L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi a partire dalle 9:30 per proseguire le dichiarazione di voto e per il voto finale sul ddleditoria. A seguire sarà esaminato il ddl per le modifiche al Codice penale, al Codice di procedura penale e all' ordinamento penitenziario. Infine, alle 15 è previsto lo svolgimento d'interpellanze e interrogazioni.

Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Affari costituzionali svolgerà diverse audizioni nell’ambito dell’esame del ddl sul conflitto d'interessi e si confronterà sullo schema di decreto legislativo relativo al Testo Unico sui servizi pubblici locali, su quello in materia di condizioni d'ingresso e soggiorno dei cittadini di Paesi terzi per lavori stagionali e su quello relativo alla disciplina della dirigenza della Repubblica. La Commissione Giustizia riprenderà i propri lavori con la discussione di diversi provvedimenti come quello sulla detrazione delle spese di giudizio, sulle disposizioni sul cognome dei figli, sul codice antimafia, sull’accesso del figlio alle informazioni sull'identità dei genitori e sulle modifiche al Codice di procedura civile.

La Commissione Finanze si confronterà sullo schema di decreto legislativo sulle informazioni chiave per i prodotti d'investimento e svolgerà un’audizione nell’ambito dell'indagine conoscitiva sulle condizioni del sistema bancario e finanziario italiano e la tutela del risparmio. La Commissione Agricoltura riprenderà i lavori sul ddl, già approvato dalla Camera, relativo alla promozione della coltivazione e la filiera agroindustriale della canapa. La Commissione Sanità continuerà l’esame del ddl relativo alla disciplina della donazione di gameti ed embrioni per fini riproduttivi o per la ricerca scientifica, e di quello inerente le attività funerarie. La Commissione Territorio ascolterà i rappresentanti del Centro Italiano Compostatori sul ddl relativo ai fanghi di depurazione in agricoltura.

Passando all’altro ramo del Parlamento, dopo che nella giornata di ieri sono state approvate le relazioni sulle regioniVeneto e Sicilia predisposte dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e sugli illeciti ambientali a esse correlati, nonché diverse proposte di ratifica di trattati internazionali, l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi a partire dalle 9:30 per l’esame della pdl, già approvata dal Senato, sul contrasto del fenomeno del cyberbullismo.

Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Giustizia si confronterà sulle pdl relative alle disposizioni in favore degli orfani di crimini domestici e sulla proposta per la determinazione e il risarcimento del danno non patrimoniale; svolgerà diverse audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle misure urgenti per la definizione del contenzioso presso la Corte di Cassazione, per l'efficienza degli uffici giudiziari, nonché per la giustizia. La Commissione Finanze esaminerà le pdl sulle disposizioni relative alla comunicazione e alla diffusione delle competenze di base necessarie per la gestione del risparmio privato. La Commissione Cultura svolgerà diverse audizioni nell’ambito dell’esame della pdl per l’introduzione dell'educazione di genere nelle attività didattiche delle scuole del sistema nazionale d'istruzione.

La Commissione Ambiente delibererà sulla proposta di indagine conoscitiva sulle politiche di prevenzione antisismica e sui modelli di ricostruzione a seguito di eventi sismici; sul medesimo tema ascolterà il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio. In sede riunita con la Attività produttive si confronterà sullo schema di decreto legislativo recante l’individuazione dei procedimenti oggetto di autorizzazione, SCIA. La Commissione Trasporti proseguirà l’esame della proposta di legge per l’istituzione del Comitato nazionale per la navigazione interna. La Commissione Attività produttive esaminerà le pdl sulle procedure di amministrazione straordinaria delle grandi imprese e dei complessi d'imprese in crisi. La Commissione Affari sociali si confronterà, in sede di comitato ristretto, sulle pdl relative alle norme in materia di consenso informato e dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari, e sulla pdl per la realizzazione di reparti di terapia intensiva aperta.

A due giorni dalla grande convention dei moderati di Milano, che rappresenta l’esordio politico di Stefano Parisi alla guida di Forza Italia, l'ex manager e candidato alle Comunali del capoluogo lombardo ha scelto Porta a Porta per svelare alcuni dettagli dell’appuntamento. La mission che Parisi ha in mente è chiara: dare un contributo nuovo e rinnovare centrodestra. E pazienza se la nuova avventura conta già diversi critici interni a Forza Italia che da tempo mal digeriscono il compito che gli ha affidatoSilvio Berlusconi: "I nemici? Succede quando si rinnova e si rigenera. Noi non parliamo all'establishment ma alle persone che sono deluse dall'offerta politica del centrodestra". E non è un caso che nel descrivere la platea che da venerdì pomeriggio si ritroverà a Milano, Parisi parli principalmente di amministratori locali: "Sono felice che vengano consiglieri comunali e sindaci. Gente che ha preso voti".

Quanto ai vertici azzurri, l'ex ad di Fastweb è altrettanto netto: "Se ci sarà o meno la nomenclatura, interessa poco". Parole che scatenano l’immediata reazione dei colonnelli azzurri, primo tra tutti il capogruppo al Senato Paolo Romani che replica a muso duro: "A differenza di quanto accadeva nell'Unione Sovietica, quella che Parisi definisce nomenclatura è composta da gente che viene eletta da vent'anni. Ad ogni modo non mi interessa parlare di Parisi, mi interessa parlare del futuro di Forza Italia”. Incalzato dalle domande di Vespa, Parisi ha dimostrato di aver le idee chiare anche sul futuro e sulla scelta della leadership: "Sono contrario alle primarie come si svolgono qui in Italia". Quanto alla scelta del leader, è altrettanto chiaro: "Non ci si autoproclama, serve qualità. Un leader non si sceglie con il web". Toni accesi anche sul referendum costituzionale. Parisi ribadisce l'invito a votare NO e la convinzione che se Renzi perde "debba dimettersi. Si farà un governo per cambiare la legge elettorale e poi si andrà al voto".

Le innovative posizioni di Parisi sembrano comunque non sorprendere i dirigenti azzurri e tanto meno il suo principale sostenitoreSilvio Berlusconi: l'ex premier non ha fatto mistero di aver 'benedetto' l'idea di Parisi nella convinzione che Forza Italia debba essere compatta per la campagna referendaria. Rinnovamento e tenuta del partito sono la necessità prioritaria per Forza Italia anche se il cammino di Parisi non si annuncia affatto facile e la riunione di ieri dei dirigenti azzurri per discutere l'organizzazione del partito dei prossimi mesi ne è la più plastica dimostrazione: l'incontro, quasi segreto, sembra voler manifestare l’indisponibilità dei colonnelli a essere messi in un angolo.

Nella rumorosa casa del Partito Democratico ieri c’è stata la riunione dei parlamentari di Sinistra Riformista, l'area della minoranza Pd che fa capo a Roberto Speranza e Pier Luigi Bersani. Speranza ha confermato "ad oggi" ilNo al referendum costituzionale ma ha tenuto aperto uno spazio a ripensamenti nel caso ci siano novità concrete sulla legge elettorale: "Non chiudo del tutto, ma il tempo sta finendo". Un nuovo confronto all'interno dell'area di minoranza, ha annunciato Speranza, ci sarà prima del voto, previsto il 21 settembre, della mozione di Sinistra italiana che impegna il Parlamento a modificare l'Italicum. La minoranza Dem non ha ancora deciso come votare: molti vorrebbero esprimersi a favore in Aula, ma potrebbe anche essere scelta la linea dell'astensione. Oggi è emerso che anche il Pd potrebbe farsi promotore di una mozione di maggioranza che vada nella direzione indicata da Matteo Renzi: apertura a modifiche alla legge elettorale. Ma ai bersaniani una mozione parlamentare non basterebbe per ripensare la linea del No al referendum, perchè non sarebbe sufficiente a garantire che vengano fatte le modifiche richieste all'Italicum.

Quanto al referendum costituzionale, dalla riunione emerge un orientamento al No: alcuni dei presenti avrebbero insistentemente chiesto di pronunciare subito un No irrevocabile ma Speranza ha riconfermato la linea, che vede concorde anche Bersani, di non chiudere del tutto alla possibilità di ripensarci se la legge elettorale verrà cambiata. In ogni caso, Sinistra riformista lascerà a ciascuno libertà di scelta: "Sulla Costituzione non ci può essere vincolo di partito o di corrente".



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