Matteo Renzi sarà protagonista di una corsa contro il tempo per arrivare all'approvazione del decreto-legge con cui sarà tagliato l'Irpef. Misura necessaria per permettere ai lavoratori dipendenti di vedersi accreditare una cifra che – almeno secondo alcuni calcoli – potrebbe essere anche inferiore agli ottanta euro annunciati dal presidente del Consiglio. L'esecutivo starebbe studiando anche della misure per un aiuto a favore degli incapienti, sullo sfondo ci sono però degli evidenti problemi di copertura. Gli sgravi, almeno per il momento, non sarebbero infatti in grado di diventare strutturali. Per renderli tali sarebbe necessaria una spending review più decisa, tagli che potrebbero riguardare anche il comparto sanitario. Renzi vorrebbe portare il dl in Consiglio dei ministri nella giornata di venerdì. Il presidente della commissione Bilancio del Senato Antonio Azzolini avrebbe sollevato delle perplessità sui tempi ridotti per l'esame del Def ma Renzi vuole ad ogni costo il via libera. Approvazione che dovrà avvenire con la maggioranza assoluta dell'Aula assicurando, soprattutto visti i numeri a Palazzo Madama, la presenza di tutti i senatori di maggioranza. Intanto il ministro dell'Economia Padoan si accinge a chiedere a Bruxelles uno slittamento di un anno del pareggio di bilancio. Una richiesta che non fa altro che confermare le forti difficoltà sul fronte della finanza pubblica.
L'assemblea del Senato sarà impegnata con l'illustrazione e la votazione degli emendamenti presentati al ddl con cui si intende modificare l'articolo 416-ter del codice penale in materia di scambio elettorale politico-mafioso. I lavori potrebbero subire un rallentamento a causa del sicuro ostruzionismo del MoVimento 5 stelle, gruppo che nella seduta di ieri, a cui ha assistito dalle tribune il loro leader Grillo, è riuscito a paralizzare le attività dell'aula attraverso una lunga serie di interventi fiume. Dopo il voto sul testo in materia penale potrebbe essere iniziata la discussione della mozione presentata dai pentastellati con cui si richiede la revoca della nomina del sottosegretario Umberto Del Basso De Caro, indagato dalla procura di Napoli per peculato. In serata potrebbe invece incominciare la discussione sulla conversione del decreto-legge sull'avvalimento dei soggetti terzi per l'esercizio dell'attività di vigilanza della Banca d'Italia. La commissione Affari costituzionali inizierà invece ad esaminare il ddl del Governo di riforma costituzionale. In commissione Lavori pubblici e in commissione Territorio proseguiranno le audizioni dei sindacati degli inquilini e dei proprietari di immobili in merito al contenuto del dl licenziato dal governo per il contrasto dell'emergenza abitativa. La commissione Industria – insieme alla commissione Attività produttive della Camera – audirà Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali, sulle linee programmatiche del suo dicastero in materia di turismo. Le commissioni riunite Sanità e Giustizia si occuperanno dell'iter del ddl di conversione del decreto con cui si prevede di gestire il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari.
A mezzogiorno il ministro dell’Interno Angelino Alfano riferirà nell’Aula di Montecitorio sull'aumento degli sbarchi di immigrati sulle coste di Lampedusa. Durante la giornata proseguirà la discussione del provvedimento sull'istituzione del Sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente e disciplina dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. Il ministro per le Riforme costituzionali e per i rapporti col Parlamento, Maria Elena Boschi, continuerà l'illustrazione delle sue linee guida di fronte alla commissione Affari costituzionali. La commissione Finanze avrà invece a che fare con l'analisi delle proposte di legge contenenti “Disposizioni in materia di emersione e rientro di capitali detenuti all’estero, nonché per il potenziamento della lotta all’evasione fiscale”. Le commissioni riunite Affari sociali e Giustizia porteranno avanti l'istruttoria della proposta di legge di conversione del dl “Disposizioni urgenti in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al DPR 309/1990, nonché di impiego di medicinali meno onerosi da parte del Servizio sanitario nazionale”. Il testo su stupefacenti e farmaci approderà in assemblea dopo Pasqua; gli emendamenti presentati sono stati circa 200. Il presidente della commissione Affari sociali Pierpaolo Vargiu (ScpI) ha garantito il massimo impegno facendo intendere che saranno convocate sedute notturne se ritenute necessarie ad assicurare il rispetto dei tempi stabiliti. Tra le proposte di modifica ritenute non ammissibili si segnalano quella con cui si chiedeva di estendere la disciplina dei farmaci off label ai farmaci orfani, quella con cui si chiedeva l'abolizione dell'Agenzia italiana del farmaco e quella con cui si imponeva di escludere gli emoderivati dai meccanismi di contenimento della spesa.