita con la Trasporti, esaminerà il ddl sulla regolamentazione dello sciopero nei trasporti pubblici. La Commissione Giustizia riprenderà i propri lavori con la discussione di diversi provvedimenti tra cui quello sulla detrazione delle spese di giudizio, sulle disposizioni sul cognome dei figli, sul codice antimafia, sull’accesso del figlio alle informazioni sull'identità dei genitori e sulle modifiche al Codice di procedura civile. In sede riunita con la Finanze, esaminerà diversi ddl sull’impignorabilità della prima casa. La Commissione Finanze si confronterà sullo schema di decreto legislativo sulle informazioni chiave per i prodotti d'investimento.

La Commissione Lavori pubblici esaminerà lo schema di decreto legislativo sul riordino delle disposizioni legislative vigenti in materia d'incentivi fiscali, previdenziali e contributivi in favore delle imprese marittime e, in sede riunita con la Territorio, si confronterà sullo schema di Decreto legislativo per la pianificazione dello spazio marittimo. La Commissione Agricoltura ascolterà il Commissario straordinario dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) sull'attività dell'ente. La Commissione Industria ascolterà la Viceministra dello sviluppo economico Teresa Bellanova in materia di sicurezza dell'approvvigionamento di gas e di strategia dell'UE per il gas naturale liquefatto e il suo stoccaggio, e successivamente si confronterà sui relativi atti comunitari. In sede riunita con la Territorio esaminerà lo schema di decreto legislativo recante l’individuazione dei procedimenti oggetto di autorizzazione, SCIA. La Commissione Sanità ascolterà i rappresentanti del Censis nell’abito dell’esame del ddl relativo alla disciplina della donazione di gameti ed embrioni per fini riproduttivi o per la ricerca scientifica, e su quello inerente le attività funerarie. La Commissione Territorio riprenderà l’esame dei ddl sulle isole minori e sulle aree protette.

Passando all’altro ramo del Parlamento, dopo che nella giornata di ieri sono stati approvati il Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2015 e l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2016, l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi a partire dalle 9.30 per l’esame delle relazioni, predisposte dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e sugli illeciti ambientali a esse correlati, sulle regioni Veneto e Sicilia. Successivamente saranno discusse diverse proposte di ratifica di trattati internazionali e la pdl, già approvata dal Senato, sul contrasto del fenomeno del cyberbullismo. Come di consueto, alle 15 si terranno le interrogazioni a risposta immediata.

Passando ai lavori delle Commissioni, la Affari costituzionali si confronterà sullo schema di decreto legislativo sul testo unico sui servizi pubblici locali d'interesse economico generale e su quello sulle condizioni d'ingresso e di soggiorno dei cittadini di Paesi terzi per motivi d'impiego in qualità di lavoratori stagionali. La Commissione Giustizia svolgerà diverse audizioni nell’ambito della discussione sulla delega al Governo per la riforma delle discipline della crisi d'impresa. La Commissione Finanze, in sede riunita con la Trasporti, esaminerà lo schema di decreto legislativo in materia d'incentivi fiscali, previdenziali e contributivi in favore delle imprese marittime.

La Commissione Trasporti in sede riunita con la Attività produttive ascolterà i rappresentanti dell'Istat nell'ambito dell'esame della proposta di legge sulla disciplina delle piattaforme digitali per la condivisione di beni e servizi e le disposizioni per la promozione dell'economia della condivisione. La Commissione Affari sociali svolgerà diverse audizioni nell’ambito della discussione sulle pdl relative alle norme per la promozione del parto fisiologico.

Non sono mancate le polemiche dopo che ieri l'Ambasciatore Americano in Italia John Phillips si è schierato apertamente per il sì al referendum, ipotizzando "conseguenze negative sugli investimenti" americani in Italia in caso di vittoria del No. Il dipartimento di Stato Usa non ha commentato la presa di posizione, alla quale è seguita la previsione di Fitch di "uno choc per l'economia" con rischi sul rating italiano. L'ambasciatore Usa in Italia, parlando di "grandissima stima di Obama per Renzi", ha affermato che "Il referendum è una decisione italiana", è la premessa, ma il Paese "deve garantire stabilità politica" e il voto sulla riforma costituzionale "offre una speranza sulla stabilità di Governo per attrarre gli investitori"; l'uscita è in linea con altri scenari "catastrofici" in caso di vittoria del No ipotizzati da osservatori internazionali negli ultimi mesi, che però non aiutano la nuova linea del Governo di abbassare i toni e raffreddare le preoccupazioni sugli esiti del referendum e in ogni caso riaccendono lo scontro politico sul referendum provocando l’ira dei sostenitori del No.

A partire dalla minoranza interna del Partito Democratico, la rabbia generale è per l'invasione di campo dell'ambasciata americana in affari di altri Paesi. "Cose da non credere...per chi ci hanno preso?", ha affermato Pier Luigi Bersani per il quale "il giorno dopo il referendum, sarà tutto come il giorno prima, con lo stesso Governo e con gli stessi problemi". A seguire le parole di Gianni Cuperlo che bolla come "indebita ingerenza l'allusione a una possibile ritorsione finanziaria" in caso di sconfitta del Sì al referendum. In Aula, alla Camera, il portavoce di Forza Italia Elio Vito protesta per le "parole politicamente sbagliate" mentre Alessandro Di Battista del direttorio M5S chiede a Philips "se rappresenta il popolo americano o l'interesse di qualche banca di affari come la Jp Morgan. Noi siamo alleati, non sudditi". In serata però, dal palco della Festa dell’Unità di Roma, è il ministro della GiustiziaAndrea Orlando a ridimensionare la portata delle parole dell'ambasciatore Usa: "Si tratta solo di un consiglio di un Paese amico, un tratto di riflessione da non mettere al centro della discussione".

Nella giornata anche il vice presidente della Camera Luigi Di Maio del Movimento 5 stelle ha attaccato duramente il Presidente del Consiglio. Il leader pentastellato ha affermato che "Renzi è il più grande provocatore del popolo italiano, un presidente non eletto, senza alcuna legittimazione popolare" per poi paragonarlo a Pinochet, anche se ha collocare il dittatore cileno in Venezuela. L'uscita infelice ha provocato una levata di scudi nel Partito Democratico che per una volta si è presentato stranamente unito. "Attaccare il premier è legittimo. Paragonare l'Italia a una dittatura è squallido. Di Maio piccolo uomo", contrattacca Luca Lotti e anche il bersaniano Miguel Gotor chiede al dirigente grillino di "vergognarsi".

Ieri, in casa di Forza Italia, Silvio Berlusconi ha riunito i capigruppo Renato Brunetta della Camera e Paolo Romani del Senato, ha convocato una riunione dell'ufficio di presidenza già per la settimana prossima e ha proposto una conferenza programmatica, che si potrebbe tenere il prossimo 13 ottobre, rivolta "agli eletti di Forza Italia per rilanciare l'alleanza di tutto il centrodestra come alternativa di governo seria e credibile". Le due iniziative rispondono direttamente alla necessità "di dare ancora maggior vigore all'impegno di Forza Italia nella campagna referendaria per il NO'"; la proposta dell'ex premier ha rinvigorito le speranze di coloro che, tra gli azzurri, non sono ancora pienamente convinti dal rinnovamento proposto da Stefano Parisi, da pochi mesi alla guida del partito. Non è un mistero che dentro Forza Italia l'avvento dell'ex candidato sindaco di Milano abbia causato più di qualche malumore soprattutto fra i colonnelli e gli stessi capigruppo.

 



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