L'assemblea del Senato continuerà il dibattito sulla riforma della seconda parte della Costituzione e del Titolo V. Gli interventi di ieri sono serviti a comprendere che nulla è scontato, i partiti di opposizione e le fronde interne a Partito democratico e Forza Italia non permetteranno di far approvare senza modifiche quello che per loro rimane un “pessimo testo”.  I voti sugli emendamenti dovrebbero partire dal pomeriggio di domani, e il governo si appresta a evitare le “imboscate” che i dissidenti stanno preparando, specie sui temi del numero dei deputati, sulle modalità di elezione della Camera alta e sulle competenze del nuovo “Senato delle Autonomie”. Modifiche potrebbero arrivare anche sull'immunità, come ha annunciato il premier Renzi in una lettera indirizzata al Movimento 5 stelle, formazione con la quale, domani o giovedì, potrebbe fare il punto sulla modifica della legge elettorale. Un'apertura – quella annunciata da Palazzo Chigi – vista con qualche sospetto da Forza Italia e dai centristi. I contraenti del “Patto del Nazareno” non gradiranno l'invasione di campo dei pentastellati e si sentirebbero autorizzati a far mancare i voti utili sugli emendamenti più importanti. Stamattina  si terrà la consueta assemblea settimanale dei senatori del Pd che deciderà la posizione ufficiale da tenere in Aula. Un modo per mettere alle strette i 16 dissidenti, i quali però non arretrano di un millimetro e potrebbero presentare diversi emendamenti entro il termine che scade oggi alle 20. Tra gli emendamenti insidiosi c'è quello che riduce il numero dei deputati a 500, su cui inaspettatamente ha aperto in Aula Roberto Calderoli. La speranza di chi vuol mettersi di traverso è di riuscire a farlo passare con un blitz, il che creerebbe problemi al testo quando giungerà alla Camera. Ad allarmare il ministro Maria Elena Boschi sono stati gli interventi dei leghisti in Aula, molto critici così come i due capigruppo di Senato e Camera, Gianmarco Centinaio e Massimiliano Fedriga, che hanno chiesto modifiche. Parole seguite in serata da una dichiarazione del segretario leghista Matteo Salvini, che ha chiarito come l'appoggio della Lega non sia affatto scontato e dipenderà dal contenuto finale del ddl votato da Palazzo Madama. In serata si terrà anche l'incontro tra Silvio Berlusconi e i suoi parlamentari, i dissidenti vicini ad Augusto Minzolini e i senatori della corrente di Raffaele Fitto faranno sentire la loro voce critica. In tanti temono che il sostegno incondizionato al progetto di riforma renziano sia pericolosissimo per il futuro del centrodestra, che rischia di essere ridotto a stampella della maggioranza.

Le commissioni riunite Industria e Territorio entreranno nel vivo dell’esame del decreto-legge sulla competitività. Le Deleghe al Governo in materia di sperimentazione clinica dei medicinali, di enti vigilati dal Ministero della salute, di sicurezza degli alimenti, di sicurezza veterinaria, nonché disposizioni di riordino delle professioni sanitarie, di tutela della salute umana e di benessere animale proseguiranno il proprio iter in seno alla commissione Sanità.

La Camera porterà avanti la discussione sul testo unificato in tema di agricoltura sociale, sulla proposta di legge relativa all'attribuzione del cognome ai figli e sulla ratificata di un accordo tra l'Italia e il Niger. I deputati continueranno inoltre il confronto sulle mozioni in materia di adozioni internazionali e personale del comparto difesa e sicurezza. La commissione Ambiente porterà avanti l'istruttoria del testo collegato all'ultima legge di stabilità concernente “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali”. In commissione Attività produttive si svolgerà l'audizione del ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Stefania Giannini, sulle linee programmatiche del suo dicastero in materia di ricerca applicata, con specifico focus sul settore aerospaziale. Le proposte di legge contenenti “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone affette da disabilità grave prive del sostegno familiare” continueranno ad essere all'attenzione della commissione Affari sociali.

Sulle riforme il premier Matteo Renzi si gioca il tutto per tutto. Il dibattito sulla revisione della legge fondamentale potrebbe conclamare il suo successo o creare seri problemi per il futuro prossimo della sua squadra di governo. Secondo il segretario del Partito democratico, la riscrittura della legge fondamentale dovrebbe esaurirsi entro il 2015, appuntamento che – sempre secondo Renzi – sarà preceduto dall'approvazione di una nuova legge elettorale. Programma ambizioso che stasera potrebbe essere al centro di un incontro tra deputati e senatori del Pd. All'ordine del giorno potrebbe esserci anche la partita delle nomine europee: l'ex sindaco di Firenze vorrebbe l’attuale titolare della Farnesina, Federica Mogherini, commissario per la politica estera.



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