Il governo potrà accelerare sul piano delle riforme costituzionali e cercare di rispettare il ruolino di marcia prestabilito. La cena tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi ha confermato che il “Patto del Nazareno” è ancora in piedi e non ci saranno ragioni per stravolgerne il contenuto, saranno possibili solo aggiustamenti su piccoli dettagli. I due leader sono quindi determinati a lottare per la modifica del Titolo V e la revisione delle competenze del Senato. Le previsioni più ottimistiche dovranno comunque fare i conti con il dissenso all'interno del Partito democratico e di Forza Italia. Il ddl presentato dall'ex ministro Vannino Chiti è ancora sul tavolo, a testimoniare la differente visione della sinistra del Pd. Per capire se ci saranno margini di manovra si dovrà attendere l'esito dell'incontro tra alcuni parlamentari delle varie componenti del partito e un gruppo di costituzionalisti, evento organizzato dal ministro per le Riforme costituzionali Maria Elena Boschi. Le riforme potrebbero essere rallentate anche dalle polemiche relative alle nomine nelle società pubbliche. Il premier ha detto di aver puntato su competenza ed esperienza, dichiarazioni che non impediranno ai suoi detrattori di far sospettare un ruolo di Forza Italia e Berlusconi nella scelta dei nuovi board delle società partecipate. Intanto, alle 18 si svolgerà un Consiglio dei Ministri. All'ordine del giorno argomenti di natura interlocutoria, la riunione a Palazzo Chigi servirà piuttosto per affinare la strategia in vista della nuova riunione prevista per venerdì. In quell'occasione Renzi dovrà avere tutte le carte in regola per procedere con la riduzione del cuneo fiscale ed il taglio dell'Irpef per i lavoratori dipendenti.

Il Senato dovrebbe riuscire ad approvare definitivamente il ddl sulla modifica dell'articolo 416-ter del codice penale in materia di scambio elettorale politico-mafioso. Testo arrivato ormai in quarta lettera dopo un'istruttoria lunga e travagliata con la durissima opposizione del MoVimento 5 stelle. Si potrebbe arrivare anche alla votazione della mozione presentata dai pentastellati per ottenere la revoca della nomina del sottosegretario Umberto Del Basso De Caro, indagato dalla procura di Napoli con l'accusa di peculato. In serata inizierà la discussione del ddl di conversione del decreto-legge sull'avvalimento dei soggetti terzi per l'esercizio dell'attività di vigilanza della Banca d'Italia. La commissione Affari costituzionali avvierà l'istruttoria dei disegni di legge costituzionali sulla riforma del Titolo V. La commissione Bilancio proseguirà i lavori sul Documento di economia e finanza; in serata si riunirà insieme all'organo omologo della Camera per audire Pier Carlo Padoan, ministro dell'economia e delle finanze. Nell'ambito dell'indagine conoscitiva sugli organismi della fiscalità e sul rapporto tra contribuenti e fisco i rappresentati di SOGEI saranno ricevuti dalla commissione Finanze. L'Anci, le associazioni di proprietari di immobili, gli ordini professionali di architetti, ingegneri, geologi, geometri e notai saranno ascoltati dalle commissioni Lavori pubblici e Territorio nell’ambito dell’esame del dl sull'emergenza abitativa. La commissione Industria si occuperà dello schema di decreto legislativo sull'efficienza energetica, punto all'ordine del giorno a cui potrebbe far seguito l'analisi del ddl sul marchio “Italian quality”. In commissione Sanità andrà avanti l'iter del ddl sulla donazione del cordone ombelicale e l'utilizzo delle cellule staminali.

Alla Camera andranno avanti i lavori sulla proposta di legge relativa alla “Istituzione del Sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente e disciplina dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. Le commissioni riunite Affari sociali e Giustizia continueranno a concentrarsi sulla conversione del decreto-legge: “Disposizioni urgenti in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al DPR 309/1990, nonché di impiego di medicinali meno onerosi da parte del Servizio sanitario nazionale”.



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