Giovedì reddito di cittadinanza e quota 100 in Cdm, ma è stallo su Consob

Messa da parte per ora l'emergenza sicurezza grazie all'incontro a Palazzo Chigi con i sindaci dell'Anci, sul tavolo del governo restano ancora nodi tutti da sciogliere, in attesa peraltro di definire anche gli ultimi dettagli del decretone su quota 100 e reddito di cittadinanza. Il Consiglio dei Ministri è stato annunciato per giovedì, dopo il ritorno del premier Giuseppe Conte dal viaggio in Niger e Ciad e del ministro dell'Economia Giovanni Tria dalla missione in Russia; fino ad allora i tecnici, riuniti anche oggi per esaminare i testi, avranno tempo per mettere a punto le norme e risolvere le questioni aperte.

Sul reddito di cittadinanza resta innanzitutto ancora da capire quale sarà effettivamente la platea degli stranieri che beneficerà del sostegno. Inoltre, dopo l'annuncio di Matteo Salvini sulle risorse appositamente scovate, va tradotto in norma e in copertura finanziaria l'allargamento ai disabili rivendicato dalla Lega. E sulle famiglie numerose, apparentemente penalizzate rispetto ai beneficiari single, non è ancora chiaro se ci sarà una correzione che permetta un ribilanciamento.

Quasi certamente nel decreto entreranno invece misure ad hoc per i riders. Entro marzo, ha annunciato dal ministero del Lavoro, ai lavoratori che effettuano consegne per conto delle app di food delivery saranno assicurati tutele su malattie, infortuni e paga minima. Sul fronte pensioni è invece ancora il Tfr degli statali a rappresentare un ostacolo da superare: l'intenzione del Governo è di pagare il dovuto ai dipendenti pubblici che andranno in pensione anticipata grazie ad un prestito bancario, i cui interessi però, per quanto calmierati, dovrebbero ricadere almeno in parte sui lavoratori.

Giovedì dovrebbe essere però anche il giorno della Consob, senza guida da ormai quattro mesi. L'accordo istituzionale su Marcello Minenna manca ancora nonostante Lega e, soprattutto, M5S insistano sul suo nome. Dal Quirinale si conferma infatti che sull'ex assessore al Bilancio della giunta Raggi “permangono le riserve a suo tempo espresse”. Naturalmente, spiegano, una valutazione del capo dello Stato avverrà quando un nome sarà formalmente comunicato al Quirinale che, com’è noto, ha l'ultima parola con la firma della nomina.

Tav, Di Maio: se analisi negativa non si farà

Dopo giorni di delicate mediazioni anche il leader 5 Stelle Luigi Di Maio decide di sfidare il collega leghista sulla Tav: “Se un'analisi costi-benefici ci dice che è un'opera che non sta in piedi non ha senso realizzarla”. Per il Movimento la posizione è sempre stata la medesima: un netto, categorico, rifiuto alla Torino-Lione. Non esistono referendum di sorta: e sul tema lo stesso premier Giuseppe Conte si espone. Non ha senso parlarne ora, spiega, “non di certo sulla base di reazioni emotive”. Lo sguardo dei pentastellati è rivolto alla fantomatica analisi costi-benefici che il ministro Danilo Toninelli ha promesso sarà resa nota a fine gennaio e che, senza grandi sorprese, dovrebbe bocciare la realizzazione dell'opera.

Il Movimento 5 Stelle prende dunque tempo ma lo stallo sulla Tav resta. Anche perché l'alleato di governo non è disposto a cedere: “Si può rivedere il progetto ma il tunnel deve esserci", rilancia infatti il vicepremier leghista Matteo Salvini. “Per noi è un argomento chiuso”, è la linea dell'ala più dura del M5S, con il presidente della Camera Roberto Fico che in un'intervista ribadisce la sua posizione contraria. Intanto, oggi, durante la conferenza dei capigruppo del Senato, il Pd chiederà di calendarizzare subito in Aula la mozione sulla Tav presentata dal senatore Mauro Laus per tentare di spaccare l'asse gialloverde; secondo rumors la maggioranza dovrebbe opporsi.

Nel frattempo si litiga sull'ipotesi referendum. Prima ancora di capire come potrebbe avvenire, se su base nazionale o su base regionale come proposito dal presidente piemontese Sergio Chiamparino, le opposizioni lo bollano come inutile e costoso, con il Pd e Forza Italia che ne vedono l'ennesimo atto per allungare i tempi della decisione e richiamano il Governo ad assumersi la responsabilità di una decisione. E mentre in Italia s’infuoca il dibattito sulla fattibilità dell’opera la Francia sta proseguendo con i lavori: oggi nella piana di Saint-Jean-de-Maurienne, punto di uscita del tunnel di base in territorio transalpino, iniziano le demolizioni di alcuni edifici per consentire la costruzione della stazione ferroviaria provvisoria per i treni in arrivo dall'Italia.

Conte blinda governo ma Di Maio e Salvini sono già in campagna

Il giorno dell'arrivo di Cesare Battisti in Italia è per Matteo Salvini e Luigi Di Maio importante anche in vista delle Europee. Il primo, sin dalle prime luci del mattino, cavalca l'arresto del terrorista dei Pac nel segno di un'Italia sicura e legalitaria. Il secondo sceglie una via totalmente diversa e lancia la sua campagna europea con un viaggio in auto con Alessandro Di Battista dalle tinte quasi attoriali e nel segno del taglio agli sprechi e dell'attacco alla Francia sui migranti. In mezzo, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte predica calma e si tiene stretto il ruolo di un premier mediatore e garante della tenuta del Governo.

Nonostante le fortissime tensione interne per il momento sembra essere stata scongiurata ogni ipotesi di rimpasto. Nel breve periodo, sembra che la tregua tra M5S e Lega si basi anche sul blocco delle pedine dell'esecutivo da qui alle Europee. Le tentazioni, certo, non mancano, soprattutto in area pentastellata, anche perché il rischio è che dopo il voto un rimpasto volga tutto a favore della Lega. Ma modificare la squadra di governo, o anche solo allargare la maggioranza a Fdi, in un momento in cui l'alleanza giallo-verde è già alle prese con diverse forze centrifughe, rischierebbe di accelerare una crisi che nessun vicepremier, oggi, vuole.

L’Aula del Senato

Secondo il calendario dei lavori, l’aula del Senato tornerà a riunirsi alle 16.30 per l’esame del decreto semplificazioni ma, considerato che le Commissioni Affari Costituzionali e Lavori Pubblici devono ancora iniziare l’esame degli emendamenti, l’inizio del confronto sarà molto probabilmente rinviato alla fine della settimana o addirittura all’inizio della prossima. Alle 13 è prevista la Conferenza dei Capigruppo per la definizione del calendario dei lavori.

Le Commissioni del Senato

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali in sede riunita con la Lavori Pubblici proseguirà l’esame del decreto semplificazioni. La Giustizia svolgerà alcune audizioni sui disegni di legge per l’affidamento dei minori ed esaminerà il ddl su giudizio abbreviato. La Finanze tratterà il disegno di legge per il contrasto del finanziamento delle mine anti-persona. Alle 14, l’Agricoltura in sede riunita con la Territorio ascolterà i rappresentanti Associazione nazionale costruttori edili (ANCE) in relazione ai disegni di legge sul consumo del suolo.

La Commissione Industria esaminerà il disegno di legge sul commercio equosolidale e gli schemi di decreto legislativo sugli apparecchi che bruciano carburanti gassosi, sui marchi d'impresa, sul Tribunale unificato dei brevetti e sui dispositivi di protezione individuale. Giovedì alle 8.30 ascolterà i rappresentanti dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sulle ddl per la produzione e vendita del pane. La Lavoro si confronterà sulla proposta d’indagine conoscitiva sul lavoro delle donne, sulle ddl relative al caregiver famigliare e su quello per il compenso minimo orario.

La Salute si confronterà sul disegno di legge relativo alle norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, formazione e di ricerca scientifica, e sul ddl per il contrasto ai disturbi del comportamento alimentare. La Territorio dibatterà l’affare assegnato sui temi della plastica e della bioplastica. Infine la Politiche dell’Unione Europea esaminerà la legge di delegazione europea 2018.

L’Aula della Camera

Secondo il calendario dei lavori, l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 11 per la discussione delle interpellanze e interrogazioni. I lavori riprenderanno domani con l’esame della proposta di legge costituzionale per la modifica dell'articolo 71 della Costituzione in materia di iniziativa legislativa popolare.

Le Commissioni della Camera

La Commissione Affari costituzionali concluderà l’esame della proposta di legge d’iniziativa popolare in materia d’iniziativa legislativa popolare. La Giustizia proseguirà l’esame della proposta di legge, fortemente voluta dalla Lega, relativa alla legittima difesa.



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