L'Aula del Senato riprenderà l'esame del disegno di legge governativo sulla riforma della Pubblica amministrazione. L'assemblea ha già iniziato a votare i primi emendamenti. Per ora non ci sono stati cambiamenti di rilievo, è passato solo un emendamento del relatore che corregge il tiro rispetto alle osservazioni della commissione Bilancio in tema di cittadinanza digitale, per cui il responsabile dovrà essere nominato nell'ambito della dotazione organica di ciascun ufficio. La questione ha però sollevato una polemica in Aula e la senatrice Anna Finocchiaro (Pd) è intervenuta a difesa dell'autonomia del Parlamento, sottolineando come “la relazione tecnica del Mef, della Rgs, diventa per la Commissione Bilancio l'obbligo di decidere in un modo piuttosto che in un altro su un testo; va invece - dice - recuperata la responsabilità sull'articolo 81 della Costituzione”, sulla necessità di trovare coperture, “altrimenti si rischia un'interferenza”. Il parere della commissione Bilancio porterà anche a rivedere alcune parti del testo relative ai segretari comunali, per cui viene fatta salva la norma ponte di tre anni ma salta la possibilità per i grandi centri di reclutare da fuori i nuovi dirigenti. E un cambiamento dovrebbe riguardare il passaggio delle risorse dalle Asl all'Inps: il trasferimento dovrà essere preceduto dall'intesa in Conferenza Stato-Regioni. Niente modifiche sulla Forestale, che però, assicura il ministro Madia, sarà salvaguardata, confluendo tutta in un unico corpo di Polizia, senza dispersioni. Nella tarda mattinata il ministro della Giustizia sarà in Aula per un’informativa sui tragici fatti avvenuti il 9 aprile scorso nel Palazzo di giustizia di Milano, appuntamento che verrà replicato anche nell’Aula di Montecitorio. La commissione Affari costituzionali porterà avanti l'esame del ddl sulla modifica dello statuto speciale della Regione Friuli-Venezia Giulia. Il Documento di economia e finanza sarà analizzato per le parti di competenza dalla commissione Finanze. Provvedimento di finanza pubblica che sarà al centro anche della convocazione della commissione Sanità e della commissione Ambiente.
L'assemblea di Montecitorio porterà avanti la discussioni sulle mozioni concernenti il sostegno alla natalità e le iniziative in merito all'emergenza umanitaria relativa al campo profughi di Yarmouk, in Siria, con particolare riferimento alla situazione dei minori. La commissione Affari costituzionali riprenderà l'esame delle proposte di modifica della legge elettorale. Ieri le opposizioni compatte – ad eccezione dei soli grillini – hanno fatto fronte comune contro l'Italicum; Forza Italia, Lega, Sel e Fratelli d'Italia hanno scritto - ciascuno per mano del proprio capogruppo - una lettera a Sergio Mattarella, invocandone l'intervento a difesa “della democrazia”. Domani scadrà il termine per gli emendamenti e l'approdo in aula è sempre previsto per il 27 aprile. Il Documento di economia e finanza continuerà ad essere al centro dell'ordine del giorno della commissione Finanze. Le commissioni riunite Ambiente, Affari sociali e Agricoltura svolgeranno l'audizione del ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, sulla stesura della “Carta di Milano”, con particolare riferimento ai temi della produzione agricola, della sostenibilità ambientale e della sicurezza alimentare. Le commissioni riunite Ambiente e Attività produttive esamineranno invece lo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose. La commissione Trasporti si confronterà con la risoluzione relativa alla realizzazione di reti a banda ultralarga e accesso tramite sistema pubblico di identità digitale. La commissione Affari sociali, in sede consultiva, porterà avanti il dibattito sulle parti di competenza del Def.
Matteo Renzi è riuscito a mettere all'angolo la minoranza interna del Pd. L'Italicum dovrà essere approvato senza modifiche dalla Camera. Questo il piano del segretario e della componente renziana. Il presidente del Consiglio ha chiuso alle richieste di modifiche (decisione che ha spinto alle dimissioni il capogruppo dei deputati democratici, Roberto Speranza), ed ha aperto invece a dei cambiamenti nella legge di revisione della seconda parte della Costituzione. L'esito dell'istruttoria della legge elettorale non è comunque scontato: durante l'esame dell'Aula il testo potrebbe rimanere vittima di un paio di voti segreti. Per questo l'Esecutivo rimane sempre del parere di apporre la questione di fiducia.